FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

Non puoi fuggire da te stesso per sempre - Carl Gustav Jung

La meta di “se stesso” dell’anima umana scapa come un ladro dalla paura dell’altra meta che sta fermo come un poliziotto, il “se stesso” gioca a ladro in eterno con il giocherellone “se stesso” .

Ringrazia il cielo, da te siete solo in due, qui, invece, siamo praticamente una cooperativa.

Siete la cooperativa Pessoa con 70 eteronimi “se stesso”? Anche da solo non è male, “Non sarai mai solo con la schizofrenia” - Dylan Dog.

Il problema molto spesso è il punto di vista. Se guardi attraverso quel dolore comprendi che l’idea di prendersi una pausa dal mondo e chiudersi in casa per mesi non è così folle.

Il suicidio è una pausa dal mondo un po’ più grande.

La pedofilia è ultimo tabu che il moderno non ha le palle di abbatterlo, solo lì gira intorno grattandosi. E c’è una ragione, è il primo crimine compiuto nei primordi, dopo sono venuti gli altri.

Dire arte contemporanea e sbagliato come mezza verità, spazio e tempo sono sempre collegati insieme in coppia, dunque si deve dire contemporaneo e conspazioraneo, vuol dire che un fenomeno artistico può succedere contemporaneamente ma in posti diversi. Per esempio nel tempo dell’Impressionismo un quadro impressionista poteva essere pitturato in Roma o in Parigi. Con epoca digitale scompare il tempo e lo spazio, il contemporaneo e il conspazioraneo, oppure tutto è contemporaneo e conspazioraneo.

Tutte le faccende di epistolari sono sporche e insulse perché gli ereditari sono interessati, le lettere li fanno scomparire o peggio, li censurano, tolgono frasi compromettenti per il grande artista defunto. Anche in questo caso di Sylvia Plath, come quasi sempre misterioso la lettera compare-scompare-compare, non si capisce un cavolo, un gas velenoso fumogene usato per fregare ideologicamente e fare pubblicità tà tà tà. Non credete a nessun caso, tutte fandonie, la verità non viene mai a galla, specialmente in questo caso evidente di sesso e morte. In altri casi, di diverso c’è solo che il sesso e la morte sono meno evidenti, i grandi artisti bohemien solo sesso e morte sanno fare e guai a combinare. Il bello è che se dici qualcosa di problematico per il comportamento di un grande artista, per esempio nel caso Pasolini o Caravaggio, hai contro tutti i grandi intellettuali e i grandi pisellini che gridano: “non si giudica un grande artista per le porcherie che ha fatto! Si giudica solo l’opera”.

È perché siamo intrappolati nella nostra cultura, nel fatto che siamo esseri umani su questo pianeta con i cervelli che abbiamo, e due braccia e due gambe come tutti. Siamo così intrappolati che qualsiasi via d’uscita riusciamo a immaginare è solo un’altra parte della trappola. Qualsiasi cosa vogliamo, siamo ammaestrati a volerla - C. Palahniuk

Poverini, si vede che soffre molto, chi sa che crimine ha fatto.

Il crimine di essere sveglio.

Proprio chi ha ha rimorsi di coscienza rimane sveglio grattandosi sopra il materasso.

In ogni schema ordinato tendente a comporre il modello della vita umana è necessario introdurre una certa dose di anarchia - Bertrand Russell, “Saggi scettici”

È il modello funzionante del vaccino, Russell era un anarchico, ma non così tanto da essere un no vax.

Ma quindi, si è capito chi è il vero Padre dell’Impressionismo? Non si capisce, uno dice Monet, altro Manet.

Come mai nessuno chiede la Mamma dell’Impressionismo? Oppure la Mamma del Manierismo o della Teoria della Relatività? Oppure la Mamma della Bomba Atomica?

Insonnia nella vecchiaia è un modo di prolungare la vita.

“Ma l’uomo non è fatto per la sconfitta”, ha detto -Ernest Hemingway, il vecchio e il mare. Questa frase descrive il mito di Hemingway. E non è mai stato sconfitto nemmeno quando decide di premere il grilletto in testa.

Peggio di tutto, anche del suicidio, è interpretare le cose in piena libertà perché “esistono solo interpretazioni” ha detto il pazzo furioso schizofrenico. No, esistono solo giustificazioni degli miserabili falliti per la miseria umana che si interpreta come vittoria gloriosa.

La metà dei discorsi intellettuali girano intorno il termine “grande”: questo qua è grande, quello là è ancora più grande, e questo qua è più grande di quello là, mentre questo nell’al di là è più grande di quello la nell’al di qua. E più grande di tutti è chi fa le valutazioni sulla grandezza altrui.

Ciò che la natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che è - Carl Gustav Jung

Chi è la natura che chiede? Prima si diceva che è Dio che chiede, ma ora è la natura a farlo. Forse perché la Natura è la madre (La Madre Natura) e Dio è il padre, il Padre Celeste. Prima chiedeva il padre, adesso chiede la madre; sembra che le donne siano al potere.

La logica di chi afferma che «siccome “si dice questo” e “si dice quello”, non esiste verità»; è pressappoco la stessa che avrebbe sfoggiato Cristoforo Colombo se dopo aver sentito dire che «la terra è rotonda» e che «la terra è piatta», avesse concluso: «quindi la terra non esiste». Come il carpentiere il quale, gettato via il righello, usa ogni trave come simbolo di misura, così anche quelli che hanno buttato via il modello della verità oggettiva non hanno più nulla che serva loro come unità di misura, all’infuori della moda intellettuale del momento - Fulton J. Sheen, Verità e Menzogne: una critica profetica del pensiero moderno

Il mondo fluido occidentale e i grandi intellettuali occidentali non vogliono più che esista la verità, con la scusa del permissivismo confonde e falsifica la verità.

Quando Pilato chiese a Gesù “che cosa è la verità?” Gesù non rispose, e se non rispose Gesù figuriamoci che ne sa Fulton.

E cosa poteva rispondere ad un idiota? Un idiota trova sempre qualcosa a dire anche contro l’evidenza più banale.

Alighiero Noschese si è suicidato, come mai, lui era un comico? Tutto si poteva pensare, tranne che fosse depresso. Come è strana la vita.

Invece si poteva solo pensare che fosse depresso; imitare è un’arte, e gli artisti sono fatalmente inclini alla depressione. La percentuale di suicidi è più alta tra loro rispetto agli altri mestieri, come dimostra chiaramente l’esempio degli artisti americani. Inoltre, imitare è ancora più deleterio come situazione: prendere in giro le persone significa vivere costantemente nel deridere, e imitare equivale a identificarsi con un altro, cancellando la propria identità; sono sport pericolosi. Tutti i comici conducono una vita tragica; la gente ride, ma dietro le risate ci sono anche le lacrime di sofferenza. Il comico è tragico, come afferma Samuel Beckett.

Invece si poteva solo pensare che fosse depresso; imitare è un’arte, e gli artisti sono fatalmente inclini alla depressione. La percentuale di suicidi è più alta tra loro rispetto agli altri mestieri, come dimostra chiaramente l’esempio degli artisti americani. Inoltre, imitare è ancora più deleterio come situazione: prendere in giro le persone significa vivere costantemente nel deridere, e imitare equivale a identificarsi con un altro, cancellando la propria identità; sono sport pericolosi. Tutti i comici conducono una vita tragica; la gente ride, ma dietro le risate ci sono anche le lacrime di sofferenza. Il comico è tragico, come afferma Samuel Beckett.

Non si può parlare con tanta certezza, in quanto rimangono misteri. Solo lui sapeva.

Continua a far furore “il mistero della” fede anche se nessuno crede più.

Come fai a dire che nessuno crede più, scusami, ma non sei l’unità di misura.

È un modo di dire che influenza della religione nella società moderna è uguale a zero, mentre nella società postmoderna o postcristiana è anche negativa, la religione si considera nociva. Poi se qualcuno crede ancora è buon per lui.

A prescindere la fede è individuale non esclude la religione. Ciò non significa che sia nociva. Almeno per tutti.

Non ho nessun voglia di discutere più in dettaglio per la questione.

Io non ne avevo dall’inizio. Saluti.

Si lo so, ognuno si sente migliore degli altri, specialmente i credenti che hanno ragioni oggettivi per essere superiori.

Non saprei.

Non si sa niente, si sa solo il mistero della fede.

Mi scuso che interferisco nella vostra discussione. Alighiero Noschese non accettò mai la separazione da sua moglie. Per quel motivo andò in depressione.

Ti ringrazio per l’informazione, per di più che dimostri concretamente quel che non riuscivo di spiegare con teorie al credente superiore sopra, che il mistero della fede cristiano si trova in posto nascosto e coperto con foglie di fico dal tempo di Adamo ed Eva.

Esatto, perché tocca indossare tante maschere e non si può mai essere se stessi. Poi non tutti gli attori escono in questo modo dal palcoscenico, ma moltissimi però non riescono ad abbandonare la loro maschera e la esibiscono sino alla fine diventando patetici.

Esiste un modo di fare il mestiere dell’attore senza pericoli, ma è difficile, devi essere senza maschera esteriore e senza il vuoto interiormente, due facce della stessa medaglia. Ma è il solito problema della gente comune, sono tutti grandi attori nella vita, più grandi di Carmelo Bene.

Ho letto che ad un certo punto della sua carriera si considerava “superato” ed è caduto così in depressione; in effetti anche gli artisti hanno i nostri stessi problemi.

Per spiegare un suicidio trovano sempre ragioni e cause diverse, ma ce sempre solo una ragione e causa principale: il sesso, le altre sono contorno. La riconferma della relazione universale Eros e Thanatos. Cherchez la femme.

A tratti comico e surreale La montagna incantata di Thomas Mann, resta comunque un gran bel libro. Unica pecca che ho riscontrato è un finale quasi affettato come per liberarsi da un vortice che rischiava di risucchiarlo all’infinito.

Per capire il finale bisogna approfondire la simbologia dei personaggi. Hans Castorp rappresenta la Germania, presa tra pacifisti e interventisti. Settembrini e il gesuita sono i due richiami politici che si contrapponevano a quei tempi. Chi ha avuto presa su Hans è chiaro dal finale: si va alla guerra.

Se approfondisci ancor di più arrivi all’essenziale: Settembrini è la sinistra illuminista laica mentre il gesuita Naphta è la destra reazionaria religiosa che si contrappongono in tutti i tempi, anche nel nostro tempo si contrappone Shclein con Meloni. Solo che nel nostro tempo, che è la fine dei tempi, non si va in in guerra, si va a quel paese, anzi siamo già lì, ma nessuno si rende conto perché si scrivono e si leggono libri.