“Il destino è il carattere” - Eraclito
Eraclito erroneamente dava al tempo un valore assoluto. Con il suo “panta rei” sosteneva che tutto scorre e nulla si può ripetere uguale una seconda volta. Invece nell’infinito del multiverso ogni combinazione costituita da un numero finito di elementi.
Il detto ha il significato che quel che succede alla persona dipende dal suo carattere.
Sì ma il carattere da cosa dipende?
Dalla scelta tra il bene e il male detto laicamente, detto religiosamente dalla scelta tra Dio e Satana.
E la scelta da cosa dipende? E poi è pieno di esempi di persone con lo stesso carattere che hanno destini opposti.
Dipende dal somaro di Buridano indeciso tra fieno e il secchio d’acqua.
L’asino di Buridano non sceglie, io chiedo da cosa dipende una scelta.
“Non scegliere” è proprio la scelta che toglie ogni possibilità di conoscenza perché si muore dalla scelta “non scegliere”.
Bene e da cosa dipende la scelta di non scegliere? Se la risposta fosse il carattere, faccio notare che io all’inizio avevo chiesto da cosa dipende il carattere, per cui non si può fare un ragionamento che si avvita su sé stesso, è il cane che morde la sua coda.
Se l’uomo è un somaro che soffre il conflitto tra bene e male per forza sarà in ignoranza eterna perché dove c’è il conflitto regna assurdo dove il somaro morde la sua coda non avendo ne capo ne coda.
L’uomo è un somaro quando non sa cos è la sintropia e la retro causalità. Matematici e fisici quantistici l’hanno già spiegato chiaramente.
L’uomo è un somaro sia quando sa come matematico retro e fisico quantistico davanti, sia quando non sa come analfabeta retrodavanti, perché in tutti due i casi si trova nel conflitto mortale tra il bene e il male