La discussione postmoderna, sia a favore che contro una personalità, è inutile, poiché la personalità discussa e la sua opera vengono glorificate dagli ammiratori proprio per i difetti criticati da chi li disprezza. Così, in fin dei conti, tutti sono d’accordo senza rendersene conto.
Da questo punto di vista, scompare ogni giudizio di valore, e persino il concetto stesso di valore svanisce, lasciando solo un incessante chiacchiericcio da parte di chi discute, sia per passatempo che per un’innata idiozia (due forme diverse della stessa idiozia). L’umanità è giunta allo stadio terminale della Fine della Storia laica o della Fine dei Tempi religiosa; il trascorrere del tempo è ormai solo una questione di orologeria, un movimento meccanico di ruote dentate e pendoli di robot senza cuore con il cervello inferiore all’Intelligenza Artificiale.
Kujtojme ato qe deshirojme te kujtojme, dmth ne plan te fundit ne kuptojme ate qe deshirojme te kuptojme.
Chi sta dietro alle guerre?
Dadietro c’è sempre il diavolo; poi vengono quelli che lo negano, rendendolo invisibile e inesistente. Dopo di loro ci sono i magnati delle armi, i politici e i generali. Infine, in fondo, ci sono quelli che parlano continuamente di pace.
Apocalisse in origine voleva dire “rivelazione”. Il fatto che si è cambiato il significato in negativo nell’uso comune, è un segno culturale apocalittico e apoplettico.
Il Principio di Relatività di Galileo ci insegna che il moto rettilineo uniforme è relativo: non c’è una velocità assoluta, e non esiste un punto di riferimento privilegiato nell’universo. Questo significa che una velocità costante, qualunque essa sia, è equivalente a rimanere fermi, a velocità zero, dal punto di vista di un osservatore in movimento costante rispetto a noi. In altre parole, non c’è niente di speciale o di sacro nello stare “fermi al centro del mondo”. Questa idea distrugge la necessità di pensare alla Terra come a un punto fisso e immobile.
La Terra è il centro del mondo perché è la casa dell’Uomo, che è la creatura centrale creata a immagine di Dio. Questo è il vero significato della Genesi, ma, come sempre, sia gli atei sia i religiosi confondono le cose, scambiando il pane per la polenta: dove la Scrittura parla simbolicamente, la si interpreta letteralmente, e viceversa. Gli esegeti sono sempre in conflitto tra loro e mai d’accordo su ciò che è simbolico e ciò che è letterale.
La guerra è ciò che accade quando il linguaggio fallisce.
(Margaret Atwood)
Ha scoperto l’accaduto di Torre del Babele.
Con quali strumenti di comunicazione promuovete i vostri libri?
Dopo anni e anni, solo una persona mi ha detto che il titolo del mio libro era interessante e che lo avrebbe comprato per leggerlo. Io gli ho risposto: “Fai come vuoi, per me non leggerlo perché nemmeno io l’ho letto, solo l’ho scritto”.
La società postmoderna è un miscuglio di fan che adorano e disprezzano.
Per la prima volta nella storia viviamo in un epoca senza eredi, ossia un’epoca che ritiene di poter fare a meno dei maestri e che al tempo stesso non lascia eredità ai posteri.
Essere senza eredi è la consapevolezza di Fine Storia che corrisponde con molti “Fine della o del …”, la consapevolezza di essere senza fini, o meglio di non voler avere fini, o meglio ancora: il desiderio di non aver figli che in modo fatale odieranno i loro genitore per causa del Complesso di Edipo. Non voler eredi per paura vigliacca. Fedor Pavlovic Karamazov ha paura dal Smerdjakòv.
Storicismo Assoluto di Benedetto Croce:
- Tutta la realtà è storia: Secondo Croce, tutto ciò che esiste è storico. Ogni evento, idea o fenomeno è parte del flusso continuo della storia
- Rifiuto delle verità immutabili: Croce sostiene che non esistano verità eterne e universali. Ogni conoscenza e ogni verità sono prodotti della loro epoca storica e sono soggette a cambiamenti.
- Importanza del contesto storico: Per comprendere qualsiasi fenomeno, bisogna esaminarlo nel suo contesto storico specifico. Questo implica che ogni evento o idea deve essere interpretato alla luce delle condizioni storiche che lo hanno prodotto.
- Relazione tra filosofia e storia: La filosofia, per Croce, non può essere separata dalla storia. La filosofia stessa è un’attività storica che cerca di comprendere e interpretare il corso della storia.
i 4 punti sono più che veri perché affermano il conTesto, e nello stesso tempo sono completamente falsi perché negano il Testo.
La filosofia e l’amore hanno molto in comune, la etimologia del termine “filosofia” è amore per il sapere. Lo sguardo che ha il filosofo di fronte alle cose del mondo è invariabilmente in bilico tra lucidità e meraviglia come lo sguardo di un innamorato.
Il termine antico “conoscere” è equivalente con avere un rapporto sessuale. In questo senso la conoscenza, anche la filosofica filosofica, infatti è amore teoricamente. Il problema è che in pratica è successo qualcosa nei primordi che ha slegato e travolto il rapporto stretto e il significato tra la coppia dei complementari sesso-amore, e ha creato i contrari assurdi amore-odio. Non vedo sguardi di innamoramento nei filosofi innamorati con il pessimismo e l’assurdo del mondo.
Nell’origine il rock era ribelle e critico verso il sistema. Oggi al contrario il rock è servo del potere, ha perso la sua anima irriverente e il suo stesso motivo di esistere.
Nella storia il ribelle si trasforma in modo fatale in servo come due facce della stessa medaglia che girando su se stessa crea la storia. La Storia, specialmente moderna, è lo scambio ritmico e alternativo di questo due facce che in essenza sono la stessa cosa con apparenze contrarie ingannevoli. Questo fenomeno è ben visibile nel postmoderno, perfino l’uomini del potere oggi sono libertari che da giovani hanno dormito nudi in Woodstock e hanno chiamato stronzo il loro padre con potere autoritario.
Ci sono più persone morte che vive. E il loro numero è in aumento. Quelle viventi diventano sempre più rare - Eugène Ionesco
Si è vero, però quelli che son rimasti vivi fanno di mestiere becchini.
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Un intellettuale può militare a destra, e infatti ci sono stati e ci sono tuttora esempi di ciò; tuttavia, per principio, l’espressione “intellettuale di destra” è una contradictio in adiecto. La figura dell’intellettuale, infatti, nasce originariamente insieme alla sinistra in un preciso momento storico di ribellione, come nel caso dei philosophes des lumières che sono ribellati con ratio contro irrazionalismo religioso.
Era prevista Intelligenza Artificiale nel Disegno Intelligente?
Un intellettuale può militare a destra, e infatti ci sono stati e ci sono tuttora esempi di ciò; tuttavia, per principio, l’espressione “intellettuale di destra” è una contradictio in adiecto. La figura dell’intellettuale, infatti, nasce originariamente insieme alla sinistra in un preciso momento storico di ribellione, come nel caso dei philosophes des lumières che sono ribellati con ratio contro irrazionalismo religioso.
La parola “intellettuale” fu ideata da Gabriele d’Annunzio proprio come la dizione “beni culturali”. Quindi essa non appartiene alla sinistra neanche quanto all’origine.
Se davvero è lui ad averla inventata, allora l’intellettuale’ non appartiene nemmeno alla sinistra; un diavolo sa dove si trova: immerso nella falsità totale. circondato da mobili roccocò e donne tototo.
Secondo voi, c’è qualcuno che vende centomila copie di un libro?
Non capisco il “secondo voi”. O li vendono o non li vendono Cos’è, un’opinione?
Nel Postmoderno anche i numeri sono un opinione, e perfino un opinione politica; un esempio sono i numero dei voti.