FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

Kur e pyetën T.S. Eliot-in nëse ishte e vërtetë se redaktorët nuk janë veçse shkrimtarë të dështuar, u përgjigj “vërtet, po a nuk janë ashtu edhe shumica e shkrimtarëve?”

Kur më pyetën mua, u përgjigja: “Shkrimtarë janë njerëz të dështuar. Duhet të jesh njeri i dështuar që të shkruash romane”.

“Alle origini di entrambi c’è un significativo antefatto biografico, famigliare e religioso: l’ebraismo rinnegato di Karl e prima di lui da suo padre e la morte precoce del padre pastore protestante di Fritz, come chiamavano Nietzsche in casa. Entrambi avranno conseguenze decisive sul loro pensiero: la liberazione dalla religione di Marx e il Dio è morto di Nietzsche hanno quella matrice” - Marcello Veneziani

Un altro esempio che le grande teorie sono condizionate dalla miseria della vita del pensatore.

Freud citava una frase di Erodoto: «In pace i figli seppelliscono i padri, mentre in guerra sono i padri a seppellire i figli».

Secondo il Complesso di Edipo di Freud risulta che in tempo di pace sono i figli che ammazzano spiritualmente i padri, specialmente dopo 68, e la guerra, dove i padri seppelliscono i loro figli, è la manifestazione fisica della morte spirituale in tempo di pace.

Non esistono diritti d’autore, solo doveri.
Jean-Luc Godard

Frase a effetto priva di senso.

Prende senso se esistono solo i diritti dell’autore. Considerando anche che Godard dice il contrario per i diritti dell’uomo.

Non capisco cosa intendi. Io sono un autore, il mio mestiere è tentare di fare arte con i miei scritti. Chi sceglie questa vita non lo fa certo per i soldi, ma come tutti gli artisti coi soldi dei diritti d’autore ci paga le bollette. Altrimenti non potrei starmene tutto il giorno a pensare alla mia arte, riuscita o fallita che sia.

I diritti dell’autore sono collegati con i diritti dell’uomo che rappresentano molto più di aver soldi. I diritti dell’uomo sono fondamentali per l’esistenza umana che non si riduce in mera sopravvivenza aver soldi, casa, lavoro.
non esistono solo diritti, esistono anche doveri, e devono essere insieme in coppia perché tutto l’Universo ha struttura bipolare, nessuna cosa esiste per sé e in sé: “La libertà, tuttavia, non è l’ultima parola. La libertà è solo una parte della storia e metà della verità. La libertà non è altro che l’aspetto negativo dell’intero fenomeno, il cui aspetto positivo è la responsabilità. Anzi, la libertà rischia di degenerare in mero arbitrio se non viene vissuta in termini di responsabilità. Ecco perché raccomando che la Statua della Libertà sulla costa orientale venga affiancata da una Statua della Responsabilità sulla costa occidentale.”
Victor Frankl, Alla ricerca di un senso della vita

C’è un modo di uscire dal labirinto semantico attuale, solo che non va di moda. È il punto di vista provvidenziale. Dal punto di vista provvidenziale la visione del Moderno è il Totalitarismo, cioè la visione nazifascista e comunista che appartengono allo stadio terminale della provvidenza negativa che lavora nella storia; uno stadio storico marcato è Illuminismo. Fine del nazifascismo e comunismo, implica fine del Moderno e del Totalitarismo, anno 1989 è il completamento del Postmoderno a scala globale. Da questo punto di vista il Postmoderno, Post- totalitarismo e il Postcristiano sono termini diversi che descrivono lo stesso fenomeno, che tutto è “post”, tutto è passato morto e non c’è una nuova visione, neanche come termine, tutti i termini si creano con un vecchio termine che ha davanti un “neo” o un “post”. E non è un destino storico seguito involontariamente, è una decisione volontaria di non deve essere assolutamente nessuna visione nuova per causa delle triste esperienze avute nel passato di mettere in pratica le diverse visioni: nazista, comunista, cristiana, chiamato con disprezzo le ideologie. Dunque nel Postmoderno si vive condizionati dal passato, o meglio si rivive il passato, o si vive nel passato, emozionalmente si vive nella sofferenza dell passato. Poi si può spiegare il fenomeno anche con i soldi che psicoanaliticamente è collegato con gli escrementi, non per caso il materiale prezioso usato da Duchamp, Manzoni, Cattelan e molti altri postmoderni. Il rifiuto è il materiale Postmoderno, nel senso materiale e spirituale.

"È spaventoso che persone così ignoranti abbiano così tanta influenza”
(George Orwell)

Ancor più spaventoso è che le persone intelligenti sono impotenti, sono buoni solo per scrivere romanzi.

Il capitalismo, per assurdo criticato e disprezzato da quasi tutti, e anche dagli artisti e galleristi che lo tengono in piedi. Il potere nel Postmoderno è una follia assurda, anche quelli che comandano si credono ribelli contro il sistema tiranico. Il sistema sta in piedi grazie alla sua negazione, la carogna del Postmoderno si alimenta mangando il marciume di se stesso.