FIAT LUX - pjesë e shtatë (Xhojsi)

La plupart des hommes sont des Sancho Pança sans Don Quichotte.
(Dominique Noguez)

La plupart des hommes sont des Sancho Pança qu’ils ont perdu Don Quichotte, le reste sont des Sancho Pança qui se sentent des Don Quichotte.
(Hajde Njoni)

Ho conosciuto fino alla nausea il dramma religioso del miscredente. La nullità del qui e l’inesistenza dell’altrove … schiacciato da due certezze - Emil Cioran

-È una buona protezione dalla dramma del religioso ancor di più drammatica che qualche volta tocca il tragico: la pienezza dell’al di qua e l’esistenza dell’al di là. La miscredenza è una tecnica subdola per scansare la tragicità del religioso.
(Hajde Njoni)

Hajde Njoni:
-Il pensatore moderno, consciamente o inconsciamente, si misura con Gesù, compreso nel sacco anche il grande filosofo e scrittore moderno in questione.

Ubo Bytha Jote:
-Ma che si misura, lui lo nega, dice che non è esistito per niente, Cristo è la leggenda antica di Dio Sole riproposta di nuovo 2000 anni fa.

Hajde Njoni:
-Proprio per questa ragione lo nega, il grande scrittore nega il Cristo per rimanere nella piazza solo lui l’unico salvatore del mondo.

(dal libro: Shoku Zylo incontra zotin Shyti ngambrapa ndërtesës së Lidhjes Shkrimtarëve)

shoku Ropi:
-Home, ç’kina? Ç’je tu bo?

shoku Zylo:
-Hiç!

shoku Ropi:
-Si hiç, un t’shof tu shkrujt?

shoku Zylo:
-Po pra, po shkruaj hiçin sepse baba im, autori që më ka bërë kokën “bëmë baba që të ngjaj”, ka shkruar diçin, dhe në një farë mënyre duhet me ja dhi babës ka thon Frojdi duke shpjeguar konceptin psikoanalitik të Edipit mbret.

shoku Ropi:
-Çfar po flet, s’ka kuptim të shkruash hiçin, sepse të shkruarit si akt presupozon diçin, scripta manent verba volant.

shoku Zylo:
-Pikërisht këtu konsiston magjia e të shkruarit, që nëpërmjet diçit të demostrosh ekzistencën e hiçit.

shoku Ropi:
-Po a ke qullosur gjë?

shoku Zylo:
-Deri tash kam shkruar një roman që ka për titull një frazë më të gjatë se tërë brendia e romanit. Nuk e di nëse ja kam arritur qëllimit. Koha do ta tregojë!

shoku Ropi:
-Koha do ta tregojë nëpërmjet zotit Shyti që është më i kohës se ne që jemi të epokës së dikurshme “shoku” në krahasim me zotin Shyti që i përket epokës kontemporane “zoti”.

(nga libri me titull: Shoku Zylo takon zotin Shyti tek halet publike underground, poshtë pishave halore përbri Lidhjes së Shkrimtarëve, mu përballë Ministrisë së Industrisë së Lehtë dhe Ushqimore, muri i oborrit të së cilës ndan hijen e akacjes me rrënjë në oborr të ndërtesës së Kryqit të Kuq Shqiptar, dhe i thotë me pishmanllëk në kulm të pikëllimit: “Mirë a keq, ne e hëngrëm çajrin si marksistë leninistë, tani stafetën ju’a kemi lënë juve, brezit të ri z gen, që të na e dhisni ne brezit të vjetër boomers sipas mësimeve psikoanalitike të Frojdit. Vetëm në këtë mënyrë më në fund do triumfojnë mësimet e ndritura të Jezusit”)

Le persone che fanno censura sono sempre raffinati, le loro decisioni possono sembrare stupidi se non consideri o non conosci le loro motivazioni.
Naim Frasheri ishte çensor i Sulltanit.
(nga libri Aforizma për kokloqet)

-Gli italiani? Cosa sono gli italiani? Sono americani ritardati, fanno cose che erano di moda trenta anni fa in America.

-E gli americani cosa sono?

-Dei ritardati.

-E gli albanesi?

-Ëë? Çar the? Thash se the ndonji gjo.

(nga libri Aforizma për tradhëtorët e atëmëmëdheut)

Ogni vero autore non racconta storie e neanche la Storia, racconta solo la sua storia.
Sono i personaggi in cerca dell’autore - “bëmë baba që të ngjaj” si puna ime, shokut Ropi dhe zotit Shyti - që tregojnë historinë e autorit.

vrima e bythës katokomuniste Stalker gjëndur midis feles komunise Godard dhe feles së krishterë Tarkovskij:
-Një film i madh i realizuar nga një regjizor akoma më i madh se filmi i madh:

“-Se siamo stati mandati qui, è per il volere di qualcuno e per un motivo preciso. Ma noi abbiamo deciso che siamo come i funghi: nasciamo e viviamo solo per la nostra gioia, ed è chiaro che ciò è male, come è male non assecondare il volere del padrone. Il volere del padrone corrisponde all’insegnamento di Cristo. Se gli uomini metteranno in pratica questo insegnamento sulla Terra, la gente riceverà il massimo bene che si possa raggiungere. Tutto qui. “Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.” Noi cerchiamo quell’aggiunta e non la troviamo, e non solo non si instaura il Regno di Dio, ma lo distruggiamo con i nostri Stati, eserciti, tribunali, università, fabbriche!
-Avete finito?
-Sì.
-Devo…dire che non capisco il vostro modo di…risolvere il problema. È come se ragionaste, cercando di dimostrare qualcosa, nel tentativo di convincerci, ma intanto vi limitate a fare solo una serie di affermazioni arbitrarie scollegate tra loro. Per esempio, voi dite: se siamo stati mandati qui, è per il volere di qualcuno e per un motivo preciso. È questa la vostra idea principale. Ma di cosa si tratta? Come sapete che siamo stati mandati da qualcuno per qualcosa? Chi ve l’ha detto? È vero che esistiamo sulla Terra, ma che la nostra esistenza sia una sorta di missione, è un’affermazione arbitraria. Quando da giovane ero ambasciatore, lo sapevo in modo certo. Sapevo chi mi aveva mandato e per quale ragione. Primo, perché possedevo documenti inconfutabili, secondo, perché avevo avuto un’udienza con il defunto Alessandro II, e avevo ricevuto da lui istruzioni imperiali, e terzo, perché tre volte all’anno percepivo diecimila rubli d’oro.
-Che somma!
-Ma se invece, un uomo anziano mi si fosse avvicinato per strada, per annunciarmi che ero ministro plenipotenziario mandato in tale luogo per tale missione, avrei cominciato a guardarmi intorno in cerca di un poliziotto che mi difendesse da quel maniaco capace di attentare alla mia vita. Nel nostro caso, documenti inconfutabili del vostro presunto padrone pare che non li possedete, un’udienza privata con lui non l’avete avuta, un compenso da lui non lo ricevete. Che razza di ambasciatore siete? E avete annoverato, non solo voi stessa, ma anche tutti gli uomini, ora fra gli ambasciatori ora tra i lavoratori. Con quale diritto? Su quale base? Non lo capisco. Mi sembra una specia di improvvisazione retorica e senza grande ispirazione.”
(“Malmkrog”, regia di Cristi Puiu, 2020)

shoku Zylo:
-“E il defunto Alessandro II chi l’ha mandato? Per il volere di chi? Per quale motivo? Chi paga il Zar per fare ambasciatore? Ambasciatore di chi?” - ha detto il marinaio di Kronstadt puntando il fucile in direzione della famiglia reale. “E a te chi ti paga?” - ha detto la zarina al marinaio. “Mi paga il regista” - ha detto il marinaio tirando la sicurezza del fucile.

vrima e bythës katokomuniste Stalker gjëndur midis feles komunise Godard dhe feles krishtere Tarkovskij:
-Per favore mi puoi dire l’originale da dove hai citato?

shoku Zylo:
-È una mia creazione fata apposta per dimostrare agli buchi del culo cattocomuniste sulla terra che il ragionamento e la razionalità è come un boomerang, che il pensiero logico non è diritto come nella geometria euclidea, ma è curvato come nella geometria non euclidea e come lo spazio-tempo nella teoria della relatività. Per questa ragione serve aver fede. Ti devo dire che io lavoro gratis, non mi paga Dio per fare il suo ambasciatore.

shoku Zylo:
-Ho dimenticato di dire che l’ho creato con Intelligenza Artificiale, dunque non sono stato io l’autore, neanche Lui, è stata Lei.

shoku Zylo:
-Devo dire di più:
Unico valore etico del film è che dimostra, a chi non ha il cervello nel buco del culo oppure është i tëri një brimë bythe, che il pensiero in generale è in un circolo vizioso, perfino circolo perverso nell’epoca postmoderna. Serve aver fede per uscirne nga brima e bythës katokomuniste përtej felës komuniste dhe felës së krishterë.

vrima e bythës katokomuniste Stalker gjëndur midis feles komunise Godard dhe feles së krishterë Tarkovskij:
-Dici che “serve aver fede”: certo che serve se ci si vuole consolare.

shoku Zylo:
-La fede ha due componenti, consola (la mamma) e guida (il papa). Io stavo parlando per il componente “papa”, ho detto testualmente: “Serve aver fede per uscirne”. Quando la guida del papa fallisce e il figlio di papa rimane sofferente nel fango dell’assurdo, tocca alla mamma a consolare in modo che il figlio di mamma puoi riprovare di nuovo come figlio della mamma per uscirnne dall’assurdo fallimentare dell’esistenza e del pensiero che funzione come il cane che morde la sua coda.

Il grande inquisitore:

-Quali sono i libri che vorreste non aver mai letto?
(si domanda sul danno di un libro letto anche con piacere, danno capito solo con il senno di poi).

il grande intellettuale:
-No, tale libro no, ma non riesco a capire. Danno perché si leggono e acquisiscono conoscenze discutibili (quindi alimentano ignoranza) oppure perché nel leggerli, ci hanno cambiati in peggio?

il grande inquisitore:
-È un po’ come quando una ragazza si innamora con uno che fa il fidanzatino e poi si scopre che è un mascalzone, e la ragazza rimane delusa, soffre e per confortarsi trova un altro fidanzatino, vuol dire legge un altro libro. Così va il mondo, da fidanzatino a fidanzatino, da libro a libro, fino che si piomba nella tomba e si legge un altro tipo di libro.

lo grande scrittore:
-“La casa degli spiriti”. Uno stile di scrittura che mi mette ansia e, pur senza darmi nessuna soddisfazione, mi ricatta fino a far finire il libro per disperazione.

il grande inquisitore:
-Ahahaha, che bella risposta!

il grande intellettuale:
-Ok! Ora ho capito la domanda. La dipendenza dal libro.

il grande inquisitore:
-Non devi solo capire una domanda, perché una domanda ha un intenzione e per più anche un motivazione che è più importante, è la motivazione che conta in tutto quel che facciamo.

il grande intellettuale:
-Eh! E io volevo proprio cogliere la motivazione, capire la scintilla. Non è che mi applico per nulla.

il grande inquisitore:
-Non è così facile dire la motivazione di un azione perché la motivazione è nascosta dietro le apparenze che potrebbe essere contrari alla motivazione, dunque non sei credibile. Nella storia è successo spesso di finire nella croce per la stessa ragione e situazione. Per capire un motivazione devi averlo tua prima, perciò lo capisci da se senza aver bisogno di interrogazioni che degradano in inquisitorie e crocefissione.

il grande intellettuale:
-Mah! È sempre come si leggono le cose. L’interpretazione è sempre soggettiva.

il grande inquisitore:
-Sicuramente, sempre così succede nella storia, il modello è rimasto stabile nel tempo come due mila anni fa quando un lettore accanito di romanzi ha detto: “E che cos’è la verità?”, interpretazione è sempre soggettiva, chi sta a rompere le palle di trovare la motivazione che è sempre oggettiva e ti manda sempre alla croce.

il grande intellettuale:
-Guardi… io sono qui solo per imparare. Amo la conoscenza, ma essendo abituata a leggere manuali di fretta, sotto pressione, non riesco a stare ferma a leggere un libro. Qui imparo nozioni che altrimenti non riuscirei a cogliere, come l’intuizione che io ho fatto fatica a cogliere perché non è cosi spontanea in me. Ho insistito per questo. Volevo capire e provare la scintilla del lettore.
Ora, finalmente, posso rispondere alla sua domanda:
“Zanna bianca” perché mi ha fatto conoscere Jack London e “nelle terre estreme” perché mi ha messo in testa la libertà estrema, estremista esteta di Christopher Johnson McCandless.

il grande inquisitore:
-“La verità vi farà liberi” ha detto colui che lo hanno messo in croce, “la verità ti inchioda sulla croce” ha detto colui che l’ha messo sulla croce, e per tranquillizzare il rimorso della coscienza ha detto lavandosi le mani dopo il lavoro fatto bene: “che cos’è la verità?”. “È la libertà di interpretare secondo il tuo piacere in modo che puoi fare quel che ti piace in piena libertà” - ha risposto madame Bovari sdraiandosi nei sedili della carrozza.

il grande intellettuale:
-Senta, con tutto il bene ma io non la capisco. Sono un’animale semplice. Arrivederci!

il grande inquisitore:
-Un uomo complicato è un animale semplice. Adio!

shoku Zylo:
-Zoti Shyti mjaft se na çave trapin, raccontare una storia interessante non è come raccontare la Storia e per di più capirla come Metastoria.

Tutte le energie della fisica moderna e io soldi del CERN si spendono per dimostrare che non è l’uomo il centro dell’universo, come se non hanno nient’altro da fare. L’agonia del rimorso della coscienza antropocentrica come cosmoagonia.

Ceux qui manquent de courage ont toujours une philosophie pour se justifier - Albert Camus

-La philosophie sert à justifier chaque comportement - justifikon shoku Zylo urrejtjen e tij kundër “zotërve” që i kanë uzurpuar pushtetin “shokërve”.

Il Grande Intellettuale:
-Secondo “il pensiero debole” nella condizione postmoderna, l’uomo deve rinunciare ad ancoraggi forti (l’ideologia, la religione) per affidarsi a progetti minimi, locali e di breve durata, senza, con ciò, sentirsi in crisi.

il Grande Inquisitore:
-Pensiero debole, stupidità forte; essere in crisi senza sentire in crisi. La filosofia come anestesia.

shoku Ropi:
-Ore si shumë të mërzitshëm janë bërë me këto diskutimet që nuk kanë të sosur për prejardhjen pellazge apo indoevropiane të shqipes. Thotë njëri një gjë, hop hidhet tjetri e i jep xhevap kacafytas me tjetrën gjë.

shoku Zylo:
-Mërzi apo zbavitje, quaje si të duash, në fund të fundit kjo është demokracia: dy bole që nuk sosin kurrë së trokëllituri e që mbajnë gjallë debatin publik. A nuk ndodh njësoj në politikë ku dy bolet majtë dhe djathtë nuk rreshtin së trokëllituri? A nuk ndodh që herë njëra e herë tjetra pozitë politike shkëmbejnë çdo 4 vjet pozitat e pushtetit dhe opozitës dhe mileti lëviz kokën sa majtas djathtas si buratino duke ndjekur me kuriozitet ç’trokëllin njëri majtas e ç’trokëllin tjetri djathtas? Mos na lëntë zoti pa këtë trokëllimë të bekuar, e cila po pushoi është shenja që fitoi heshtja e tiranisë ku dëgjohen vetëm ofshamat e sinjora Bertinit dhe psherëtima orgazmike: “oh Beti, oh sa e lehtë je Beti!”; dmth fitoi penisi në veprim që ju’a fut të gjithëve me ngazëllim si dikur.

zoti Shyti:
-Foli përsëri maniaku seksual që nuk di tjetër!

shoku Zylo:
-Nuk mund të dihet tjetër të flitet përderisa nuk dihet tjetër të bëhet. Nëse nuk dihet tjetër të bëhet përveç fut e qit dhe gjej brim e fut, për çfar mund të flitet tjetër?

zoti Shyti:
-Po vetëm ti flet, nuk shihet asnjë tjetër intelektual të reduktojë diskutimin intelektual në trokëllimë bolesh ose drithërimë felesh.

shoku Zylo:
-Kush bën nuk flet, sepse turpërohet përsa bën, kush nuk bën flet sepse nuk ka si të turpërohet për atë që s’bën. Pastaj unë nuk mbahem për intelektual sepse e kam për turp të jem i tillë, është turp të jesh intelektual.

shoku Ropi:
-Si nuk flet, flet zoti Shyti që ç’ke me të, e njohin të gjithë si ithtar i flakët i indoevropianërisë. Dihet botërisht që zoti Shyti është idhulltar i shkencës dhe racionalizmit, e si pasojë përbuzës i mistiçizmit, iracionalizmit, mitizimit dhe obskurantizmit fetar si shkaktarë të fashizmit. Me fjalë të tjera maniake seksuale në stilin e shokut Zylo mund të thuhet: zoti Shyti dëshiron njërën bole dhe urren tjetrën bole.

shoku Zylo:
-E keshja fjalën se ai nuk flet lidhur me të vërtetën që çdo gjë e krijuar në univers ka strukturë bipolare yin e yang, ose thënë në mënyrë maniakale seksuale çdo gjë në univers ka strukturë bolore e felore, përshirë edhe politikën demokratike dhe muhabetin albanologjik pellazg-indoevropian që ka natyrë politike: në fakt filo-pellazgët i ke bole që votojnë djthatas, filo-indoevropianët i ke bole që votojnë majtas. Zoti Shyti i përket këtyrëve të fundit si bole i majtë; ai ka konflikt interesi prandaj nuk flet si maniak seksual që redukton gjithçka në bole e fele, sepse paskëtaj del vetë bole. E more vesh tina apo jo? Apo harrova që tina s’merr vesh asgjona sepse as bole nuk je e prandaj as konflikt interesi nuk ke, ke vetëm pantallona të shkurtëra për të shkarkuar “llaç shoku Ropi, llaç!” nga Zisi riportabël për ndërtim pallatesh me punë vullnetare. Bile tani as pantallonat e shkurtëra nuk ke se t’i kanë marrë për t’i ekspozuar në muzeun antikomunist të kujtesës.

shoku Ropi:
-Kështu siç e bën muhabetin ti, i bije që të gjithë ose të jenë bole si zoti Shyti dhe kundështarët e tij bole alternativë ose të mos jenë as bole si unë.

shoku Zylo:
-S’do mënd, s’ka mundësi tjetër për intelektualët e mdhej albanezë veçse të jenë bole ose të mos jenë fare. Në të vërtetë kjo ndodh për çdo intelektual të rruzullit toksor, veçori e intelektualëve albanezë është se as bole nuk janë, por janë qime të kërleshura të boles së majtë shkencore shokut Eqrem Çabej dhe boles së djathtë mistike të zotit Petro Zheji. Shkencëtari Eqrem Çabej dhe mistiku Petro Zheji janë dy figura simbol të elitës shqiptare. Në fakt janë figura sex-simbol parë që termi “simbol” shpjegohet si bashkim i dy rrënjëve sanskrite “si” dhe “bole” (“m”-ja humbet Udhës së Mëndafshit) që gjënden edhe në shqip, e për më tepër në shqip, ndryshe nga në sanskritisht, rrënjët kanë kuptim.

shoku Ropi:
-Po pse ti ke thënë që “çdo gjë në univers ka strukturë bolore e felore” dhe vë në dukje vetëm bolet intelektualë? Po felet cilat janë?

shoku Zylo:
-Intelektualeshat janë, kush tjetër? Vë në dukje bolet sepse akoma në botë janë më të vëna në dukje bolet e meshkujve intelektualë në pushtet politik dhe kulturor. Në Shqipëri pushteti akoma mbetet i gjinisë mashkullore, por ka vende që rolin e boleve e kryejnë felet e intelektualeshave. Psh në Itali komandon felja e djathtë Meloni dhe pret radhën në opozitë që të komandojë mbas 4 vjetësh felja e majtë Schlein. Fenomeni është shenjë i kultit të Madonës, i mamasë së Jezuit, që në Itali adhurohet më tepër se Ati dhe Biri. Ka vende që Figa nderohet metafizikisht më tepër se Kacoja, megjithse janë vende maskiliste fizikisht, e që në këto vende Figa tani del hapur në majë të pikaloit si në Itali. Kur Figa ja hipën zyrtarisht Kacos, është shenjë e Ditëve të Fundit ku zbulohet se çfarë ka ndodhur Ditët e Para, kur Eva ja hipi Adamit sipas mësimeve të lëndës së edukatës seksuale me maestro Gjarpëri.

shoku Ropi:
-Të lutem më sqaro edhe këtë mister: pse zoti Shyti është bole i majtë mban para emrit zotin sikur të ishte bole i djathtë?

shoku Zylo:
-Sepse ja mundon me shpirt arritjes së përpjekjes fisnike të sintezës dialektike midis të kundërtave, në këtë rast midis dy boleve, majtë dhe djathtë.

shoku Zylo:
-Shoku Ropi, kush osht më i modh, shkrimtari apo shkrimtari i modh?

shoku Ropi:
-Jo asnjëri nga këta, më i madh është i madhi shkrimtar.

zoti Shyti:
-Për mendimin tim të përvuajtur, më i madh është shkrimtari akademik.

shoku Zylo
Più che eterogenesi dei fini - ribatte Livia - è serendipità. Essere disposti a trovare quel che non si stava cercando - Wu Ming, Ufo 78
-Bella come frase, quasi fa un sintesi di due concetti creando un nuovo concetto che merita veramente un termine nuovo, un neologismo, che descrive perfettamente lo stato d’animo umano in ogni storia e nella Storia correggendo un po’ la frase: Essere intenzionati a trovare quel che non si sta cercando.

shoku Ropi:
-T’fortë jan vallaj kta kinezët, kot u prishëm me ta, për faj të shok Enver; burr i keq paska qenë, se paskemi ditur!

C’è una differenza abissale tra l’arroganza e l’orgoglio legittimo, la stessa differenza che sta tra l’abisso infernale e l’altezza paradisiaca. L’Inferno ha infettato anche il linguaggio dando pari opportunità ai termini “arroganza” e “orgoglio”.

(nga Ditar i një fuksi)

Il Grande Intellettuale:
-Dio è il silenzio dell’universo, e l’essere umano il grido che dà un senso a tale silenzio - è la definizione di Josè Saramago che in una formidabile sintesi rappresenta Dio, l’uomo e il loro tragico rapporto.

Il Grande Inquisitore:
-Al sordo sembra silenzio anche urlo. L’essere umano è unica creatura rumorosa che fa cacofonia dodecafonica in un universo melodioso turbato dai balbettii di un sordomuto che non sente neanche il suo rumore che inquinano la purezza assoluta. È una vergogna essere l’uomo.

Il Grande Intellettuale:
-Credo, al contrario, che sia un’occasione. Un sorriso per te che non mi sembri in buon umore.

Il Grande Inquisitore:
-Io non credo perché sono sicuro che è al contrario originalmente, teoricamente e potenzialmente, ma realmente in pratica è una vergogna esser uomo, uomo caduto in specifico. Nei primordi è successo qualcosa, un Big Bang a rovescio che ha scambiato i segni delle cose create da positivo in negativo, cioè armonia in rumore, il sentire e il parlare in sordomutismo, orgoglio legittimo in arroganza svergognata, il sorriso in sogghigno, e nel Fine dei Tempi si fa di tutto per nascondere cosa è successo nell’Inizio dei Tempi nascondendo con foglie di fico l’organo sessuale del premio Nobel che si misura con un Gesù fabbricato a sua misura.

Il Grande Intellettuale:
-Non ho sentito bene, urli troppo.

Il Grande Inquisitore:
-Lo dico il concetto più semplicemente senza urli umane, lo dico da Dio:
Nelle diverse teologie laiche - tutte fanno capo alla “teologia di liberazione” -, unica cosa non accettata assolutamente, neanche manipolata conforme il resto secondo le convenienze liberistiche, è il racconto della Caduta. Se accetti la Caduta per effetto domino la Storia risulta una restaurazione dello stato originario, vuol dire che la Storia ha un fine realizzato nel Fine della Storia che ricupera il danno fatto nell’Inizio della Storia. È chiaro che è più facile fare romanzi caduchi di silenzi inascoltati e altre cavolate simili che cercare alzarsi in piedi dal fango e togliendo i tappi nei orecchie. Se la Chiesa dice stupidaggini con mistero della fede, perché non si possono fare grandi romanzi d’amore con Gesù dai grandi scrittori laici?

-La logica ha possibilità di scelta?

-Il problema è che non è chiaro logicamente😛 se si fa logica per giustificare le scelte fate illogicamente o si sceglie in base di analisi logiche delle possibile conseguenze condizionate dalle scelte già fate. Siamo liberi di scegliere, ma non siamo liberi subendo le conseguenze delle nostre scelte. Che la filosofia è un giustificazione del comportamento del grande intellettuale che ragiona con il seno di poi, lo dimostrano le scelte della sua vita, specialmente nell’era moderna che è possibile l’informazione, le vite dei antichi sono più mitologia che realtà.