FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

zoti Shyti:
-I madri Kundera që ka kuptuar më mirë se çdokush tjetër shkrimtar disident hallet e disidentëve shqiptarë që shkruajnë jasht shtetit kujtimet e tyre brënda shtetit njëlloi si Kundera:
Nelle stanze da bagno moderne i wc si alzano dal bagno come bianchi fiori di ninfea. L’architetto fa di tutto affinché l’uomo non sappia ciò che avviene dei suoi rifiuti. I tubi di scarico, pur penetrando nei nostri appartamenti sono nascosti ai nostri sguardi e noi non sappiamo nulla delle invisibili Venezie di merda sulle quali sono costruite le nostre camere da letto, le nostre sale da ballo e i nostri parlamenti.
(Kundera, l’insostenibile leggerezza dell’essere)

shoku Zylo:
-Noi non sapiamo niente quanto chilogrami di merda tiene dentro nelle sue budelle il grande intelletuale quando pensa, parla e scrive per Venezia njëlloj si Hunderra.

zoti Shyti:
-Se parliamo di chilogrammi dobbiamo riferirci ai bovini. Per gli esseri umani si parla di etti.

shoku Ropi:
-Beh, insomma, qualche tempo fa ho dovuto subire la preparazione per una colonscopia e la mattina seguente pesavo un paio di chili di meno.

shoku Zylo:
-Gli intellettuali sono divisi in categorie secondo la loro grandezza digestiva, ci sono etto-intellettuali e chilogrammo-intellettuali.

La polemica non è che la continuazione del dibatito con altri mezzi.

(nga Ditar i një fuksi)

-Non ho fatto mai un selfie, mi fa schifo il mio viso da prima lo scatto, non so perché ma anche tecnicamente nel immagine selfieosa fa uscire fuori il peggio di sé come le foto delle vecchie passaporti, mi sembrò un criminale ricercato dalla polizia. Fare selfie mi fa schifo nello stesso modo come cercare se stesso. Se avessi potere farei una legge di proibire la selfie e togliere dall’uso quotidiano e dai vocabolari il termine “sé stesso”.

(nga Ditar i një fuksi)

Il grande intellettuale si misura con un Gesù fabbricato a sua misura.

(nga Ditar i një fuksi)

-Serve altra acqua calda - dice la levatrice accendendo la lavatrice.

-Aspetta che non l’abbiamo scoperto ancora! - dice accedendo il computer il grande intellettuale che ha inventato solo acqua tiepida.

-Gropius ha avuto il merito di abbruttire il mondo.

-Il razionalismo è brutto, ma prima di lui il rococò è ancora più brutto, e dopo di lui il postmoderno è la miscela intenzionata di tutte le bruttezze di tutta la storia umana. Gropius ha avuto il genio di mettere insieme un gruppo di psicopatici in un secolo psicopatico dove ogni psicopatico lavora per conto suo.

-Gli uomini temono il pensiero più di qualsiasi cosa al mondo, più della rovina, più della morte stessa. Il pensiero è rivoluzionario e terribile. Il pensiero non guarda ai privilegi, alle istituzioni stabilite e alle abitudini confortevoli. Il pensiero è senza legge, indipendente dall’autorità, noncurante dell’approvata saggezza dell’età. Il pensiero può guardare nel fondo dell’abisso e non avere timore - B. Russel

-Gli uomini e i grandi filosofi temono la polizia più di qualsiasi cosa al mondo, per ciò i loro pensieri sono conforme ai pensieri della polizia.

-In effetti, pensatori artisti filosofi ecc., sono i primi che vengono messi a tacere dalle dittature e finte democrazie.

-Non è vero, i primi messi a tacere nelle dittature sono quelli che hanno soldi e potere politico, un’altra cosa che intellettuali che solo pensano fanno rumore per farsi vedere come superiori agli altri perché solo pensano, non sano fare altro.

-Secondo voi la scrittrice ha scritto solo una storia senza tener conto della morale oppure da un suo punto di vista personale?

-Andare contro il morale corrente per un grande artista di successo è garanzia di successo, non ti legge nessuno se non sei contras. Riguardo a punto di vista personale, non so che dire per persone che conosco solo per sentito dire o interviste o autobiografie, non credo nei loro racconti, dopo loro morte vengono sempre novità sbalorditive, mai pensate prima. I grandi artisti che conosco personalmente, non hanno punti di vista personali, - anche perché non è facile averli -, hanno solo la capacità di adattarsi ai punti di vista della moda ricorrente. con altre parole sono senza carattere e lo considerano una virtù artistica essere fluido, libero da ogni punto di vista morale. Oramai è una dogma stabilita sacrificare l’etica per l’estetica, anche per economia di energie che si spende tutte in estetismi perversi.

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-Zoti Shyti kam një pyetje për ty meqë noton në ujrat e linguistikës: pse në inglisht “unë” shkruhet me gërmë të madhe (“I”)?

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-A cosa serve la letteratura?, analoga con la domanda: a cosa serve la filosofia?, si sono date diverse risposte che stano nell’intervallo con due limiti terminali: non serve a niente (e per questa ragione il suo valore infinito) e ha un importanza divina con valore infinito. Così gira e rigira in ogni caso risulta che ha un valore infinito, poi se fai anche i soldi vendendo i libri oppure guadagni la papa facendo il professore, è un valore aggiunto all’infinito.

-Come si fa ad aggiungere all’infinito?

-Il zero è l’infinito sono due concetti astratti artificiali utili solo per fare astrazioni matematici, e nient’altro perché sono inaccettabili per la mente umana, infatti il mondo è circolare. Accettato questo, puoi capire la mia ironia. Anzi puoi capire anche la stato mentale del grande intellettuale tormentato in croce tra zero ed infitto dando riposte per il valore zero e nello stesso tempo infinito dell’arte e della filosofia.

-I pensieri di colazione sono i migliori e più vitali, poi man mano si muore e i pensieri di pranzo sono di mezzo morto, finché alla sera casca il morto piombando nel sonno che assomiglia alla morte.

-Vorrerei esprimermi in dolce stil nuovo agrodolce.

-Mi stai dicendo che entrare nei discussioni è stupido perché le discussioni sono sempre assurdi?

-Ti sto dicendo che devi vedere la situazione; non devi entrare in un discussione tifando una parte come di solito si fa, ma entri per dire che esistono due parti legittimi purtroppo in un conflitto che degrada con il passare del tempo. Le parti in causa Platone e Aristotele, con passar del tempo sono rispettivamente Papà e Garibaldi, Jung e Freud, Meloni e Schelin, don Camillo e don Peppone ecc., rimangono lo stessi senza risolvere nulla, degradando insieme con la situazione, fino che la gente ha le palle piene e Gaber, che ha più palle e più piene di tutti, canta “cos’è la destra e cos’è la sinistra”, equivalente con il mio cantare “cos’è Platone e cos’è Aristotele, cos’è Jung e cos’è Freud, cos’è Nietzsche e cos’è Marx, cos’è Meloni e cos’è Schelin, cos’è il coglione destro e cos’è il coglione sinistro”. Secondo il contesto puoi dimostrare in generale l’assurdità della discussione prendendo per esempio la tifoseria politica. Per evitare l’assurdità in un discussione i contrari si devono unire come complementari, la contrarietà è complementarietà non compiuta. Solo dopo la compiutezza si può discutere davvero testimoniando il tuo punto di vista di verità soggettiva (il viandante) intorno alla verità oggettiva (la montagna). Altrimenti sei un idiota che fai rumore bau-bau in un Universo armonico, come in verità fanno gli umani peggio dei cani.

Sei un architetto e scrive libri? Si, mi sembra piuttosto normale. Come progetto case, progetto storie - M. E. Giudici

-Fino adesso so che un scrittore proviene da un fallimento di un altro mestiere; se succede diversamente, allora è successo qualcosa di enorme nel cosmo ed io non mi son reso conto.

-La scrittrice è un professionista molto gettonata. Veda il suo curriculum.

-Non metto in discussione i curriculum dei gettonati perché sto mettendo in discussione tutti i grandi artisti, con premi nazionali e internazionali, che dal dopoguerra sono architetti deconstructivisti, destrutturalisti e distruzionalisti.

Ciò che più ci colpisce di una folla psicologica è che gli individui che la compongono, indipendentemente dal tipo di vita, dalle occupazioni, dal temperamento o dall’intelligenza, acquistano una sorta di anima collettiva per il solo fatto di appartenere alla folla. Tale anima li fa sentire, pensare ed agire in un modo diverso da come ciascuno di loro, isolatamente, sentirebbe, penserebbe ed agirebbe. La folla psicologica è una creatura provvisoria, composta di elementi eterogenei saldati assieme per un istante, esattamente come le cellule di un corpo vivente formano, riunendosi, un essere nuovo con caratteristiche ben diverse da quelle che ciascuna di queste cellule possiede. Si può constatare facilmente quanto l’individuo immerso in una folla differisca dall’individuo isolato. La massa è impulsiva, mutevole e irritabile. È governata quasi esclusivamente dall’inconscio. In una folla, ogni sentimento, ogni atto é contagioso, e contagioso a tal punto che l’individuo sacrifica il suo interesse personale all’interesse collettivo. Si tratta di un comportamento innaturale, del quale l’uomo diventa capace quasi soltanto se entra a far parte di una folla.
(Gustave Le Bon – Psicologia delle Folle)

-È una cavolata, la solita arroganza del grande intellettuale che vuole spacciarsi per superiore stando lontano dalla folla inferiore degna solo di lustrare le sue scarpe e preparare la pappa pronta. Tutte le cose dette nella citazione per la folla stanno a cappello per l’individuo, e anche peggio quando è un grande intellettuale che ha per mestiere principale la proiezione psicologica. La folla è come sono fatti gli individui, la differenza è che l’essenza dell’individuo si evidenzia ben visibile materializzato nella folla.

Il male, il falso, il brutto sono categorie e pratiche solo umane, la cosa più falsa, malvagia e brutta che fa l’uomo è che cerca di rappresentare queste categorie come primariamente divine e per conseguenza anche umane. L’uomo non basta che fa il male ma scarica la sua responsabilità su divino, esattamente come fa con il suo prossimo.

Oramai si fa psicologia per scansare l’evidenza del Complesso di Edipo.

Sono tre modi di accumulare: 1.posseso economico (soldi), 2.potere politico e 3.sapere intellettuale. Gli intellettuali odiano il primo e il secondo, e ammanno molto il terzo oppure non lo considerano, oppure non lo menzionano come vizio, anzi molti lo considerano un virtù. Non si capisce, fano finta che non esistesse o non lo vedono, perché non si vedono le cose che hai troppo vicine.