FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

zoti Shyti:
-I madh Kamyja vallaj, çmim Nobël!
Il n’y a qu’un problème philosophique vraiment sérieux : c’est le suicide.
Albert Camus, Le Mythe de sisyphe

“il faut imaginer Sisyphe heureux”
Albert Camus, Le Mythe de sisyphe

Au final, il faut plus de courage pour vivre que pour se tuer.
Albert Camus, La Mort heureuse

shoku Ropi:
-Si shpjegohet që këto thënie janë krejt të kundërta me njëra tjetrën?

shoku Zylo:
-Epoka posmoderne është konfuzioni total, dhe nuk ka kuptim të kërkohet kuptim në mes konfuzionit. Vetëm një trap që ka ngritur pallate me shumë kate me punë vullnetare me pantallona të shkurtëra “llaç shoku Ropi, llaç” kërkon të gjëjë kuptim aty ku nuk ka kuptim, bile nuk duhet të ketë, sepse kuptimin e pretendojnë vetëm regjimet totalitare. Demokracia duhet të jetë me përkufizim futja pordhës ditë e natë, ndryshe nuk është demokraci, është tirani që nuk të le me pjerdh sipas qefit. Kuptimi e presupozon, e implikon dhe e aplikon tiraninë.

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Basta questa immagine di un grande artista (Fernando Botero) super ammirato per capire quanto è sporca e scellerata la cultura contemporanea. Questa melma putrida, derisoria e vergognosa è il risultato finale di tutte le pietas di vari michelangeli, rafaeli e pontormi.

(nga Diario di un fucsa )

Lo Grande Scrittore:
-Grande Pavese, è il primo a sprovincializzare la poesia italiana, ad arricchirla di tributi anglo-americani.
Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola - Cesare Pavese

Il Grande Inquisitore:
-La frase è grande ma chi l’ha detto non è nell’altezza di quel che ha detto, perché non ha attraversato la vita, ma si è liberato dalla vita evitandola suicidando. Gli artisti hanno sostituito i preti anche nel “predicare bene e razzolare male”.

Il Grande Intellettuale:
-Ancora fatico a comprendere Pavese, quindi non mi strugge. Ha sicuramente dei riferimenti alla libertà, allo uscire da uno schiavismo, o dalla semplice mondanità. Eppure non la comprendo appieno, anche in questo significato attribuito. Pavese penso di conoscerlo, ma si rivela sempre una nuova scoperta.

Il Grande Inquisitore:
-Anche tu sei come shoku Ropi, “llaç shoku Ropi, Llaç!” che cerca di capire dove non c’è niente di capire. Non c’è niente di capire nell’assurdo senza significato, e per di più fatto con intenzione in sintonia con una vita che si tiene viva grazie al mancanza del significato, “si rivela sempre una nuova scoperta“. Nell’epoca postmoderna, l’epoca dell’assurdo vincente, si vive grazie ad un sentimento di suicidio continuo che va al pari passo con la tensione distruttiva continua del sentirsi senza significato. Il grande scrittore Pavese, suicidandosi “è il primo a sprovincializzare la poesia italiana, ad arricchirla di tributi anglo-americani”. Il suicidio dei grandi artisti è una moda americana.

«Odio l’estate. Odio il mese di agosto fino al giorno di ferragosto.
Tutti partono e ci chiedono se anche noi partiremo. Impossibile rispondere, quando siamo nel numero di quelli che non hanno voglia né di partire né di restare.
Io non trovavo il mondo triste, lo trovavo bellissimo, solo che a me per qualche ragione oscura era vietato di celebrarne le radiose giornate, così non potevo che cercare e amare l’autunno, l’inverno, il crepuscolo, la pioggia e la notte. Scopersi, in seguito, che una simile sensazione non ero io sola a provarla, che era una sensazione comune a molti, perché molti come me in qualche istante della loro esistenza si sono sentiti esclusi e mortificati dall’estate, giudicati per sempre indegni di raccogliere i frutti dell’universo. Molti come me allora hanno odiato lo splendore abbagliante del cielo sui prati e sui boschi. Molti come me ai primi segni dell’estate si sentono in angoscia come all’annuncio di una disgrazia, perché in essi risorge lo spavento del giudizio e della condanna.
(Natalia Ginzburg, intervista con titolo “Maledette vacanze”, La Stampa, 11 luglio 1991)

… diciamolo un europea che spiega il peccato originale in chiave meteorologica nell’epoca dell’antropocene.
E Lui vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce estate e le tenebre inverno. E fu sera e fu mattina fino al settimo giorno. E Lui vide che questo era buono e anche bello, e riposo - Genesi, 1:10 (apocrifo)
(Hajde Njoni)

Man mano che la libertà politica ed economica diminuisce, la libertà sessuale ha tendenza ad accrescersi a titolo di compensazione. E il dittatore sarà ben accorto a incoraggiare questa libertà. Aggiungendosi al diritto di sognare sotto l’influenza della droga, del cinema, della radio, essa contribuirà a riconciliare costoro con la schiavitù che è il loro destino.
(A. Huxley, Il mondo nuovo)

-Chi sa come è il contesto, ma cosi come è la frase è una cavolata, la tirannia presuppone la tirannia sessuale. Il mercato libero, liberta di parola e altre liberta, vanno a pari passo con la libertà sessuale che è la garanzia di tutte le libertà. Un altra cosa che alla gente piace lamentarsi più di far sesso.
(Hajde Njoni)

Sum Tekeleku:
-I romanzi Wu Ming non li considererei né nuovi, né emergenti. Non so se quanto postmoderni sono dal punto di vista letterario, non ho le competenze per giudicare, mi occupo di scienze sociali e dal mio punto di vista la postmodernità appartiene al passato.

Tekelek Suma:
-Da qualche punto di vista la postmodernità appartiene al passato?

Hajde Njoni:
-Dal punto di vista che nel postmoderno c’è solo il passato, non c’è più il futuro e neanche il presente. Vuol dire che adesso ci siamo veramente nel postmoderno, resta solo di non essere affatto, che l’uomo scompare definitivamente dal cosmo.

Suma në Katror:
-Hajde njoni si i rregullo gjonat simas qefit!!!

Hajde Njoni:
-Voltaire dice che le malintesi e i litigi succedono perché, prima di conversare me Hajde Njonin dhe Hajde Tjetrin, ose me Ubo Bythajoten, non si mettono d’accordo per i termini, danno sensi diversi e perfino contrari ai termini në mënyrë që të kenë mundësi t’i thonë me përbuzje bashkëbiseduesit: hajde njoni! ose u bo bytha jote!. Concretamente non esiste un definizione per il termine “postmoderno”, ognuno per conto suo, e neanche ci pensano di dare un definizione esatta e unica, cosa che potrebbe essere un buona definizione per il termine “postmoderno”. Il postmoderno è il trionfo del piacere, e per l’uomo non c’è maggior piacere che il piacere del litigarello (perché l’amore non è bello, dice la canzoncina).

(dal libro: Shoku Zylo incontra zotin Shyti tek halet underground përbri Lidhjes së Shkrimtarëve)

Ogni volta che pensi “per il futuro”, il futuro si allontana trasformandosi in passato perché il modo e il spazio-tempo è circolare.
(nga libri Aforizma për laspangjozët)

La relazione armoniosa tra cazzo e figa è la garanzia di pace per l’umanità e il creato intero; per questa ragione ogni conflitto tra l’uomini si riduce fondamentalmente in conflitto tra cazzo e figa. A scopo di evitare questo conflitto l’uomo ha inventato il preservativo di plastica - sostanza artificiale, originale umana, introvabile nell’universo a parte il nostro pianeta - che sta tra cazzo e figa isolandoli evitando problemi sociali e psicologici.
(nga libri Aforizma për bythacjapi që duken piçkadhije)

Oggi il nonno compra le stesse cose dei suoi nipoti, non è mai successo nella storia umana … . Oggi i genitori vogliono essere più giovani dei figli, tutto questo appiattisce e amicalizza un rapporto che invece deve essere fondato sul riconoscimento dei ruoli. Non esiste più il capitano, il punto di riferimento. È forse il compimento del ‘68, dalla rivolta antiautoritaria. Ma ora una generazione che ha contestato i padri è diventata serva dei propri figli … . Il conflitto generazionale è sparito - Paolo Crepet

shoku Zylo:
-La scomparsa delle generazioni è il sintomo più evidente e più essenziale del compimento di Fine dei Tempi - menzionato nell’Apocalisse di Giovanni - dove non c’è più tempo. La scomparsa del Tempo come nozione implica la scomparsa della figura del nonno, genitore e figlio, tre figure condizionate dal scorrere del tempo, la Santa Trinità che definisce l’uomo come specie differente dai animali. Senza nozione del tempo e lo scambio generazionale l’uomo si riduce in maiale che genera la sua prole cavalcando anche la sua madre, con altre parole: duke e futur aty nga ka dalë. Anzi principalmente deve cavalcare la sua madre visto che un grande intellettuale francese ha detto: l’apice del piacere è incesto.

shoku Ropi:
-Bashkë me konceptin e brezave është zhdukur koncepti i respektit të ndërsjelltë. Edhe në rastin tonë unë vë re se ty shoku Zylo, megjithse më i vjetër në moshë, të mungon respekti për zotin Shyti, që si më i ri në moshë, aq di e aq bën.

shoku Zylo:
-Lufta finale e përmendur në hymnin e Internacionales (hymn i Ditëve të Fundit në Ditët e Parafundit), zhvillohet ndërmjet “shoku” dhe “zoti” ose thënë ndryshe ndërmjet komunistëve dhe antikomunistëve, ose fuksave dhe disidentëve. S’ka si të ketë respekt ndërmjet intelektualëve viganë që luftojnë për jetë a vdekje dhe ndërkohë tallin koqet me mileti po gatitet / se tirani po lebetitet. Po s’besove pyet zotin Shyti që është disident antikomunist vigan i orëve të para që lufton me fuksat viganë të orëve të fundit në çastin e veçantë historik kur fillon e zhduket Koha Historike dhe në mejdan mbetet vetëm Koha Ekzistenziale maiale: futja pordhës gri sallatë, sa të kalojë edhe kjo natë.

Il mio senso di colpa nasce proprio da te - Franz Kafka, Lettera al padre

Ai tempi di Kafka il titolo era “Lettera al padre”, al tempo di oggi è “Lettera allo stronzo”. Poi lui faceva bene di mandare una lettera anche alla mamma, con “Lettera alla mamma” completava per intero il Complesso di Edipo.

La follia è solo una maggiore acutezza dei sensi - Alda Merini

zoti Shyti:
-Verissimo! Ha proprio ragione la poetessa. Lei era nata con una marcia in più, come tutti i grandi artisti që na kanë bërë kokën, bëmë baba që të ngjaj!

shoku Zylo:
-C’è un limite nell’acutezza di sentire. Per esempio se un radar è ipersensibile e sente perfino gli inseti che volano oppure le gocce della pioggia, è un radar folle che percepisce un rumore cosmico, dunque non vale niente.

shoku Zylo:
-Ti shoku Ropi je një koqe gomari që se ke shokun, plus je edhe nje koqe maskarai, hiqesh si mik dhe godet mbas shpine!

shoku Ropi:
-Pse ofendon? Unë nuk të ofendova, unë vetëm u kujdesa për shëndetin tënd.

shoku Zylo:
-Nuk ka rob të jetë mir me shnet, zoti Shyti ka thënë në një libër që njeriu është qënie e sëmurë sadomazo, dmth gjen kënaqësi si kur ofendon të tjerët si sadist, ashtu edhe kur ofendohet nga të tjerët si mazoist. Pra sido që të vijë puna, robi dhe shoku Ropi mbeten gjithnjë të kënaqur, knoqen tu bo qef.

il Grande Intellettuale:
-Never trust the artist, trust the tale.

il Grande Inquisitore:
-Non credere mai in Gesù, credi nel racconto dei Vangeli.

Tutte le energie si spendono per dimostrare che non è l’uomo il centro dell’universo, come se non hanno nient’altro da fare. L’agonia del rimorso della coscienza antropocentrica come cosmoagonia.

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia - Pierpaolo Pasolini

shoku Zylo:
-La politica non ha per ambizione e dovere la verità, ma applicazione in pratica della verità. Se l’intellettuali, scienziati e filosofi, compreso grande intellettuale Pasolini, sono sicuri che la verità non esiste, o esistono tante verità - che è equivalente che non esiste nessuna, dunque esiste solo la falsità -, tenetevi la falsità dei politici, conseguenza logica e naturale della vostra falsità, siete voi la causa insieme con il grande intellettuale Pasolini che solo scriveva libri e commentava senza aver nessun responsabilità politica in pratica.

La malinconia è cifra della modernità - Claudio MAGRIS.

Se la cifra della modernità è la malinconia, la cifra della postmodernità è la schizofrenia - Ai Qi

Dopo aver finito Anna Karenina ho deciso di affrontare un altro classico, stavolta francese, “La signora Bovary” di Gustave Flaubert. Sono curiosa di vedere le differenze tra i due autori.

La differenza sta nel scegliere il mezzo migliore per suicidarsi: con arsenico o buttarsi nei binari del treno?

il Grande Intellettuale:
-Di recente ho avuto una grande delusione, è mancato raggiungimento di un obbiettivo. Mi sento triste per questo fallimento e mi piacerebbe dedicarmi alla lettura di qualche libro. Qualcuno potrebbe consigliarmi un libro per capire l’importanza di un fallimento, come superarlo o semplicemente racconti di personaggi con storie simili alla mia?

il Grande Inquisitore:
-Praticamente tutto la letteratura contemporanea; gli autori non basta che sono dei falliti, ma sono fieri che sono tali. Ti consiglio di non leggere nessun libro, sarai peggio. Se hai qualche montagna vicino, sali in cima e leggi il paesaggio sconfinato che si apre intorno. Molto probabilmente dopo sarai meglio.

il Grande Intellettuale:
-Grazie! Ma io voglio leggere.

il Grande Inquisitore:
-Tu prima sali ed appena sei arrivato a cima leggi il Discorso della Montagna di Beckett con titolo: “Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio”.

il Grande Intellettuale:
-Cosi si, grazie!

il Grande Inquisitore:
-Poi c’è da leggere un altro discorso di Beckett con titolo: “Aspettando Godo in Cima di una Pattumiera”, ma devi andare nel terzo mondo dove si trova la Montagna Incantata di rifiuti non riciclati e accumulati apposto per fare alpinismo letterario.

il Grande Intellettuale:
-Mi puoi suggerirmi qualche titolo dalla Montagna Incantata del terzo mondo.

il Grande Inquisitore:
-Certo! Per esempio uno bellissimo con titolo “Signor Shyti in cerca dell’autore, trova se stesso invece dell’autore, divide i soldi con editore”, e con sottotitolo in originale perché è intraducibile: “Bëmë baba që të ngjaj”.

La Storia si consuma nell’epoca Postmoderna come un stadio terminale di Fine dei Tempi oppure Fine della Storia che coincide con l’epoca del consumismo vissuta dai consumati scostumati sconsolati suicidati.
(nga Ditar i një fuksi)

il Grande Giornalista:
-Cosa rimpiange di più della vita sig. Bukowski: le donne, l’alcol o la poesia?

il Grande Scrittore Bukowski:
-Lasciare mia moglie con questa pila di niente. Però vorrei che lei sapesse che tutte le notti dormite accanto a lei, anche le discussioni inutili, erano sempre cose splendide. E le più difficili delle parole che ho sempre avuto paura a dire ora possono essere dette: ti amo.

il Grande Inquisitore:
-Si, lui era un santone, ha dormito con la sua moglie anche quando ha dormito con le altre.