Il Vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago o lo si ama o lo si odia, dipende in buona parte dal rapporto di ognuno con la religione: in questo libro, gli atei trovano un supporto alle loro convinzioni, i credenti la blasfemia.
Titolo sbagliato, dev’essere: “Il vangelo secondo Saramago”, anzi dovrebbe essere: “Il vangelo secondo i cazzi tuoi”; solo allora piaceva a tutti, sia agli atei e sia ai credenti.
Grandioso come romanzo, da leggere senza pregiudizi. Si può riassumere in queste frase alla fine del libro: “Allora Gesù capì di essere stato portato all’inganno come si conduce l’agnello al sacrificio, che la sua vita era destinata a questa morte, fin dal principio e, ripensando al fiume di sangue e di sofferenza che sarebbe nato spargendosi per tutta la terra, esclamò rivolto al cielo dove Dio sorrideva, Uomini, perdonatelo, perché non sa quello che ha fatto”.
Oh che bello! Poi ha detto: “Adesso io salgo nella croce, mentre voi andate al bordello, è uguale, Eros e Thanatos”.
Sono credente ma non ho assolutamente trovato la blasfemia in questo libro. La chiesa è piena di dogmi da lei “inventati” ma Gesù era un uomo con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, pensare che abbia amato una donna non è una blasfemia così come non è blasfemia immaginare che la sua nascita è da una “normale” ragazza madre e che ha avuto un grande padre adottivo, decisamente illuminato per i tempi. Dovremmo leggere anche i vangeli apocrifi, non solo quelli che ci propinano.
Non è una blasfemia neanche dire, come ha scritto Saramago nel fine del romanzo, che Gesù ha perdonato Dio per il crimine fato da un Dio di Amore che uccide il proprio figlio. Unica blasfemia è dire che l’uomo è una creatura di merda e neanche si rende conto per la sua puzza cosmica che inquina tutto l’universo. È l’uomo che ha ucciso compiendo il crimine più orrendo nella storia, e come sempre, per tranquillizzare i suoi rimorsi di coscienza per il crimine fatto, accusa gli altri, in questo caso accusa Dio.