FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

Solo quando si considera la vita eticamente, essa acquista bellezza, verità, significato, perennità; solo quando si vive eticamente, la propria vita acquista bellezza, verità, significato e sicurezza - Søren Kierkegaard, Aut-Aut

Ho letto una frase di Nietzsche che diceva pressappoco la stessa cosa, soltanto che l’etica era sostituita dall’estetica (‘Solo l’arte può offrire all’individuo la forza e la capacità di fronteggiare il dolore della vita’). Spero che ci sia in qualche luogo una frase di un grande pensatore che dica la stessa cosa, ma sarà la logica a sostituire etica ed estetica. Se anche i grandi pensatori dicono cose sciocche, almeno l’umanità sarà intelligente come mosaico di frasi sciocche.

Thomas Mann ha detto in diversi modi e diversi saggi che tutta la cultura e la storia tedesca è una preparazione per l’avvento del nazismo in Germania. Si può dire lo stesso per il fascismo in Italia (anche per il comunismo in Russia dhe shok Enver in Albania); infatti si dice anche in Italia, ma a rovescio, cercando di nasconderlo con foglie di fico ad ogni costo descrivendo il fascismo un incidente di percorso e buttando la colpa a certi personaggi scelti per caso, forse migliori degli altri.

Nel gioco politico dove ogni 4 anni la destra si scambia con la sinistra, e viceversa. Odiandosi reciprocamente, la destra pianta e la sinistra raccoglie, o meglio quel che semina la destra, lo raccoglie la sinistra secondo il detto “non sappia la tua sinistra quello che fa la destra”. E il risultato agricolo nel lungo periodo peggiora sempre di più.

Non ho bisogno di discutere su libri perché sono io il Libro.

Non ci sarà più luogo dove rifugiarsi per non essere spiati. Per nessuno - Zygmunt Bauman, Sesto potere

Meglio che non trovi un posto per rifugiarsi senza essere spiati, perché devi essere nascosto dietro le foglie di fico come Adamo ed Eva?

Lo scrittore e drammaturgo russo Anton Čechov era privo di illusioni, descrisse mirabilmente il lento e monotono fluire della vita, senza curarsi minimamente di attribuire un senso alla nostra esistenza. Con uno stile semplice e privo di fronzoli, che rigettò il bagaglio altisonante del teatro ottocentesco, lo scrittore russo mise a nudo la tragedia quotidiana dell’uomo mettendo sotto accusa la società del suo tempo.

I grandi scrittori sono sempre accusatori del loro tempo, anche oggi sempre accusano la società, il primo ministro, Putin, Biden, il sindaco del paesino, il prete, Gesù accusano, il postino, tutti accusano, anche il vicino di casa accusano, i figli, la moglie, l’amante, non si salva nessuno. E nel fratempo fanno le sege.

Una vita lenta e monotona l’avrà avuta lui e gli artisti in generale che si lamentano nello stesso modo per la loro vita miserabile, io non ho avuto mai un giorno di noia, ci sono cosi tante cose che si possono fare, imparare, scoprire, che in una sola vita non c’è nemmeno il tempo di farle tutte. Come si fa a pensare che il tempo possa trascorrere nella monotonia.

Il mondo non gira intorno a te!

Però non gira neanche intorno al grande scrittore.

Il mondo non gira intorno a nessuna singola persona, ma lui è un personaggio eterno, vorrà dire qualcosa.

Il grande scrittore balla tenendosi mano a mano con il grande lettore cantando insieme: “Giro girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra!”, e sputano il biberon che tengono stretto con la dentiera.
Vuol dire che l’adorazione per i grandi artisti hanno sostituito l’adorazione per sacerdoti di tempo fa, cambia soltanto la forma di dio Baal e adorazione resta la stessa come forma di divertimento di massa.

Mi permetto di dissentire, questo libro non convince.

Non solo sei permesso, ma sei incitato e pregato di dissentire che è lo scopo principale della cultura. Dissentire sempre, anche senza ragione e senza significato, la cultura è contradire e contradirsi sempre come passatempo, ginnastica del pensiero e esercitare le capacità della lotta libera.

Grazie, ma spero che in quello che dirò un po’ di significato le mie parole ce l’avranno. Io l’ho letto e, pur trovandolo interessante, trovo che soffra di un’arcaismo naif.

Proprio quello che è un disvalore può essere un valore secondo il caso. E come se il disvalore dà valore; non è un gioco di parole, è il modo che fa funzionare la tecnologia nella cultura dei materiali. Per esempio: acciaio è meno forte di ghisa, ma proprio per questo non si rompe. Il libro in questione è un grande libro proprio perché è arcaico e naif, non è oscuro e ermetico per farsi vedere e spacciarsi che è profondo. La profondità qualche volta è nel superfice trasparente che ti fa vedere la vera profondità, invece l’ermetismo pesca sul torbido.

Senza l’Islam, l’Impero franco probabilmente non sarebbe mai esistito e, Carlo Magno, senza Maometto, sarebbe inconcepibile - Henri Pirenne, Maometto e Carlomagno

Dubito, sarebbe come dire che senza Cartagine non sarebbe esistito l’impero Romano. Quanto togli un’antagonista il vuoto viene riempito da un altro. La natura e la storia aborrono i vuoti.

Se la storia ha un fine, la finalità si relaziona con la fatalità, il fine determina anche la fine. Se la storia va avanti guidato per caso, allora si può dire qualsiasi cosa per caso, e si fa un casaccio. E quel che è più importante: anche si può fare qualsiasi cosa per caso, il Caso fa garante alla Libertà di fare le cose come ti viene per caso, e viceversa. Il Fine della Storia e la Fine della Storia giustifica i mezzi storici. In definitiva se si va avanti per caso, si fa un cazzo.

La bontà viene da dentro, la bontà è una scelta. Quando un uomo non ha scelta, cessa d’essere un uomo - Stanley Kubrik, Arancia meccanica

Riferito al significato di profonda bontà del film la frase deve continuare: " … e in modo fatale fai la scelta sbagliata e si finisce nel cesso, vuol dire cessa d’essere un uomo, oppure sei un uomo di merda".

Il vaso della Pandora è il vaso di Eva coperte con le foglie di fico che sono uscite dal vaso della Pandora.

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L’uomo è un mistero. Un mistero che bisogna risolvere, e se trascorrerai tutta la vita cercando di risolverlo, non dire che hai perso tempo; io studio questo mistero perché voglio essere un uomo - Fëdor Dostoevskij

E cosa vale studiare un mistero che resta sempre un mistero, e per di più deve essere per partito preso un mistero del “mistero della fede” dogmatica?

Se si vogliono sostituire i misteri con le certezze, meglio rivolgersi alla scienza. La letteratura, invece, e soprattutto la grande letteratura, non opera con partiti presi né dogmi. Esplora i misteri della vita e dell’essere umano non per risolverli, ma per arricchire la nostra comprensione e apprezzamento di essi. È proprio nell’indagine di ciò che è indefinito e complesso che la letteratura trova la sua forza.

La scienza studia i misteri del corpo da secoli considerati misteriosi, e ultimamente ha scoperto certezze usando la logica, esperimento, raccolta datti ecc. Mentre nella zona della mente, a parte i studi scientifici in neurologia ecc, che restano sempre al livello corporale, siamo ancora totalmente ignoranti misteriosi e grandi romanzieri che spariamo balle contradittorie da millenni. Concretamente Dostoevskij crede in Gesù ortodosso che è completamente il contrario del Gesù cattolico o protestante, e se chiedi un orientamento in questo inferno di balle assurde in lotta secolare tra loro che hanno causate tante sofferenze e criminalità nei secoli e ancora creano in Gazza e Ucraina, e altre cazzate miserabili tra Occidente e Oriente, prendi la risposta “mistero della fede” che indaga la letteratura. È comodo parlare di mistero della fede letteraria seduto in divano di una casa lussuosa leggendo libri, ma non credo che neanche Dostoevskij indagava letteralmente il mistero della fede letteraria di una bomba che distruggeva la sua casa.

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A dir vero quando si dice grande attore o grande scrittore o qualsiasi altro grande che è più grande di un altro più grande ancora, ti senti anche tu un po’ grande, prendi un po’ dalla grandezza del grande.

Grande quello che hai scritto! Ahaha!

Dopo scritto mi son sentito più grande di tutti i grandi e ancora più grande di tutti quelli che si sentono grandi dicendo grande ai grandi.

Oramai più infernale è un opera d’arte, e più piace e ha successo.

Amministrare di un gruppo, o un forum o un blog, è come amministrare di uno stato, cambiano solo le dimensioni, in essenza è la stessa cosa. Adesso come adesso, non puoi comandare uno stato senza essere una persona malvagia e un criminale potenziale.

Io ringrazio i grandi scrittori e i grandi pensatori postmoderni, per quanto hanno messo in risalto le bestie che siamo, Nella loro opera emerge a perfezione il ritratto collettivo dell’uomo: egoista ed egocentrico, maniacale, squilibrato, perverso, traditore, doppio, insicuro, sottilmente violento, frustrato, falso, materialista, poco sensibile, irrispettoso, triviale di natura, privo di senso dell’onore, debole ma forte appena può sopraffare qualcun altro, viscido, fondamentalmente malpensante di tutto e tutti dunque cattivo alla radice, relativista per comodo e per incapacità di esser serio e consequenziale ad una scelta presa. Insomma un uomo tendente alla morte che potrebbe cambiare ma non lo fa. Un uomo che si intrattiene attendendo la morte per pigrizia e per estraneità alla vita intesa come pienezza, onore e amore. Un uomo incapace di sognare, intravedere il cielo e creare bellezza.

Io non ho bisogno di nessun grande intellettuale che mi dimostra chi sono, lo so meglio di qualunque altro, premio Nobel sia, quanto sono miserabile, depresso e disperato. Ho bisogno di qualcuno che mi dimostra che il mio destino è di essere una persona nobile e felice.

Un uomo che vuole la verità, diventa scienziato; un uomo che vuol lasciare libero gioco alla sua soggettività diventa magari scrittore; ma che cosa deve fare un uomo che vuole qualcosa di intermedio fra i due? - Robert Musile, L’uomo senza qualità

La domanda è mal posta da molti punti di vista. Musil sotto intende che scienziato vuole la verità (oggettiva), invece “magari lo scrittore” - credo che vuol dire artista - vuole la falsità (soggettiva), e in questo caso non è una domanda ma una lamentela perché trovarsi tra verità e falsità è la situazione banale dell’uomo in generale sempre in trappola senza via di uscita. È il filosofo non vuole la verità? Filosofo e i scienziato, la filosofia è la scienza, hanno la missione per trovare la verità. Si può continuare ancora, ma non c’è bisogno di capire in più la verità che lo scrittore è così tanto dentro nella falsità che neanche una domanda sa fare.

Le nostre teste sono rotonde così i pensieri possono cambiare direzione - Francis Picabia

Le nostre teste sono la quadratura del cerchio e i nostri pensieri scambiano ogni direzione

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