FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

Il male ha visibilità, accendi il televisore e lo vedi, il bene è nascosto, non si vede, si sente. Ma anche nel sentire il male ha priorità, si sente più del bene; “mi fa male” si sente più che “mi fa bene”, il quale sembra un espressione artificiale e poco usata.

Ogni rivoluzione va oltre il proprio obiettivo e procede sempre allo stesso modo: gli sciocchi la avviano, i gonzi-vittime si uniscono a essa, gli avventurieri la fanno riuscire, e gli intriganti se ne impadroniscono per sfruttarla - Di Camp, Suovenirs litteraires

E i intelligenti cosa fanno? Stano a guardare cosa fanno gli altri per scrivere libri.

.

1234567890

Si può avere conoscenza e non essere intelligenti?

Chi non è saggio è un ignorante intelligente che possiede conoscenza.

Come fa ad essere un ignorante intelligente?

Per esempio se un premio Nobel in fisica quantica oppure un grande etimologo scientifico indoeuropeo che non sa i Principi è un ignorante intelligente. E se non mette in pratica i Principi è un intelligente malvagio che ha conoscenza malvagia.

Tutta la letteratura è un cumulo di versioni romanzati che imitano incoscientemente l’avvenimento dei primordi sotto forma di un archetipo provvidenziale che produce in continuazione avvenimenti romanzati e romanzi di amore e di odio.

Chi ricava vantaggio da un delitto, lo ha commesso - Seneca, Medea

Se è vero il concetto che l’offerta sacrificale è indispensabile per l’esistenza della società, allora tutti l’uomini sono criminali perché ricavano il vantaggio di vivere grazie all’uccisione del capro espiatorio.

-Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati.
-Dove andiamo?.
-Non lo so, ma dobbiamo andare.
(Jack Kerouac, On the road)

Chi non sa dove va, va solo in Inferno.

1234567890


Egon Schiele, Donna reclinata, 1916

RECLINABILE??? Ma chi è che traduce? Qualcuno che ha in mente il sesso in auto, forse? Il titolo dice “reclining”, cioè RECLINATA.

La donna reclinata è anche reclinabile.

No, “reclinata” indica la SUA posizione, senza altri significati. Mentre “reclinabile” indica la TUA volontà, innanzi tutto, quello che a te piacerebbe pensare. E che lei magari nemmeno condivide. E’ quasi offensivo, detto così.

Tu puoi immaginare chi io sia veramente quando vuoi, ma in questa questione io non valgo nulla, sia che sia quasi offensivo o quasi difensivo. Quello che conta è il reclinato Eros di Egon Schiele, che è anche il reclinabile Thanatos, e ci ha messi insieme qua a discutere di lui (ogni opera è il ritratto dell’autore). Inoltre conta il concetto mondano di una società reclinata Eros che accetta di essere reclinabile Thanatos, producendo discussioni infinite senza alcun altro valore se non quello di mantenere saldo lo miserabile status quo di Eros e Thanatos. Non è questione di traduzione, ma è questione di tradimento di principi fondamentali di una società Eros e Thanatos, reclinata e reclinabile, esperimento postmoderno di negazione di ogni principio non si è mai visto nella storia dell’umanità. Non vedere il dito reclinato, vedi la Luna reclinabile della società postmoderna olimpicamente perversa piena di geni perversi Eros e Thanatos adorati come i santi nel Medioevo.

Secondo Claudio Magris “Madame Bovary c’est moi” Flaubert non l’avrebbe mai detto.

In verità non l’avrebbe mai scritto, ma detto sì. Yvan Leclerc, autorità mondiale dei flaubertisti, asserisce che Flaubert avrebbe detto la celebre frase ad Amélie Bosquet, una delle sue tante amanti.

Non ha nessun importanza se Flaubert ha detto o non ha detto “Madame Bovary c’est moi”, di fatto ogni opera è un autoritratto dell’autore. Cosi Flaubert ha detto “Madame Bovary c’est moi”, e anche l’ha scritto in un libro intero.

1234567890

Le parole non possono esprimere tutto, esprimono e si esprimono parzialmente, dunque il malinteso è sempre in agguato quando manca la stima e la simpatia, e per questa ragione i saggi vegliardi finiscano a non parlare più, stanno in silenzio.

L’uomo non accetta l’esistenza della secondo legge della termodinamica perché non accetta la morte, e per questa raggirone la ricerca nei secoli del perpetuum mobile.

Para se të lexosh një shkrim shiko cili fondacion e mbështet financiarisht shkrimin ose siti-n, ose po të kesh tjetër më me rëndësi për të bërë as mos u lodh fare ta lexosh, mjafton të shikosh fondacionin që mbështet financiarisht, për të kuptuar se ku rreh çekiçi i shkrimit. Me t’pa se kush i tun paret kupto menjiher me çin osht autori, me indoevrpianët apo me pellazgët.

Ho imparato tanto tempo fa a non far lotta con i maiali. Ti sporchi tutto, e, soprattutto, ai maiali piace - G. B: Shaw

Anche all’uomo piace, anzi piace di più perché l’uomo è caduto più in basso degli maiali, gli animali almeno conservano la loro purezza originale.

A - Non è che l’universo non ha scopo, è il concetto di “scopo” che è umano.

B - Prima del concetto che universo non ha scopo, è il concetto che NON DEVE averlo perché poi ci sono rogne e gatti da pelare con la conseguenza che dobbiamo averlo anche noi un scopo a parte lo scopo di fare baldoria cosmica nell’universo (etimologia del termine “scopare” deriva dal “scopo”).

C - Ma come le vengono in mente certe cose?

A - “L’infelicità che gli uomini comuni lamentano viene unicamente dall’errata convinzione di esistere per il raggiungimento della felicità; o che la felicità esista perché gli abitanti di questa scadentissima parte dell’Universo che è la Terra possano raggiungerla. Tutto procede da questo malinteso iniziale, da questo primo capzioso sillogismo. Riteniamo la nostra esistenza così essenziale per l’Universo che siamo portati a darle uno scopo. Ora bisognerebbe prima dimostrare che anche l’Universo ha uno scopo. La verità, che un bel giorno ci si rivela ma che ci affrettiamo a rifiutare, è che nemmeno l’Universo ha uno scopo. Se avesse uno scopo non sarebbe eterno, né si farebbe credere tale” - Ennio Flaiano, Diario notturno

B - Il ragionatamente di Flaiano sembra raffinato ma in verità è idiota (come spesso succede con i raffinati). Lui dice che l’infelicità deriva dall’errata convinzione di esistere per il raggiungimento della felicità che non si può raggiugere, dunque sottointeso la logica assurda che la felicità è di avere la giusta condizione che la felicità non esiste. O non si rende conto cosa dice, oppure fa il pagliaccio come status standard dell’intellettuale postmoderno.

Mentre tutti gli altri esseri viventi diventano avidi e rapaci per timore della mancanza, l’uomo lo è in virtù della sua superbia, per la quale si gloria di superare gli altri nell’inutile ostentazione del superfluo - Thomas More

Il superfluo non è solo avere più soldi, è anche avere di più conoscenza, ma stranamente i grandi intellettuali non vedono l’analogia, li sembra superflua.

Non si capisce che significato abbia questa opera.

L’inferno per definizione è il posto senza significato, e gli artisti sono lo stesso senza creature senza senso come operai degli inferi. Non cercare senso dove non ce, e non chiedere il senso a chi non vuole averlo.

L’uomo è nato libero, ma in ogni luogo egli è in catene. Anche chi si crede padrone degli altri, non cessa tuttavia d’essere più schiavo di loro. Come mai è avvenuto questo cambiamento? Lo ignoro. Che cosa può renderlo legittimo? Credo di poter risolvere questo problema - Jean Jacques Rousseau, Il patto sociale, p. 52

Un problema che ignori origine (non sai “Come mai è avvenuto questo cambiamento?”), un cazzo lo risolvi, e per questa ignoranza del cazzo hanno fallito la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Russa e le catene dei schiavi sono aumentate e son fatte più dure anche se meno visibili, e dei padroni anche.

Kush nuk merret me gjojna t’vogla nuk bën dot as të mëdhatë. Kush bën gjëra të mëdha, aq më tepër bën gjojnat e vogla pa rëndësi që mbajnë mbi samar rëndësinë e gjërave të mëdha.