FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

Se dunque esiste una verità che la storia ha reso indubbia, questa è proprio l’estensione sempre minore della porzione di vita sociale che la religione ricopre. In origine essa si estendeva su tutto; tutto ciò che era sociale era religioso; i due termini erano sinonimi. In seguito, a poco a poco, le funzioni politiche, economiche, scientifiche si sono rese indipendenti dalla funzione religiosa, costituendosi a parte e assumendo un carattere temporale sempre più accentuato. Dio – per così dire – che in principio era presente a tutte le relazioni umane, si ritira progressivamente da esse; abbandona il mondo agli uomini e alle loro controversie - Emile Durkheim, La divisione del lavoro sociale

Quando due entità si allontano da un altra, non puoi dire mai oggettivamente chi si allontana dall’altro. Soltanto soggettivamente, in questo caso spinto dal senso si accusa, si può dare la colpa ad altro per l’allontanamento.

Prima del fine del romanzo appare il romanzo filosofico che è un sintomo della carogna culturale postmoderna.

Tutta la vita pitagorica era una coltivazione dell’armonia e dell’equilibrio e coincideva con la realizzazione della felicità, che non va confusa con i piccoli piaceri e le piccole gioie, ma è una felicità stabile, che consiste nell’essere radicati e centrati nel nous (νοῦς), nel nostro sé profondo, che è l’assoluto che ci abita, la parte divina che è in noi. Una concezione che è molto vicina alla tradizione orientale.

È lo steso anche nella tradizione occidente del cristianesimo, o meglio era prima che moriva il cristianesimo è appariva la moda orientale hippy.

Io direi prima che scomparisse il cristianesimo originario, gnostico e venisse sostituito da quello istituzionale “per decreto”.

Questa è un altra moda, è la moda gnostica che si ripete nella storia ogni volta che c’e un fallimento; vuol dire ogni volta che vince il Diavolo si fa una baldoria generale di valori riferito al dio dei primordi: al dio Vasara, dio Tumbara, dio Vazacara.

Intellettuale è la testimonianza che l’uomo non va oltre adolescenza come stato d’animo egocentrico. Gesù è il primo esempio nella storia che ha fatto il grande salto miracoloso di andare oltre amore egoista di se stesso.

Quando ho sentito la bella novella dopo il crollo del comunismo che il tragico Kafka rideva a crepapelle quando leggeva i suoi racconti ai suoi amici stretti, mi son sentito preso in giro, e mi sono convinto per una cosa che dubitavo, che il postmoderno è una caricatura di tutta la cultura precedente.

La prosa è la pulitura del verso - Dario Bellezza

Questa affermazione indica che il verso è grezzo e sporco, nel senso che viene scritto senza filtri, con un’ispirazione immediata. D’altra parte, la prosa rappresenta un’ispirazione poetica grezza e immediata che viene poi lavorata, rifinita e pulita attraverso la ragione. Si tratta del rapporto bipolare tra istinto e razionalità, teoricamente complementari ma in pratica conflittuali. Questo conflitto crea il poeta che il romanziere, un esempio illustrativo: Rimbaud e Flaubert. Credo che il grande poeta Rimbaud trascorreva settimane senza lavarsi, emanando un odore sgradevole per coloro che gli stavano vicino, come una sorta di provocazione rivoluzionaria contro i borghesi ordinati e puliti che preferivano usare il detersivo Dash. Di fatto il più grande poeta della Prima Avanguardia, Chlebnikov, considerato da Majakovskij “il cavaliere più magnifico e nobile del nostro combattimento poetico”, non si curava della propria igiene, scriveva poesie che spesso lasciava gettate o dimenticate dove aveva dormito, vagando da un luogo all’altro e dormendo in casa degli amici, nelle stalle o sotto i ponti.

Dalle altre femmine, uno può salvarsi, può scoraggiare il loro amore.
Ma dalla madre, chi ti salva? Essa ha il vizio della santità… non si sazia mai di espiare la colpa d’averti fatto, e, finché è viva, non ti lascia vivere, col suo amore.
E si capisce: lei, povera ragazza insignificante, non possiede altro che quella famosa colpa nel suo passato e nel suo futuro, tu, figlio malcapitato, sei l’unica espressione del suo destino, essa non ha nessun’altra cosa da amare.
Ah, è un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né se stesso, ma soltanto te!
E se tu hai voglia di sottrarti a un simile sopruso, a una simile persecuzione, essa ti chiama Giuda! Precisamente, tu saresti un traditore, perché ti va di girare per le vie, alla conquista dell’universo, mentre che lei vorrebbe tenerti sempre con sé, nella sua dimora d’una camera e cucina - Elsa Morante, I’isola di Arturo

Con altre parole “la mamma è sempre la mamma” vuol dire incesto.

Incesto? Direi amore morboso, incesto è un altra cosa.

Gli atti non si compiono solo concretamente e fisicamente, ma anche spiritualmente. Ossessionare il proprio figlio con amore esagerato è un incesto spirituale, così come odiare il proprio padre è un omicidio spirituale. In altre parole, il Complesso di Edipo si realizza sia fisicamente che spiritualmente. Un esempio di omicidio fisico e spirituale del padre è rappresentato dai Fratelli Karamazov, dove Ivan era il mandante spirituale inconscio e Smerdiakov l’esecutore conscio per la situazione di se e anche di Ivan.

Ecco, allora va specificato. Sul Complesso di Edipo spirituale mi devo decisamente aggiornare.

Unico aggiornamento che nessuno vuole aggiornare è che il misterioso Peccato Originale viene spiegato razionalmente come Complesso di Edipo. Riguardo al nostro discorso esiste anche il peccato originale spirituale, l’hanno anche i santi. L’aveva anche Aliosca, il terzo figlio Karamazov, lo afferma lui stesso nel romanzo.

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Nella riflessione conclusiva, Zeno, il protagonista del romanzo psicoanalitico La coscienza di Zeno di Italo Svevo (pubblicato nel1923) si considera completamente guarito, perché ha scoperto che la “vita attuale è inquinata alle radici” e che rendersene conto è segno di salute, non di malattia. Zeno addirittura nega di essere mai stato ammalato poiché la sua malattia, in realtà, non era altro che uno stato che gli ha permesso una visione più lucida della realtà.
Zeno generalizza la malattia a tutto il mondo sostenendo che chi si sente sano è malato e viceversa: la salute è la condizione di chi possiede certezze, principi; quindi, constatata la vanità di ogni certezza, egli conclude che sarebbe meglio “guarire dalla salute". L’uomo tuttavia è ammalato così in profondità che nessuna medicina lo può guarire.

Italo Svevo è un grande scrittore, più grande di Dante, perché la terrificante scritta che Dante mette sulla porta dell’Inferno: “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”, lo rende ancora più terrificante e mette di fronte a tutto il Creato: “Lasciate ogni speranza voi che sarete fatalmente in eterno in un posto fisso dove non si entra e non si esce”. Inoltre, ha spiegato in modo razionale il peccato originale che la sua mamma bigotta e Dante hanno spiegato come il mistero della fede. Perfino ha trovato il modo di salvare l’umanità dal male come Messia: basta essere consapevoli che il male è eterno, allora si è guariti, cioè una volta che diventi consapevole di avere il cancro, sei guarito e non ti fa più male.

Amo molto Svevo, ma che sia più grande di Dante, non direi proprio!!!

Se non esiste un aldilà, né Inferno, Paradiso, eccetera, e il cristianesimo è una balla per forza e per semplice logica, lo psicoanalista Svevo risulta più grande di Dante, perfino più grande di Gesù, che risulta un falso, mentre Svevo dice la verità così com’è. L’unica verità che ha detto Gesù è: “La verità vi renderà liberi di diventare grandi scrittori amati dalle ragazze di tutto il mondo”.

La moda di fare filosofia nel romanzo è di stampa russa. Per causa di censura zarista che proibiva i libri filosofici, i scrittori, per fregare la censura, mischiavano le vicende romanzate con ragionamenti filosofici; i romanzi di Tolstoj e Dostoevskij sono per metà trattati di filosofia. La scelta è risultata fortunata perché ha dato spinta al grande letteratura russa dove i personaggi cercano di risolvere problemi esistenziali filosofici. Poi man mano, imitato dagli europei, il romanzo filosofico risulto un sintomo della decadenza e la morte del romanzo.

L’assicurazione della macchina cresciuto 15% dall’anno passato, in più novi leggi per le assicurazioni per riempire le casse vuote dello stato.
Meno sicuro si fa il mondo, più cresce il prezzo delle assicurazioni; non per caso gli assicurazioni come fenomeno sono nati nel periodo fiorente e pacifico precedente alla Prima Guerra Mondiale descritto perfettamente da Stefano Zweig nel suo libro Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo

Tutti i grandi attori della commedia all’italiana erano, in fondo, comici, ‘ridicoli’; avevano perlomeno un lato caricaturale e grottesco. (…). Mastroianni, invece, era l’unico tra i più famosi che non voleva far ridere, attor brillante ma non comico … - Marcello Veneziani

C’è una ragione profonda che spiega questo fenomeno, il quale non riguarda solo il cinema italiano, ma in generale tutta la cultura del dopoguerra (il Postmoderno). In ogni paese colpito dalla tragedia della guerra, tutta la cultura era una ‘commedia all’italiana’, compresi romanzi e pitture insieme ai loro autori che erano figure grottesche. Non solo gli attori e i film, ma anche i registi erano comici nell’essenza, per non dire peggio. Non è vero che Mastroianni fosse un caso speciale; anche lui era un comico, una presa in giro dell’uomo scelto dal signore, anche nei film considerati seri, come il regista di “8 e 1/2” di Fellini, lo scrittore di “La notte” di Antonioni, il grande intellettuale di “Fantasma d’amore” di Dino Risi, il giornalista del “Dolce vita” ecc: erano tutti dei pagliacci in un’epoca pagliaccesca che produceva solo pagliacci in mezzo ad una tragedia totale. Pulcinella e Pinocchio sono i personaggi rappresentativi dell’Epoca Postmoderna. E la situazione attuale è peggiorata, e in più mancano le figure di spicco, non ci sono più geni che sono sostituiti con mezze tacche.

Il linguaggio è una ricerca disperata impotente di descrivere la bipolarità causa-effetto alimentandosi e scambiandosi a vicenda in una relazione dialettica senza capo ne coda; ogni pensiero che accelera metafisicamente fa capo coda fuori discorso. Questo spiega il prodotto immenso del pensiero intellettuale nella storia, e anche la stupidità umana, ancora più immensa.

Non credo che il racconto con Diogene e Alessandro Magno sia reale; è una barzelletta inventata dai grandi intellettuali per giustificare la loro impotenza, il complesso dell’inferiorità si trasforma nel complesso di superiorità. Il politico ha tanti problemi da risolvere che non gli passa nemmeno per la testa fermarsi per strada per chiedere a un hippie cosa può fare per lui.

Visto che non cosi è semplice avere idee veramente nuove - forse una ogni mezzo millennio -, quasi tutte le idee sono rubate agli sconosciuti e riciclate dai conosciuti.

Pubblicare un libro comporta lo stesso genere di noie di un matrimonio o di un funerale - Emil M. Cioran

Leggere un libro comporta lo stesso genere di noie di essere presente nel matrimonio o nel funerale dell’autore.
Tutta la noia del mondo - lo Spleen di Baudelaire -, proviene dalla bipolarità Eros e Thanatos che creano rispettivamente il dandy e bohémien, appunto Baudelaire, il poeta maledetto, profeta dell’innominabile attuale che è un misto perverso di matrimonio e funerale, di sesso e di morte.

Appena sento il detto “lui è un grandissimo scrittore” io perdo interesse sia per il grandissimo scrittore sia per il grandissimo lettore.

Ogni opera culturale è, in bene e in male, una giustificazione dello comportamento quotidiano banale dell’autore. La nascita di diverse teorie è condizionato da diversi comportamenti di vita degli autori oppure dello stesso autore che cambia la teoria nella stesso modo e tempo con il comportamento. Per esempio il primo Hegel e secondo Hegel, il primo Nietzsche è il secondo Nietzsche, il primo Marx e secondo Marx ecc.

Debati i zhvilluar furishëm kohët e fundit midis pellazgë dhe indoevropianë, si çdo debat tjetër kulturor, në thelb është politik në përputhje të plotë me mësimet e ndritura të shok Enver “Politika në plan të parë”, që atëbotë ndeshej e shkruar ngado, edhe si parullë nëpër mure, në stadiume etj. Indoevropianistët janë të majtë që i mbajnë për budallenj Pellazgjistët me argumentin që shqipërojnë pa asnjë kriter shkencor çdo zhurmë të kozmosit, kurse Pellazgjistët janë të djathtë që akuzojnë Indoevropianistët si matrapazë që konvertojnë në vleftë leku çdo zhurmë shqiptare në shekuj. Në fakt janë të gjithë budallenj dhe matrapazë, si rëndom dy palë në konflikt, me ndryshimin e vetëm se janë budallej ndryshe dhe matrapazë ndryshe, dmth jane ndryshe-budallej dhe ndryshe-matrapazë, ose sipas shprehjes popullore “gjysëm-mendje”; ju mungon njëri prej hemisferëve të trurit; të majtëve ju mungon hemisferi i djathtë, dhe anasjelltas. Sigurisht ju mungon përkatësisht edhe barkushja e majte ose e djathtë e zemrës.

Non ci si può neppure avvicinare un pelo alla verità se non si presuppone il dogma della Caduta, un mito riscontrato in ogni mitologia esistete in ogni tempo e spazio geografico del pianeta. Senza peccato originale non c’è un briciolo della vera cultura, e, se mai di progresso si dovrà parlare, sarà solo in rapporto a una considerazione dell’esistenza della Caduta dei primordi, e un possibile intimazione delle tracce del peccato originale fino alla scomparsa totale.