FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

L’immaginazione va usata, non per sfuggire alla realtà ma per crearla - Colin Wilson

Va bene come teoria, però in pratica l’immaginazione ha creato più inferni che paradisi, dunque non è sfuggito alla realtà infernale.

Il film migliore mi commuove, per un anno, tre, dieci, poi scopre i suoi limiti, rivela la sua natura, le necessità emozionali che lo hanno prodotto…Poi il tempo rende goffa, e incomprensibile addirittura, quella realtà che il film ha creduto di fissare per sempre.
Guarda questa strada, questa gente: riprendila così com’è. Oggi il risultato ti soddisferà, tra dieci anni troverai tutto vecchio, tra venti ridicolo, tra cinquanta griderai: che bel documento - Ennio Flaiano, La solitudine del satiro

Il significato finale del commento di Flaiano è che l’artista crea per lasciare bei documenti; dunque, il grande artista lavora per il Ministero del Turismo, una cosa che si vede meglio in Italia che in qualunque altro paese. Oppure il significato ancor più finale del commento del post è che l’uomo vive per lasciare un bell documento, cioè un lapide di cimitero, dunque l’uomo lavora per la Chiesa e per le Pompe Funebri.

Sono d’accordo con i suoi commenti, li trovo provocatori e cinici.

Il problema è che non sono io d’accordo con miei commenti.

Oh che bel libro! Angosciante, agghiacciante, desolante, struggente, tremendo, traumatico, crudele, apocalittico, ecc., pero bello - lo dice a lunga che l’uomo è un suicidato per natura.

+1234567890

448682462_1664933234310204_9020887474069702814_n
Renato Guttuso, Van Gogh che porta l’orecchio tagliato al bordello di
Arles, 1978

Era meglio che Van Gogh portava a bordello il suo penne tagliato. Cosi anche il quadro di Guttuso era più bello e le lavoratrici del bordello erano più contente; pensa poi i sindacati e il PC. Perché no, anche DC visto che con PC erano fratelli siamesi Tweedledum e Tweedledee o Pincopanco e Pancopinco, oppure le due coglioni del penne del potere që trokëllijnë duke u përplasur vazhdimisht në kohë të kohëve.

Historia degradon me cikle e ricikle me tre breza: gjyshërit, bijtë ose prindët dhe nipërit, përshkruar shkëlqyeshëm ne romanin epokal Buderbrokët të Tomas Man. Në brezin e katërt del një qytrym psikopat ose kriminel (ose një shenjtor si ana tjetër e medaljes), që paguan me vuajtje bashkë me prindërit dhe familjen e tij, vuajtje që bën të mundur fillimin nga e para ose rikthimin në normalitet (mener me thon). Në këtë mënyre ruhet status quo shoqërore që të mos përfundoi gjithçka tatëpjetë në hale. Sigurisht fakt i pavënë re, mileti nuk ka memorie, nuk ma men çar ka hongër dje, jo të dinë kush ishte gjyshi e shtërgjyshi, aq më tepër se njerzit nuk dinë kush janë vete, e jo të dinë kush është prindi i tyre e kush ishte gjyshi, përveç një fotografie në mur që e dhjesin mizat.

Nga njëra anë, pra, kritika - e manifestuar në formën e diskursit kritik - është po aq veprim sa edhe veprimi atyre “që bëjnë diçka”; nga ana tjetër, veprimi i atyre që bëjnë diçka" rrezikon të përfundojë në autoritarizëm, në mos në fashizëm, kur nuk shoqërohet nga kritika.

Intelektual i shquar “s’bën asgje” veçse i jep llapës duke bërë kritikë atyre që “bëjnë diçka” dhe kështu qetson brerjen e ndërgjegjes se “bën diçka” në Palestrën Demokratike të Ver Llapës.

exercicio-verbal_01

Përveç termit “fashizëm” ekziston edhe termin “komunizëm”, ku intelektual i shquar pellazg ka hequr të zitë e ullirit në mbledhje të kolektivit duke bërë kritikë të shëndoshë konstruktive. Fashizmi fitoi në Itali sepse muskuli i llapës demokrate nuk funksjonoi sa duhet për “të bërë diçka”, gjithashtu komunizmi fitoi në Shqipëri se muskuli i llapës së Ballit Kombëtar nuk pati efektivitetin e muskulit të Ver Llapës që “bën gjithçka”.

I vetmi prioritet i Veprimit ndaj Fjalës (që ishte e para) është se Veprimi i jep autoritet Fjalës, në kuptimin që, nëse flet pa vepruar lidhur me çfarë flet nuk nuk je i besueshëm për të tjerët, por dhe ndaj vetes; gjithnjë nëse kihet ndopak sy e faqe ndaj vetes, dmth nëse nuk përdoren proçeset e ndërgjegjes vetëm për tu justifikuar, si rëndom intelektualët e shquar që bëhen të shquar në sajë të fuqisë të muskulit kryesor të Ver Llapës që “bën gjithçka pa bërë asgjë".

Amor, ch’a nullo amato amar perdona - Divina Commedia, verso 103, canto V, Inferno

Il grande successo del verso che lo conoscono tutti si spiega perché è senza senso, eppure sembra che ha un senso. Proprio arte moderna e poesia moderna del XX secolo. Mi sembra che anche Dante faceva il grande artista moderno.

Guardi che Dante è vissuto nel Medioevo, a cavallo fra il 200 e il 300, gli artisti moderni fanno parte dell’arte contemporanea a partire dal 900 ed è attuale. E prima dell’arte contemporanea c’era moderna. Dunque gli artisti moderni sono arrivati molto dopo.

Perché Dante non potrebbe essere un precursore come per esempio le pitture rupestre primitive oppure le maschere africane dei primitivi imitati e adorati dal mezzo mondo moderno? Nella storia c’è la continuità di fondo, e anche la discontinuità di superfice in relazione dialettica tra loro.

La ragione del successo dell’arte moderna sta nel gioco ambiguo che è senza senso, eppure sembra che ha un senso.

Populli shqiptar ndahet në dy kategori: në antikomunistë dhe antifashistë, pa futur në hesap ata që “se rrujnë bythën fare”, dmth ata që e kanë bythën me lesh. Pra në plan të fundt populli shqiptar ndahet në ata që e kanë sumën të rruar (alias “anti”) dhe në ata që e kanë bythën me lesh, bereqaves si ta kesh.

Alcune persone si rifugiano in chiesa; altre nella poesia; io nei miei amici - Virginia Woolf

No, si doveva dire più esattamente cosi: “Alcune persone si rifugiano in chiesa; altre in biblioteca; io nel bar”.

Un vero cristiano crede che Dio ha creato la Terra per l’uomo come suo figlio, dunque la Terra ha un’importanza centrale nel cosmo, anche se oggi i moderni guardano in giro nell’Universo con telescopio e la Terra sembra un pulviscolo perso nello spazio infinito. Però fin adesso non è visto con telescopio un altra creatura più superiore dell’uomo. Lascia perdere i perversi con immaginazione sfrenata che inventano UFO e altre essere alieni. Se non sono drogati o alienati loro stessi dalle malattie mentali, sono intenzionati per eliminare Dio dall’Universo, considerandoLo il prodotto banale dell’ignoranza medioevale che credeva che il Sole e tutte le stelle e galattiche girano intorno alla Terra. Il credo medioevale era vero nel senso spirituale, la Terra è centrale nell’Universo, anche sé scientificamente sembra un pianeta qualsiasi come milioni in Universo. L’universo è Antropomorfo, o più esattamente è Diomorfo. (“alla Sua immagine li creo”). Gli ecologisti hanno completamente ragione che si preoccupano per il destino della Terra in pericolo di essere distrutta da mille sprechi, acidi e veleni, industrie nocive, riscaldamento climatico ecc. L’angoscia ecologica è altra faccia dell’angoscia religiosa, gli ecologisti sono i religiosi moderni, purtroppo loro sono angosciati dal latto materiale del problema del Fine del Mondo, o del finimondo, e non vedono che i valori morali sono in pericolo da mille perversioni acide e velenose immorali, anzi solo loro libertari. L’Apocalisse ha due face complementari, come ogni altra cosa in fin dei conti.

Antonio Franchini, un nome rinomato dell’editoria italiano ha scritto un grande romanzo shum të sukseshëm bestseller con titolo: “Il fuoco che ti porti dentro” che comincia con la frase: “La mia mamma puzza”. Io për t’ja dhi ronshëm a lui, all’editoria italiana dhe Frojdit scriverò një roman psikoanalitik akoma mo t’modh e më të sukseshëm me titull: “Ku t’ka lala mi qelbsin” që fillo me frazën: “La mia mamma puzza di liquido di mestruazioni e il mio papa puzza di sperma secca".

Quando all’autore dell Labirinto della Masone (il labirinto più grande nel mondo) Franco Maria Ricci l’hanno detto che ha fatto un opera di culto quando le religioni non sono più di moda, e dopo 300 anni il suo labirinto sarà abbandonato e rovinato, lui rispose: “Fa niente, sarà una magnifica rovina”.

Ma quanto l’intellettuale postmoderno è innamorato con la decadenza, le tombe e la carogna magnifica putrefatta!

Devi avere una vita molto misera, controbilanciata dalla superbia, per credere che un regime venga combattuto con romanzi, insomma che lo scrittore-artista sia più forte del potere. Eppure è il credo degli intellettuali. Per fortuna, esiste anche la pietà che rende possibile la compressione dell’accidia dello spirito umano sottomesso alla miseria, cavalcata dalla superbia.

Nell’innominabile attuale si gioca con gli dei, l’occulto, il tremendo, l’abissale, l’arcano, il sacro, gli angeli, i miti, gnosi, magia, alchimia, ermetismo ecc., ma nel postmoderno il gioco veramente divino è il gioco con i soldi; le banche sono le cattedrali sacre del postmoderno. In verità la colpa originaria è di Gesù che ha schiacciato con colpi di frusta i mercanti e le cambiavalute dal Tempio. Eppur dovevano campar anche loro, così hanno creato le banche, il Tempio dei Soldi.

La vera amicizia si manifesta quando si affronta insieme il pericolo della morte, come in ospedale, durante la guerra o in società totalitarie. Significa lavorare insieme per resistere insieme; altrimenti è solo un passatempo. Dalla mia esperienza personale e da quella di molti altri, durante la dittatura se avevi un amico con cui condividevi un’intimità totale, lui aveva la tua vita nelle sue mani e viceversa, perché poteva diventare una spia per una parola “sospetta”. Appena la dittatura è finita e la libertà è arrivata, tutte le vecchie amicizie sono svanite, tutti sono litigati, mentre prevale il passatempo, la solitudine e la vanità dei vanitas, cioè le solite lamentele di quelli che vivono in un paese libero.

il miglior pensatore postmoderno comincia a spiegare un idea o concetto molto bene e in modo molto intelligente, poi si perde a meta strada con contorsioni inutili. A lui come se non lì basta la verità, e vole più della verità cercando di inventare un oltreverità inesistente, con risultato che distrugge quel che già ha scoperto. Questo nel caso migliore, perché nel caso peggiore rovina la verità scoperta per pura perversione; pra e bën si lopa kooperativiste me kovën e qumshtit.

Le mie opinioni le esprimo sui giornali, nei romanzi non sono padrone del mio personaggio, non penso le cose che dice lui.

Mi è costato molto far morire Augusto, il mio alter ego, e ora mi sento svuotato, non so chi scegliere come protagonista di un prossimo romanzo. Dovrei fare forse un romanzo “davvero” in terza persona, dove io non c’entro più nulla, ma non so se ne sono capace.

(…)

Se devo dire la verità, quello che mi ha disturbato è che i miei libri siano così poco tradotti all’estero. Ma, su questo, c’è anche il fatto che la mia lingua non è facilmente traducibile, ha molti livelli, tra il gergale e il poetico. Anche Gadda per la stessa ragione è tradotto pochissimo - Walter Siti, l’intervista di Giovanni Robertini, 5 luglio 2024, Rivista Studio (Internet)

La verità non emerge mai completamente, e non verrà mai alla luce con l’uomo caduto, soprattutto se è un grande artista, diviso in due parti: conscio e inconscio, praticamente opposti ma teoricamente complementari. Si può essere artisti e creare arte proprio grazie al conflitto portato all’eccesso con modalità differenti e con un approccio metodico attraverso comportamenti ambigui, perversi, sesso sfrenato, uso di alcol e droghe, una vita bohémienne miserabile da poeta maledetto, eccetera (“Il poeta diventa veggente mediante uno sregolamento lungo, immenso e ragionato di tutti i sensi”, “Io sono un altro” - Rimbaud). Le due dichiarazioni di Siti sono esemplari per evidenziare questa situazione; queste sole bastano a dimostrare che Siti è un grande scrittore😂. Per quanto riguarda il secondo punto del post: non puoi essere una persona di valore - non solo come scrittore e artista, ma in tutti i campi e in qualsiasi contesto culturale - se non sei riconosciuto anche all’estero. E per raggiungere questo non devi attraversare i confini “io sono americano, no, tu no!”, ma devi invece approfondirti nel tuo terreno nativo fino a raggiungere il nucleo della terra. Solo così automaticamente apparterrai all’intero pianeta, a tutti i paesi e a tutte le culture. Il cosmopolita “io sono americano, no, tu no!” trangugiando crack, e il campanilista che si abbuffa di frittelle di Nona Pina, sono due facce della stessa medaglia.

Finalmente ho capito l’opera di Bataille quando ho letto del suo senso di colpa causato dall’abbandono del padre paralizzato, il quale poi è morto. Inoltre, voleva diventare monaco, ma ha perso la fede a causa di un amore che ha portato a una catastrofe a causa del suo rigore cattolico. Ora è tutto chiaro, non ci sono segreti; tutto è scritto nella vita dell’autore. È altrettanto chiaro perché si nega che la spiegazione dell’opera si trovi nella vita dell’autore.