FIAT LUX - intermezzo 2 (Kafka)

Come si spiega che nel primo periodo i quadri di Picasso erano fatti bene, con cura e meticolosità, le composizione e le figure umane avevano la grazia dei maestri rinascimentali, mentre dopo sembrano fatti con i quattro piedi.

Forse era stanco.

La tua battuta contiene una grande verità, l’umanità postmoderna è stanca perché è arrivato allo stadio terminale di Fine della Storia, e per conseguenza arte e la cultura postmoderna è stanca, e stanco anche chi partecipa. Il significato del termine postmoderno = stanco.

È una domanda che filosofi, scienziati e devoti si pongono fin dall’alba dei tempi: dopo la morte esiste l’aldilà?

Mi chiedo in che modo avendo anche la certezza di un aldilà dovrebbe cambiare la mia operatività in questo mondo. Io credo che non influirebbe. Avere anzi un perimetro che sarebbe il tempo entro il quale si svolge la mia vita mi rende più serena.

La certezza di un aldilà ha cambiato l’operato dei santi e dei martiri, che non sarebbero stati chiamati tali in questa vita senza la fede in un aldilà.

Non è così, in Efesini 2,8-10, 8 si scrive: “Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno se ne vanti”.

E come si fa a salvarsi senza opere di carità, testimonianza, ecc.? In questo modo, la religione finirebbe per giustificare ogni comportamento criminale e perverso.

No. Se uno crede lo si vede dalle opere. Che però sono effetto della grazia di Dio. Per questo motivo sarebbe sbagliato dire che uno compie opere di bene solo per avere un premio nell’aldilà.

E per estensione possiamo anche dire che per chi orienta la sua vita al bene e alla giustizia non sia nemmeno tanto importante che abbia un’idea di Dio perché le due idee di bene e giustizia e Dio sono nella loro sostanza uguali.

Un Dio con personalità non è uguale a un’idea. La salvezza tramite le opere è un concetto cattolico, mentre la salvezza per grazia di Dio è un concetto protestante.

La Bibbia è piuttosto chiara nell’affermare che le nostre opere non ci fanno guadagnare la salvezza. Veniamo salvati “non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto” (Tito 3:5). “Non per opere” (Efesini 2:9). “Non c’è alcun giusto, neppure uno” (Romani 3:10). Questo significa che offrire sacrifici, obbedire ai comandamenti, andare in chiesa, essere battezzati ed altre buone opere, sono incapaci di salvare. Non importa quanto siamo “buoni”, non possiamo mai raggiungere lo standard di santità dato da Dio (Romani 3:23; Matteo 19:17; Isaia 64:6).

Nella Bibbia trovi tutto, e ognuno vi trova ciò che desidera o che gli interessa. Non a caso esistono più di trecento denominazioni cristiane, ciascuna delle quali sostiene che la Bibbia confermi la verità del proprio credo. Perfino gli atei trovano nella Bibbia giustificazioni per i loro comportamenti e per gli errori dei credenti.

La nostra cultura occidentale nasce dal matrimonio di due città: Atene e Gerusalemme, la filosofia greca e la religione ebraico-cristiana. E il filo che lega tutta la bibbia è l’alleanza di Dio con Israele, che non è naturalmente solo il popolo ebraico, ma tutto il popolo che va verso Dio. In ogni caso non voglio convertire nessuno, perché io stessa non sono credente in senso confessionale. È solo quello che ho studiato. Ma dire che i cristiani si salvano con le opere è sbagliato dal punto di vista cattolico. Per quanto riguarda invece il calvinismo, l’uomo nasce o beato o dannato. Ma non lo sa. E allora cerca attraverso la sua operosità di riconoscere i segni della grazia divina nel suo successo sul lavoro. Di fatto però non può cambiare la sua sorte, perché è un predestinato.

Il problema è che la salvezza tramite le opere e la salvezza per grazia divina sono entrambe mezze verità, che risultano peggiori di una falsità completa. Le discussioni su questi temi, compresa la nostra, sono spesso inconcludenti e passano da una posizione all’altra senza rendersene conto, come pugili che cambiano posizione sul ring. La struttura della realtà è bipolare, e queste mezze verità formano la Verità unica solo se sono complementari. Se, invece, entrano in conflitto, lottando su un ring intellettuale, producono una falsità criminale che riflette il comportamento ordinario di oggi. Ti ricordo la discussione di qualche giorno fa tra il continuo e il discontinuo, il limitato e l’illimitato. In essenza, è la stessa discussione che abbiamo oggi, e non porta mai a una conclusione: nel migliore dei casi è un passatempo; nel peggiore, basta guardarsi attorno per vedere che si combatte ovunque per la verità. L’esempio più banale è la lotta tra destra e sinistra, dove la destra si identifica con la grazia divina illimitata e la sinistra con le opere limitate.

Non è così. Sono una persona mite. E se a te piace pensare nel modo in cui pensi nulla quaestio.

Non ha alcuna importanza come sei tu e come sono io; non personalizzare una questione che è generale. È tutto il sistema a funzionare in questo modo, e ne fanno parte tutti: i miti e gli aspri, i bugiardi e i sinceri.

Capisco. Se la tua visione del mondo è questa non la posso cambiare. A me piace discutere di tutto, ma solo se anche l’altro si diverte a farlo.

Continui a personalizzare il discorso. Il sistema si regge sul divertimento: si divertono tutti coloro che hanno il lusso di discutere su tutto, compresa la relatività dei valori. Soprattutto nei paesi ricchi, il divertimento è diventato uno stile di vita. Tuttavia, il divertimento ha un costo: i paesi poveri e impotenti pagano costantemente, mentre i paesi ricchi pagano un prezzo molto alto sotto forma di interessi sui debiti accumulati e, di tanto in tanto, quando scoppiano guerre mondiali. La guerra è la discussione sui valori con altri mezzi.

Come si fa a non partire da noi stessi? È solo della nostra vita che possiamo disporre e come sappiamo non completamente perché siamo esseri finiti e a tempo. Intanto però come dice il detto sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.

Come si fa a non partire dal bipolarismo dialettico soggetto-oggetto o dalla struttura duale della creazione, yin-yang? Come si fa a divertirsi all’infinito discutendo su continuo e discontinuo, opere e grazia, senza rendersi conto che, in essenza, si sta dibattendo sempre la stessa questione? Come si fa che, anche quando ti viene dimostrata chiaramente l’essenza del divertimento umano, si insista ancora a discutere sulla priorità dell’individuo o della società, in sostanza, la questione dell’uovo o della gallina?

Lui è quasi un genio, ma non lo è completamente perché è troppo perfetto. Anche dal punto di vista della fisionomia, la sua bellezza e la sua finezza disturbano quando lo ascolti parlare, come se mettesse fine al discorso, esaurendolo.

Consideri il fatto che è figlio anche di un genio però ha merito.

Questo spiega tutto per la fine esaustivo del discorso.

Sa më tepër qartë të shprehet një gjë personale në thellësinë më intime të unit, aq më shumë njerëz prek në intimitetin e tyre, sepse njerzit thellë thellë janë të përbërë nga e njëjta lëndë. Qendra e Tokës është e barazlarguar nga të gjitha pikat e sipërfaqes së saj, po njësoj fjala e thënë nga qendra më e thellë e ekzistencës, prek njësoj të gjithë njerëzinë.

Abbassa la cresta, Uomo. Non solo sei un puntino disperso in una briciola trascurabile dell’Universo denominata Terra.

L’uomo si crede re dell’universo senza esserlo, proprio come Satana. Tuttavia, la Genesi dimostra che il destino dell’uomo è diventare re dell’universo. Qualcosa, però nei primordi è andato storto: l’uomo si illude di essere re senza esserlo, mentre, in realtà, è un miserabile. Ancor più miserabile è il fatto che si creda tale senza esserlo, pur essendo destinato a divettarlo.

Molte persone usano i social network non per unire e per ampliare i propri orizzonti, ma piuttosto, per bloccarli in quelle che chiamo zone di comfort, dove l’unico suono che sentono è l’eco della propria voce, dove tutto quello che vedono sono i riflessi del proprio volto. Le reti sono molto utili, danno servizi molto piacevoli, però sono una trappola.
(Zygmunt Bauman)

La rete imita la realtà, dunque è un surrogato di realtà, unico suo difetto. La rete è una trappola perché la realtà è una trappola e l’uomo sta nella trappola della realtà nel senso che è intrappolato da se stesso e in se stesso come il nodo di Gordio.

L’infanzia è l’unico luogo che non si riesce ad abbandonare - Ennio Flaiano

… insieme con i suoi traumi; e sono proprio i traumi la causa che non si riesce ad abbandonare l’infanzia.

C’è una ragione provvidenziale perché le due superpotenze del secolo scorso erano nati nelle vaste praterie americane e vaste steppe russe che si riflette nella qualità e quantità pitture dei paesaggi e le loro dimensioni, e più tardi nell’arte moderna del suprematismo russo e action painting americano.

Gli stessi lamenti che si sentono in Italia dai grandi intellettuali e non tali, li senti con press a poco in ogni altro paese dai loro colleghi stranieri. E come se ognuno si sente fiero per la propria miseria nazionale, ma anche individuale perché sono collegate.

Sto leggendo “Il tramonto della civiltà” (1994) di Piero Ottone. La visione della storia di Spengler (“Il tramonto dell’Occidente”) era per Ottone la “chiave” per comprendere la modernità e soprattutto la crisi della nostra civiltà.

Se nel 1994 la civiltà italiana era al tramonto, ora in che situazione siamo?

In questa faccenda Italia ha l’importanza di un paesino. Neanche America non ha importanza.

Pensa al tuo paese e lascia perdere il mio per piacere.

No, io penso per il mondo, non raccolgo francobolli.

Bravo. Ma se non ti piace l’Italia, che ci stai a fare qui a discutere con noi? Vai a parlare con quelli che contano, su.

Chi ti ha detto che non mi piace Italia? Che ne sai tu, forse io amo Italia più del mio paese, e forse lo amo più di te. Non è detto che la patria è il paese dove sei nato, la vera patria è il paese che ami di più.

Dicevi che l’Italia, “in questa faccenda” conta come un paesino: era un modo non molto rispettoso, scusami. Anche se non ho capito a fondo l’espressione. Non volevo essere rude, comunque, pardon. Pero’ adesso spiegheresti l’arcano?

No, non ti spiego niente perché la base per capirsi tra persone è la simpatia e la stima. E la causa principale dell’ignoranza e mancanza della sapienza e altre magagne che conseguono in modo naturale, è la mancanza della simpatia e stima, nel mondo e nei diversi paesini come Italia, America e Albania.

La gente non vuole sapere nulla dei propri genitori nella loro vita: li chiama stronzi, li odia in modo incosciente edipo o cosciente karamazov, e come pretendere che loro amano i grandi Maestri letterari e di recuperare un’eredità culturale leggendo libri come passatempo? Anzi, anche quando ama i Maestri, li ama come sostituti dello stronzo che ha in casa, perchè qualcuno deve essere amato, per soddisfare il bisogno naturale di amare. Però è più facile amare il boomer Leopardi, che vive borbottando nelle pagine di un libro, che amare lo stronzo che non ti ha comprato la motocicletta quando eri adolescente.

Non sono sicuro che io esista, in realtà. Sono tutti gli scrittori che ho letto, tutte le persone che ho incontrato, tutte le donne che ho amato, tutte le città che ho visitato - Jorge Luis Borges

Jorge Luis Borges, sei fortunato perché si vede che hai letto solo buoni scrittori, hai incontrato solo buone persone, hai amato solo donne buonissime, non hai vistato zone industriali. Ti invidio fratello.

“Certe volte” dice T. “penso al male che ho fatto e mi piacerebbe avere dei rimorsi. Non ci riesco. Forse” conclude “viviamo in un’epoca in cui la dichiarazione dei redditi sostituisce i rimorsi”.
Ennio Flaiano, Diario notturno, Taccuino anno 1955

La dichiarazione dei redditi sostituisce le dichiarazioni nel confessionario.

Wharhol, partendo da un omaggio a Bacon, trasforma la sedia elettrica non solo in un’icona politica ma anche in uno strumento di meditazione sulle sorti dell’umanità.

Quale strumento di meditazione può esserci quando ti fucilano? Che differenza c’è rispetto alla sedia elettrica? Anzi, non c’è alcuna differenza, nemmeno con la sedia di un bar, mentre guardi per sempre il vuoto privo di senso.

Rémi Brague in una lectio magistralis tenuta a Madridn spiega “perché l’uomo occidentale odia se stesso”. L’idea sottostante a questo spirito suicida che odia se stesso è in una serie di domande che sono poi negazioni: “Perché l’occidente prima di altre culture? Perché l’uomo prima di altri esseri viventi? E, all’orizzonte ultima domanda: Perché l’Essere piuttosto che il Nulla?”.

Soltanto che dietro l’orizzonte c’é anche un altra domanda ancora di più ultima: “Perché Gesù piuttosto che Heidegger?”

Come dice anche un noto ateo contemporaneo: "Affinché l’impresa scientifica abbia senso lo scienziato deve preventivamente affermare che la natura sia razionale… Nella Natura si manifesta dunque un ordine universale, che si chiama Lògos in greco, Ratio in latino e Ragione in italiano. Il che ci permette di dare un senso letterale al versetto 1,1 di Giovanni: “In principio era la Ragione, e la Ragione era presso Dio, e Dio era la Ragione”. (Piergiorgio Odifreddi: “Un matematico ateo a confronto con il Papa teologo”, 2011).

La Ragione può sostituire il termine Disegno Intelligente senza molti problemi. Non mi sembra che c’è molta differenza di termini, in questo caso c’è meno differenza che tra i termini “verbo” e “ragione”.

La bandiera europea venne scelta nel 1955 dopo un lungo e laborioso processo. Il bozzetto prescelto era uno dei molti proposti dal designer alsaziano, Arsène Heitz, un devoto cattolico che in questa proposta era stato ispirato dalla propria devozione. Il colore blu della bandiera, infatti, è quello tradizionale del manto della Vergine e le dodici stelle ricordano la corona della donna dell’Apocalisse. Questa teoria però è rifiutata dalle autorità Europee; l’interpretazione ufficiale del Consiglio d’Europa è:
«Sul fondo blu del cielo, le stelle formano un cerchio in segno di unione. Esse sono in numero invariabile di dodici, simbolo della perfezione e della pienezza che evoca bene sia gli apostoli che i figli di Giacobbe, le fatiche di Ercole, i mesi dell’anno»
Curiosamente, la scelta di questa bandiera venne firmata l’8 dicembre 1955, giorno dell’Immacolata Concezione.

Così ogni interpretazione del numero provvidenziale 12 è legittima, anche quella degli etruschi o degli uomini di Neanderthal, solo l’interpretazione cristiana è proibita anche se in questo caso l’idea della bandiera dell’UE fu concepita e il progetto e realizzato da un devoto cristiano.

Purtroppo l’attuale periodo culturale - che noi chiamiamo “civiltà europea”, e che così verrà chiamato dalle generazioni future - è intercalare, se così si può dire, nell’evoluzione dell’umanità; in altri termini, è un abisso, un periodo di vuoto nel processo generale di perfezionamento umano, perché, ed è un fatto acquisito, i rappresentanti di questa civiltà sono incapaci di tramandare ai loro discendenti alcunché di valido per lo sviluppo dell’intelligenza, questo motore essenziale di ogni perfezionamento - George Gurdjieff, Incontri con uomini straordinari

Non è essenziale l’intelligenza nei componenti dello spirito umano, è solo uno dei componenti principali e non il più importante e più essenziale. Considerare essenziale intelligenza è una conseguenza del vuoto europeo e occidentale dove non per caso si inventa Intelligenza Artificiale.

La Democrazia esiste laddove non c’è nessuno così ricco da comprare un altro e nessuno così povero da vendersi - Rousseau

La definizione di Rousseau è essenzialmente marxista, e come illustrazione della definizione in questione in pratica vale l’istituzione del bordello che rappresenta la realtà di ogni altra istituzione, compreso lo stato, l’istituzione per eccellenza. Infatti è una mezza verità, e per arrotondare si deve considerare anche altra mezza verità che non piace ai marxisti, ma anche ai democratici: ogni istituzione e ogni forma materiale esistente sono manifestazioni di un stato d’animo, e visto che l’anima dell’uomo caduto è corrotto, la realtà corrotta delle istituzioni è la conseguenza più banale. Per questa ragione il comunismo è fallito e la democrazia vive grazie al fallimento permanente in un assurdo innominabile tra tirannia e anarchia. Anche impossibilità di dare una definizione esalta e unica della democrazia, ognuno ha una definizione personale, lo dimostra lo status dell’assurdo.

Il mio scopo è insegnarvi a passare da un’assurdità mascherata a quella che è palesemente tale.
Ludwig Wittgenstein, Ricerche filosofiche

Perché non fa anche un altro sforzo di andare oltre l’assurdo? O forse sta bene nell’assurdo palese, si diverte? Ci sono maestri che insegnano di passare da un’ipocrisia mascherata a quella che è palesemente tale?