I popoli barbarici che distruggevano i capolavori dell’arte passata, perche’ non li comprendevano, mentre fondevano l’oro e l’argento di capolavori. Alcuni capolavori sono arrivati fino a noi perché’ venivano sotterrati e nascosti. Nell’impero di Bisanzio distrussero milioni di capolavori a causa dell’ iconoclastia ignorante. Ho pensato al povero archeologo decapitato dall Isis. Ho pensato ai milioni di capolavori distrutti dalle invasioni arabe. Come ho diverse volte detto, l’errore dell’umanità’ e’ quello di pensare di essere sempre l’ultima in ordine cronologico e quindi la piu’ intelligente e la piu’ preparata.
La storia del mondo si può ridurre come il conflitto tra ignoranti iconoclasti e ignoranti iconoduli. E non soltanto ignoranti, ma anche criminali visto che la storia dell’umanità non è una bella storia. Il conflitto moderno tra arti figurative e arti non figurative (arte astratta, action painting, dripping) sono una prolungamento nel tempo storico dell’antico conflitto.
C’è’ una piccola differenza (non proprio piccola). L’iconoclastia non prevedeva di riprodurre in futuro oggetti anche artistici ma di distruggere quelli esistenti. L’iconodulia cosa c’entra con le opere artistiche? Se non sei d’accordo da un punto di vista religioso distruggi le immagini di chi non la pensa come te? Questa e’ la barbarie. E’ come se io oggi decidessi di distruggere tutta l arte contemporanea, perche’ non in linea con la mia visione di arte.
Le differenze nascono quando consideri il conTesto di un fenomeno, e scompaiono quando consideri il Testo. Per questa ragione il Postmoderno che sacrifica il Testo per la gloria del conTesto, è erà del conflitto totale e della discussione totale. Si trova sempre qualcosa di dire contro il Testo anche nell’evidenza del Testo. Tu oggi non distruggi arte contemporanea non figurativa, però ieri Stalin e molti altri simili lo hanno distrutto. E non si sa che cosa succederà domani.
Lo so, ma per me Stalin era un barbaro ignorante.
Tu vuoi discutere sui ignoranti criminali in conflitto tra loro conTesti, o vuoi capire l’evidenza del Testo. Capire vuol dire aver simpatia per l’Altro.
Hai specificato: ”qualcosa da dire”. Qualcosa da dire significa dialogare. Il barbaro non dialoga perché non ne conosce il profondo significato. Egli se non capisce distrugge.
Senza simpatia non esiste il dialogo, esiste solo il monologo, oppure più esattamente esistono solo due monologhi che dialogano insieme civilmente.
Trovo molto corretta la tua aggiunta della parola “civilmente”, d’altra parte non focalizzata a dovere da numerosi adulti che hanno l’opportunità di confrontarsi nel web - qui ci sta la battuta: Certo che uno non può costringerli, altrimenti diventa come loro.
“Dialogare civilmente” era ironico, e in verità vuol dire “dialogare senza capo ne coda”. Riguardo al “costringerli”, la via del dialogo per forza è costretta per essere una via con finalità d’arrivo, altrimenti è una piazza assurda dove i concetti si mischiano senza senso: anti iconodulia vecchio testamentaria con action painting americana, fondamentalisti afgani con stalinisti sovietici, comunisti con banana incollata con scotch e barbatolo pieno di escremento d’artista con fascisti futuristi che disprezzavano tutta arte passata.