Ai discorsi di cambiare il mondo sono abituata da tempo. Negli anni '70 sulla contestazione giovanile ci si chiedeva chi fossero quegli studenti. Figli di papà come diceva Pasolini o giovani rivoluzionari che volevano cambiare il mondo? Poi più avanti nel mondo del volontariato le stesse domande. Ricchi borghesi che si vogliono lavare la coscienza o persone buone che mettono la solidarietà al centro della loro vita?
Non lo sapremo mai perché nel cuore e nella testa degli altri non ci siamo.
Io son abituato da tempo con i due discorsi che percorrono tutta la storia di umanità, di cambiare il mondo o di lasciarlo come è. Il mondo ha struttura bipolare, il famoso yin e yang. Per questa ragione sono i due discorsi in questione, ed anche tutti i discorsi fuori questa questione, uno di più importanti: i discorsi conflittuali in cucina tra femmina mamma yang e maschio papa yin, e i figli per forza in mezzo tra mamma e papa che si odiano tra loro. I grandi conflitti in cucina producono i grandi filosofi e i grandi artisti del futuro divisi in figli di papa yin e figli di mamma yang. Visto che hai menzionato il grande artista Pasolini, lui odiava i figli di papa perché era un figlio di mamma. Lo diceva lui stesso che amava la sua madre cosi tanto che non poteva amare e toccare nessuna altra donna, e odiava il suo padre autoritario e ufficiale di Mussolini. Io non solo sono abituato, ma son stufato con tutti i grandi filosofi e i grandi artisti che qualsiasi cosa dicono e scrivono, cantano con biberon in bocca mamamama e papapapa, ciuccia qua e ciuccia là, cacca qua e cacca là.