drejtori i dytë i Drejtorisë së Parë:
-Chiedo lumi su questo passaggio oscuro:
“Così si potesse dimezzare ogni cosa intera, così ognuno potesse uscire dalla sua ottusa e ignorante interezza. Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di veder tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te l’auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo, ma la metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani” - Il Visconte dimezzato, Italo Calvino
disidenti që i gjunte vetes me domote kaptinës:
-Il Visconte viene dimezzato in due parti, Medardo e il Gramo, separate nettamente, una che accoglie tutto il buono e l’altra che raduna tutto il male, una parte chiara ed una oscura. Infatti nessuno di noi è solo luce, in sé ha infinite ombre, le persone si possano scindere nelle due parti in opposizione, e per salvarsi dal conflitto sofferente noi dobbiamo trovare l’equilibrio tra le nostre parti antagoniste, un individuo solo buono potrebbe far danno quanto uno solo cattivo.
disidenti që hante kakërdhi miu arkivash:
-Il testo di Calvino è una sorta di rilettura del Simposio platonico e del mito dell’androgino in cui l’uomo, separato dalla sua originaria metà, scopre il desiderio della conoscenza e della ricerca della metà perduta, compresa la ricerca eterna tra maschio e femmina e la loro incomprensione eterna.
il dissidente dimezzato tra il fucsa e il dissidente:
-Calvino voleva dire che ogni cosa è l’insieme di più parti, come in un puzzle, ma è difficile, se non impossibile, capire nella sua interezza qualcosa, e per comprenderla, abbiamo bisogno di “dimezzarla”. Vorremmo che tutto sia dimezzato, che tutto sia o bianco o nero, perché è più semplice. Ma in realtà nulla è o bianco o nero, ma esistono sfumature, alla stessa maniera che non esiste il buono e il cattivo in una persona separato l’uno dall’altro - come nel visconte. Sarebbe semplice, semplicistico, dire che quella persona è buona o cattiva, ma non esistono persone buone o cattive assolutamente, è quello che fanno, giorno dopo giorno, a renderle tali. Spesso, poi, il buono e il cattivo si confondono, anche a seconda del punto di vista di ognuno di noi.
il dissidente tutt’uno con se stesso:
-Calvino scrive: “Dimidiato, mutilato, incompleto, nemico a se stesso è l’uomo contemporaneo; Marx lo disse” “alienato”, Freud “represso” ; uno stato d’antica armonia è perduto, a una nuova completezza s’aspira. Il nocciolo ideologico-morale che volevo coscientemente dare alla storia era questo".
disidenti i përkryer:
-Ti è oscuro perché è un passaggio che va aldilà della comune intelligenza dei cervelli interi. Se mai ti capiterà di essere dimezzato lo comprenderai al volo.
disidenti i pjerdh nga trutë:
-Conosci solo il tuo punto di vista, portato dal tuo modo di fare esperienza nel mondo. Dividendoti, non sei più uno quindi si aprono diversi punti di vista, più verità, più riflessioni che portano a crescere l’individuo singolo. Questo concetto poi viene traslato su tutto l’esistente, in quanto più viene spezzettato, più viene conosciuto nel dettaglio, mentre la visione dell’intero può essere fuorviante. In questo c’è la bellezza e il dramma del mondo. Essere interi, involucro compatto, è un’armatura, come ti liberi se non aprendoti? E una volta dimezzati incontriamo la parte di noi che non conoscevamo, la lacerazione non è sempre un male, il dolore aiuta a capire meglio chi siamo.
fuksi che sbuffa ufa palle con questi kokloqe dissidenti metafisici a metà:
-È una testimonianza negativa che il creato è binario yin e yang, quel che è intero l’uomo la fa dimezzato, lo fa a pezzi, lo assassina, compreso il grande scrittore dimezzato politicamente di sinistra, o di destra, il crimine è lo stesso.
Corrado Guzzanti lo dice in due righe meglio di Calvino, shkrimtari ose komentuesi përthyhet mbi vete kur rrëfen për të tjerët, tregon turinin e personazhit ose tjetrit nëpërmjet surratit të vet:
“Discepolo: - Che cos’è il male? Il bene e il male sono parte della stessa medaglia? Non esiste il male senza bene?
Profeta: - Io non so che hai fatto, ma è meglio se ti trovi un avvocato”.