È forse per questo che Gesù non vuole essere chiamato Buono perché dice, solo Dio è Buono. Dio è puro Spirito, lui come Suo Figlio generato dall’ intrinseco del Padre, lo conosce e a quanto pare la materia che ha preso su di sé incarnandosi ( altrimenti senza la sostanza sarebbe solo forma illusoria), gli impedisce da trappola, di farsi definire Buono in senso pieno. Nei sinottici Gesù non si auto comprende come Dio. Questa sua presa di distanza da Dio ne è un indizio chiaro.
Si, è vero che lui non fosse Dio, anche dal punto di vista in cui sembrava uno schizofrenico quando pregava Dio. Il fatto che Dio preghi Dio può essere considerato un sintomo banale della schizofrenia. Per questa ragione, si cerca di giustificare affermando che lui era un Dio fatto uomo, ma si finisce per cadere in interpretazioni ancor più complesse che cercano di giustificare l’ingiustificabile attraverso giochi di parole. Chi era veramente Gesù non si capisce affatto leggendo la Bibbia, dove si trovano una trentina di frasi sue spesso con significati contrari tra loro e interpretabili con la formula alchemica democratica ‘secondo me’, con risultato un’infinità di interpretazioni gnostiche, manichee, neoplatoniche, protestanti, cattoliche, teologia della liberazione, ecc. Finché nell’innominabile attuale si arriva a un Dio fatto a misura d’uomo, sparando interpretazioni disgustose e criminali che non mancano di logica interpretativa. Il famoso romanzo ‘Il Vangelo secondo Gesù’ di Saramago si può riassumere con questa frase alla fine del libro: 'Allora Gesù capì di essere stato portato all’inganno, come si conduce l’agnello al sacrificio, che la sua vita era destinata a questa morte fin dal principio e, ripensando al fiume di sangue e di sofferenza che sarebbe nato spargendosi per tutta la terra, esclamò rivolto al cielo dove Dio sorrideva: ‘Uomini, perdonatelo, perché non sa quello che ha fatto’. In verità, il titolo del romanzo in questo caso doveva essere ‘Il Vangelo secondo Saramago’, perché le porcherie della sua vita miserabile di grande scrittore le butta sopra Gesù e Dio. Vuol dire che la filosofia e la teologia servono come giustificazione per comportamenti personali di ogni autore. Per principio, gli altri (gnostici, manichei, i grandi teologhi moderni e postmoderni ecc.) sono relativamente più buoni di Saramago, cioè con comportamenti relativamente più buoni. In definitiva, la chiave dell’opera si trova nella vita dell’autore, una pretesa all’opposto del sistema dell’innominabile attuale che ha per dogma fondamentale: ‘la vita dell’autore non ha niente a che fare con la sua opera’, ‘l’opera non si spiega con la vita’, ecc. Chi era veramente Gesù, vuol dire chi potrebbe scrivere il vero ‘Il Vangelo Secondo Gesù’, è Cristo del Secondo Avvento, che ha promesso nel primo avvento che lo farà, in un passo dei Vangeli che stranamente nessuno sembra notare.