FIAT LUX - pjesë e shtatë (Xhojsi)

Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione - Karl Popper, La società aperta e i suoi nemici

O saranno distrutti i doveri o i diritti, questa è la dialettica della distruzione, e anche la dialettica della storia del prossimo passato e del futuro prossimo finalizzato nell’Apocalisse letterale. Il cervello del grande intellettuale non può tenere in equilibro dialettico la bipolarità doveri-diritti, perché ha in disequilibro la massa dell’emisfero destro e sinistro del cervello, è caduto dalla scale da piccolo come è caduto Adamo ed Eva da adolescenti.

I nichilisti dicono che è la fine; i fondamentalisti, il principio; mentre in realtà non è altro che un affittuario o una famiglia che se ne va da un appartamento o da una città -William Faulkner, Mentre morivo

Il rapporto con la morte è forse l’unico caso in cui la gente predilige credi estremi (nichilisti e fondamentalisti) piuttosto che l’aura mediocrità del semplice cambiamento di dimora.

Il problema è di porre l’accento su chi sia stato veramente l’uomo Caravaggio. Gli storici dell’arte e gli studiosi hanno modificato notevolmente il giudizio sulla vita e sul carattere di un uomo passato alla storia come un violento, un rissoso, un irascibile attaccabrighe, un assassino. In verità la sua immagine è diversa, portando alla luce il profilo di un’anima profonda, di un uomo colto e sensibile che, non volendo mai chinare la testa, si fece diversi nemici. La critica si ostina a ripetere e riproporre la inappropriata definizione di “pittore maledetto”, consolidatasi nel tempo. Oggi bisogna modificare radicalmente quel giudizio, nato dalle velenose e inaffidabili biografie secentesche, un tempo lette come veritiere e imparziali. Questi scrittori progettarono i loro racconti travisando gli avvenimenti o parzialmente inventandoli, sulla sua vita come sulla sua morte, per caratterizzare negativamente i suoi dipinti, un’abile costruzione per denigrare la sua opera e cancellarne la memoria.

Peccato che viene fuori che Caravaggio è un santo, nella società di adesso sarà accantonato e dimenticato per seconda volta.

Ma perché parlare di un santo? Era un uomo del suo tempo, con pregi e difetti. Una nuova generazione di critici dell’arte da 20 -30 anni ricerca documenti scritti, lettere, avvisi dei menanti, etc. da porre a confronto con le altre notizie certe del pittore, per ricostruire con veridicità la storia del pittore. Se si ha piacere a rimanere nella solita storiella del “pittore maledetto” restateci pure.

No, io non ci sto nel pittore maledetto e neanche al santo e nell’uomo del suo tempo; è la moda dell’epoca che si adatta all’artista maledetto, pazzo, perverso, criminale e depravato. Se hai davvero compreso il mio commento, è un’ironia propria di questa epoca. Non so cosa fosse Caravaggio e non mi interessa minimamente, lui e ogni altro autore o genio in particolare; a me interessa il fenomeno dell’artista in generale. Posso solo dire che se non ci fosse stata questa epoca con una moda così perversa, Caravaggio sarebbe rimasto sconosciuto in un magazzino, dove è rimasto per secoli. E non solo lui, è successo con molti altri artisti; è la moda del tempo che li fa finire nell’oblio come sconosciuti, per poi farli emergere come geni adorati dai fan che non sanno fare altro.

Un film o un libro è esattamente come marmellata, a uno piace ad altro non piace. E se ce un conflitto di piaceri, la polemica si chiude con l’espressione alchemica: “A te piace, a me non piace, non siamo in democrazia?”. Cade il silenzio e si sente soltanto il rumore del masticare di ognuno secondo i suoi gustibusi non discussi, marmellata o cioccolata.

Il buon governo comincia dalle parole. Se le parole non sono libere, il pensiero non è preciso. Se il pensiero non è preciso, le opere non si realizzano. Se le opere non si realizzano, la morale pubblica non progredisce. Se la morale non progredisce, la giustizia non sarà giusta. Se la giustizia non è giusta, la nazione perde il suo fondamento. Quindi nessuno tolleri un arbitrio sulle parole - Confucio, Dialoghi, Libro XIII, TSU LU, 305

La libertà di pensiero ce l’abbiamo. Adesso ci vorrebbe il pensiero - Karl Kraus

Il pensiero ce l’abbiamo, è la libertà di esprimerlo che manca.

Kraus parla in generale ironizzando la mania di aver liberta senza aver altra farina nel sacco, lui critica in generale la società moderna. Il detto per me doveva essere un po’ diverso: “La libertà di pensiero ce l’abbiamo. Adesso ci vorrebbe la responsabilità".

Varini hejbet atyre që vetëm kritikojnë pa bërë gjë konkrete për të përmirësuar çfarë kritikojnë. Kritiksat që vetëm kritikojnë, lajnë ndërgjegjen për maskarallëqet e bëra, në këtë mënyrë janë të lirë të bëjnë maskarallëqe akoma më të mëdha, pasuar nga kritika akoma më të ashpra.

Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un’idea - Ippolito Nievo, Le confessioni d’un italiano

Non esistano fatti, siatene certi, esistono soltanto lampeggi d’interpretazioni dei fatti - Nietzsche :stuck_out_tongue:

Les quais

Si quelqu’un t’a offensé, ne cherche pas à te venger. Assieds-toi au bord de la rivière et bientôt tu verras passer son cadavre - Lao Tseu.

Si tu te détestes, attendez aux feux tricolores, tôt ou tard vous verrez passer votre cadavre assis dans le bus - InquizitoriMoth

Quel pessimisme!

Quel manque d’humour!

Humour pessimiste.

L’humour pessimiste est appelé “humour noir” et l’humour blanc n’existe pas. L’humour est toujours plus ou moins noir, la parodie est signe de décadence, ce qui est justement la situation actuelle. Il faut connaître la personne qui le fait et sa motivation pour bien le juger.

Tutta la necessità narrativa dell’uomo deriva dalla necessità di giustificare il proprio comportamento malvagio e di tranquillizzare i rimorsi di coscienza per i propri atti falsi e malvagi. Più malvagio e falso è un uomo, più grande artista diventa, e quanto più grande è un capolavoro, tanto più falso risulta essere.

I difetti e i pregi si scambiano di posto in un gioco dialettico; un difetto può essere un pregio, e viceversa. L’esempio perfetto per illustrare questa idea sono molti casi nel campo della tecnologia: un materiale ha valore proprio in base ai suoi svantaggi, che determinano il suo valore d’uso. La ghisa è forte ma si rompe, l’acciaio è meno forte ma è malleabile e non si rompe.

Il difetto dell’America dimostrato nello scritto è anche il grande merito dell’America, proprio perché non hanno un passato e sono liberi dal peso di un passato fallimentare come l’Europa di Hitler e Mussolini. Proprio perché non sono sofisticati aristocratici europei, gli americani sono popolari, seguono l’arte pop, il mid cult e il mass cult. Il bello è che molti intellettuali americani sono invidiosi e hanno complessi d’inferiorità per l’europei sofisticati, e viceversa. Ma oramai sono tutti uguali nel mondo, con l’aiuto anche dell’epoca Covid.

L’allarmismo di essere giunti al capolinea, alla fine della storia, alla consunzione definitiva è una prassi antica. Graffiti che preannunciano la Fine del Modo si trovano anche nei muri dei piramidi d’Egitto.

In verità è una prassi antica, ma c’è una differenza qualitativa e quantitativa tra la strage antica con spade frecce e la strage moderna con la bomba atomica in Hiroshima.

Chi sono io?

Domanda che fai dimostra chi sei.

L’arte contemporanea può stare nei musei di arte antica?

Possono stare perché i musei sono cimiteri dove le tombe degli antichi e le tombe dei moderni stanno in modo naturale vicini vicini.

In ogni caso, istituzione della scuola è fallita, e questo si sa ormai, anche se per molti è difficile accettarlo. Quello che non si sa, e che risulta impossibile accettarlo per i scolastici, è che la scuola ha seguito il percorso di fallimento della chiesa, che inizialmente aveva anche le funzioni della scuola. Chi ammazza, finisce ammazzato; o ancora peggio, suicidato. E se la scuola ha fallito, è fallita anche la società moderna come società suicida.

Correre nudi nei luoghi pubblici, specialmente negli stadi dove c’è maggiore visibilità, è ormai diventato un fenomeno abbastanza ricorrente, segno molto significativo dello stato di degrado schizofrenico dell’umanità. Il primo sintomo di una persona affetta da schizofrenia è la tendenza a togliere i vestiti e correre in strada in modo frenetico. Questo comportamento rappresenta un ritorno nostalgico al Giardino dell’Eden, evidente segno che siamo giunti al Fine dei Tempi, dove Alfa e Omega si identificano.

Le ragioni potrebbero essere diverse: bisogno d’attenzione, per arsi vedere, certe volte per la pubblicità, corrono nudi tenendo un cartellone di pubblicità.

Si trova sempre una ragione periferica oppure un pretesto, per una ragione centrale. Anzi nel postmoderno, l’epoca attuale, si dimostrano solo le ragioni periferiche con intenzione, cosciente o incosciente sia, di nascondere la ragione principiale, di far scomparire l’essenza fondamentale delle cose. Per questa ragione essenziale fondamentale dappertutto regna un vuoto generale.

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto all’affettività e alla sessualità in carcere.

Prima hanno fatto scomparire i bordelli, poi hanno fatto scomparire il manicomi, e adesso è rimasto far scomparire il carceri; hanno capito che oramai il mondo è un bordello, un manicomio e un carcere in cielo aperto.

Il libro di Mirella Serri con titolo molto significativo: I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948.

Perché vissero due volte? Una volta vissero, due volte hanno cambiato solo la pelle perché ha cambiato la clima, esattamente come fa anche il serpente in primavera. E lo cambieranno ancora se ce bisogno climaterico, perché la cultura è solo la crosta visibile dell’essere invisibile, oppure è solo la schiuma dell’onda che muove avanti dal profondo dell’essere il dondolio apparentemente senza senso della storia.

Ho in testa il soggetto di una ventina di lettere sull’Italia, che forse verrebbero lette, se riuscissi a trasmettere le mie idee così come le concepisco: ma i giorni passano, e mi manca il riposo. Mi sento come un viaggiatore che, costretto a partire domani, ha mandato avanti il suo bagaglio. Il bagaglio dell’uomo sono le sue illusioni e i suoi anni; ogni minuto ne consegna una parte a colui che la Scrittura chiama corriere veloce: il Tempo - François-René de Chateaubriand, Promenade dans Rome, pag. 95

Ho capito perché più tardi viene fuori “À la recherche du temps perdu”. Il bagaglio del grande scrittore ha fato il giro del mondo in 80 giorni, dunque si è ritornato a casa sua e lui sta sdraiato in letto con pigiama nel buio della stanza con finestre chiuse anche di giorno.

Il mio dipinto non scaturisce dal cavalletto (…) Ho bisogno della resistenza di una superficie dura. Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del dipinto, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente “nel” dipinto - Jackson Pollock

Lo scopo dell’artista è di essere dentro nell’opera cosi sta fuori della vita, in questo modo si scappa alla vita che è molto dura per starci dentro. E infine il grande artista chiude i battenti con una scappatoia finale senza ritorno dalla vita, sta per sempre nell’al di là dentro la grande opera d’arte.

Quello che noi proviamo quando siamo innamorati, forse è il nostro stato normale. L’innamoramento mostra all’uomo come egli dovrebbe essere sempre - Anton Čechov

Lo sappiamo già, cerchiamo di essere innamorati come madame Bovary e Anna Karenina, ma non siamo nella loro altezza, non siamo in grado di essere cosi tanto innamorati di buttarsi nelle ruote del vagone del treno in movimento e di inghiottire arsenico.