FIAT LUX - pjesë e shtatë (Xhojsi)

Storicamente le cose più terribili, il genocidio, la guerra, la schiavitù, sono sempre frutto dell’obbedienza e non della disobbedienza - Howard Zinn

Anche la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione d’Ottobre erano frutto dell’obbedienza :stuck_out_tongue: al re e allo Zar.
Sia l’obbedienza sia la disobbedienza possono causare gli stessi guai. Il caso è perfetto per capire che il mondo è binario, ha due facce, e per ogni fenomeno ci sono due punti di vista o spiegazioni legittimi che possono essere contraddittori o complementari, oppure rispettivamente guerrafondai o pacifici, schizofrenici o salutari. A voi la scelta, per essere dentro al manicomio oppure fuori!

Sono andato dalla carrozzeria per prendere la macchina riparata dall’incidente. Chiuse le formalità, l’impiegato mi ha salutato dicendo: “Grazie, felice che ti abbiamo servito. Ci fai un po’ di pubblicità, e vieni ancora da noi!”. Io ho detto: “Ma come, mi sta augurando un nuovo incidente?”. Anche se gli veniva da ridere, mi ha risposto serio: “Ma no, non era nelle mie intenzioni, cosa dici?”. “Lo so” - ho risposto - “le vostre intenzioni sono di avere più lavoro. E come in un’impresa funebre, finito il servizio, ti dicono: “Siamo felici di averti servito. Vieni ancora da noi così ci dai lavoro””. Solo allora ha cominciato a ridere di gusto; le persone diventano sincere solo di fronte alla morte.

La puntualità dei treni mette addosso quasi a tutti un senso di orgoglio e di apprensione. Quando, in fondo al binario, il segnale scattò dal rosso al verde e la lunga lama dei fari infilò la curva e imboccò abbagliante la stazione, tutti guardarono l’orologio e dissero: “È in orario”.
C’era dell’orgoglio, in questo, e anche un certo sollievo. Il secondo spaccato sta diventando sempre più importante. E mano a mano che le attività umane si intrecciano e si integrano sempre di più tra loro, avremo il decimo di secondo spaccato. E poi toccherà trovare un nuovo nome per il centesimo spaccato, finché un giorno, anche se adesso ci sembra incredibile, diremo: “Oh, al diavolo. Non andava bene l’ora?”. Ma questa preoccupazione per le unità di tempo sempre più piccole non è una cosa stupida. Una cosa in ritardo o in anticipo rischia di sconvolgere tutto quel che la circonda, e quello sconvolgimento si allarga a dismisura, come le onde concentriche provocate da un sasso caduto in uno stagno immobile - John Steinbeck, La Valle dell’Eden

Sento che il paragrafo con arrivo dei treni in orario e lo spaccare del tempo è in stretta relazione con il totalitarismo, il Duce (“quando c’era lui i treni arrivavano in orario”) e l’arrivo in ritardo o in anticipo del Fine dei Tempi, che deve essere anche Fine dei Spazzi, ma non so articolare razionalmente questo sentire.

Per fortuna non c’è sempre di mezzo Mussolini, questi sono luoghi comuni italiani.

Per fortuna c’è Stalin che ci salva dai luoghi comuni italiani. Ci sono anche altri nomi rinomati di arrivati in ritardo o in anticipo nella Stazione Terminale della Storia.

In questo caso a me ha dato un’altra impressione questo paragrafo, cioè di una vita che va via via aumentando di velocità e che rimane sempre più schiacciata e scandita dal tempo.

“Una vita che va via via aumentando di velocità e che rimane sempre più schiacciata e scandita dal tempo” è la Fine dei Tempi detto in modo esistenziale.

Nuk ka shprehje më të goditur për të dëshmuar varfërinë shpirtërore shqiptare (varfëria materiale përbën faqen tjetër të medaljes) se shprehja monumentale “blogu tjetër”.

Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta - Thomas Stearns Eliot

Eterno ritorno dell’uguale?

No, ritorno con più consapevolezza.

Come in asilo, “gira gira tondo, cade su per terra, sale su in cielo, per ricadere sottoterra".

Meglio essere poveri che ricchi.

Meglio passare dalla cruna dell’ago, che non passare.

Questa domanda è stupida e banale, è come domandare: “Vuoi più bene a mamma o a papà?”

La stessa domanda si può fare in modo intelligente da grande intellettuale: “Come lo mettiamo con il Complesso di Edipo?”.

Visione di crolli. Ho tutte le infermità di un profeta senza averne le doti. E tuttavia so - con una certezza impetuosa, irresistibile - di possedere, se non dei lumi, almeno dei barlumi sull’avvenire. E che avvenire, Dio mio! Mi sento contemporaneo di tutti i futuri terrori - Emile Cioran, Quaderni, 24 febbraio 1958.

Apocalisse in originale il significato positivo di Rivelazione, mentre nel senso negativo Apocalisse è il prodotto della mauvaise conscience (molto abbondante in Cioran). La Rivelazione è il prodotto di bonne conscience.

Quando lego un romanzo in cui la voce narrante è quella del cattivo, entro nella sua testa per sentire e capire le sue motivazioni.

L’importante è che non sia lui ad entrare nella tua mente.

Infatti, a parte la motivazione del lettore, il risultato è quel che tu dici, e in teoria anche la motivazione perché si legge: identificazione con il protagonista.

Come entra così deve anche uscire, altrimenti fa danni un meccanismo simile o no?

Dipende, in questo caso c’è un analogia perfetta con l’atto sessuale, il quale qualcuno lo ritiene un atto meccanico, e qualcun altro lo ritiene qualcosa in più. Ma più importante non è quel che pensano le persone, ma se in realtà l’atto sessuale, e la lettura che entra e esce come meccanismo biella-manovella sex-machine, è qualcosa in più o no.

Bisogna entrare in un voto, indossare un voto… Con il voto non dipendo più da me ma da una cosa estranea e terribile a cui non posso venir meno perché vera padrona del mio corpo dove l’avrò fatto entrare. Accettare un voto è fare entrare Dio nel nostro corpo - Scipione (Gino Bonichi)

Fai bene che ti svuoti per far entrare Dio in te, pero stai attento che entra prima quel altro dio che già era dentro dal tempo e si sente spodestato. Fuori o dentro altro dio si sente sempre a casa sua come il padrone illegittimo con atto di proprietà in mano.

il giornalista:
In un’intervista sostiene che la storia di Cristo la ha “sempre affascinata, soprattutto il suo sacrificio pianificato e assunto, il fatto che si è caricato i peccati del mondo”. E in Nemici pubblici, sostiene che il suo destino abbia preso una svolta cristica. Cosa la spinge ad affermare ciò? È questo il sacrificio che deve compiere lo scrittore?

Michel Houellebecq:
Sì. È un aspetto dell’attività: non possiamo certo chiamarlo lavoro. Diciamo che, così come io lo concepisco, scrivere implica il caricarsi su di sé il negativo, tutto il negativo del mondo, e dipingerlo in modo tale che il lettore possa sentirsi sollevato dall’aver visto espressa questa parte negativa. L’autore, che si assume la responsabilità di esprimerla, corre ovviamente il rischio nello stesso tempo di essere assimilato a questa parte negativa del mondo. Questo è ciò che rende a volte quella di scrivere un’attività complicata: il fatto di assumere su di sé tutto il negativo. E in effetti ha a che fare con Cristo che prende su di sé i peccati dell’umanità. Quindi sì, è un dato di fatto, c’è una somiglianza. È una buona conclusione, giusto?

(intervista, Interventions 2020)


Houellebecq è un grande intellettuale e un grande scrittore, è il massimo genio della storia visto che ha realizzato la massima ambizione di tutti gli intellettuali postmoderni: il Cristo Salvatore a rovescio, la caricatura del Nostro Signore che ci salva dai nostri peccati. Basta che leggi Houellebecq e hai già prenotato il posto nel Paradiso.

Dovete leggere solo autori morti.

È vero che Leopardi, Cioran e i loro simili, così come il campione Schopenhauer e Spengler, descrivono perfettamente la putrefazione della società occidentale. Tuttavia, è ancor più vero che il loro comportamento quotidiano era altamente putrefatto, quasi come se nel profondo delle loro anime putrefatte fossero contenti che fosse così. Da ciò deriva la conseguenza: devi essere altamente putrefatto per descrivere con perfezione la putrefazione senza proporre una soluzione.

Infatti purtroppo è così, immersi nella redenzione cristiana, senza nessun movimento, nessuno di venire.

L’unica ragione che giustifica l’esistenza bimillenaria del cristianesimo è l’aspettativa della Seconda Venuta di Cristo. Adesso non se ne frega nessuno, non si aspetta più nulla, al massimo si attendono le nuove elezioni.

Beh, non proprio, a questo proposito ti faccio ricordare “La leggenda del grande Inquisitore” nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij.

Per me, Einstein e Freud Fratelli Karamazov è il più grandioso romanzo esistente. Ma diversamente da Einstein e Freud, penso che “La leggenda del grande Inquisitore” è una cavolata criminale che giustifica l’indifferenza attuale.

Gesù era un anarchico condannato per le sue trasgressioni, era un pericolo pubblico, ogni volta che apriva bocca distruggeva tutto quel che l’istituzione religiosa ufficiale considerava santo, giusto, onorato.

Ci sono tanti Gesù a parte il Gesù anarchico, c’è anche un Gesù comunista (teologia del liberazione), un Gesù fascista, un Gesù democratico, di centro destra, di centro sinistra ecc. Ce anche un Gesù del 68, l’ultimo Gesù della storia, che girovaga come un guru indù con barba e capelli lungi, camicia lunga bianca, seguito da discepoli che fanno le canne.

Se il gioco di linee e colori non mette in luce il dramma interiore del creatore, allora non è altro che intrattenimento borghese. Le forme espresse da un individuo che fa parte della società devono rivelare il movimento di un’anima che cerca di sfuggire alla realtà del presente… per avvicinarsi a realtà nuove, per offrire agli uomini la possibilità di elevarsi al di sopra del presente -
Joan Miró

come sempre ci sono due punti di vista legittimi:
1 - anima cerca di sfuggire alla realtà del presente per scappare dalla sofferenza e responsabilità (accusa dell’intellettuale engagé o organico)
2 - anima cerca di sfuggire alla realtà del presente per elevarsi al di sopra del presente (intellettuale angelico).
Non si può dire mai per che motivazione il grande intellettuale opera in verità (forse anche lui non lo sa). Per essere credibile si deve fare la sintesi di tutti i due punti di vista, tenere un piede nell’angelico al di là e l’altro piede nello sporco dell’al di qua.

Il problema più grave non è che hanno censurato la conferenza sul Dostoevskij o un petizione di grandi artisti dove chiedono di escludere Israele dalla prossima Biennale. Il vero problema è il contenuto del Biennale perché arte è profetico, come è arte oggi sarà il mondo domani. La situazione orribile di Gaza e altre “gaze” simili nel mondo che non menziona nessuno, erano preannunciati tempo fa nel Biennale, ma nessuno si è reso conto nella baldoria generale del divertimento epocale.

La motivazione profonda della Rivoluzione è di negare l’esistenza di una motivazione spirituale più profonda dell’economica, politica, ideologica, e negandola lo afferma materializzata in Ghigliottina.

Si scrive per giustificarsi, per giustificare comportamenti propri, sempre e in ogni caso senza nessun eccezione.

Intelektuali perëndimor tashmë është i mirëpërcaktuar në gjëndje majmuni, intelektuali shqiptar është diçka e papërcaktuar që ja mundon më kot të imitojë majmunin, dhe nganjëherë ja arrin qëllimit qerratai, sidomos në rastin kur bën emigrantin amerikan.

Il fatto che si lanciano missili nel cosmo per cercare la vita e si fa lo stesso con missili sulla terra per sopprimerla è un altra testimonianza che umanità è in stato schizofrenico.