FIAT LUX - pjesë e shtatë (Xhojsi)

La lettura nei social è più vicina alla vita reale paragonata con la lettura di un libro perché si comunica con persone vive, mentre i personaggi del libro sono astratti, e l’autore è assente, spesso già morto. Poi è anche questione di luce: l’immagine della pagina nello scerno di computer irradia luce sua, mentre la carta irradia luce riflessa, funziona con luce altrui, ruba, dunque social è superiore al libro. La dipendenza è un altra cosa, ed esiste nei due casi.

Ogni scritto è pattume - Antonin Artaud

… ed ogni scrittore è pattumiera.

Vsemirnaja literatura sovietica fosse il tentativo disperato e paradossale di innestare la cultura spirituale occidentale sulle rovine della vita russa, un concetto in piena contradizione con i slavofili. Dostoevskij avrebbe detto viceversa: “sarebbe interessante innestare la cultura spirituale russa sulle rovine di quella europea".

In verità avrebbe detto: “sarebbe interessante innestare un cadavere fresco su una carogna imbalsamata”.

Che io sia un uomo, è un pregiudizio. Ma io ho già vissuto fra gli uomini, e conosco tutto quello che gli uomini possono provare, dalle cose più basse fino a quelle più alte. Sono stato Buddha fra gli indiani…e Dioniso in Grecia. Alessandro e Cesare sono mie incarnazioni, come pure Lord Bacon, il poeta di Shakespeare. Infine sono stato Voltaire e Napoleone. Forse anche Richard Wagner. Ma stavolta vengo come il vittorioso Dioniso, che farà della Terra un giorno di festa. Non avrei molto tempo. I cieli si rallegrano che io sia qui. Sono stato anche appeso alla croce - Nietzsche, Ditirambi di Dionisio

In fine sei stato un cavallo a Torino battuto dal suo carrozziere.

Non si finisce mai di discutere perché si trova gusto a mettere in discussione ogni cosa. La discussione intorno origine pelasga o indoeuropea è un esempio come un altro, per esempio non c’è nessun differenza tra la discussione turbolog pelasg e scientolog indoeuropeo e la discussione Berisha maloku e Rama palloshi.

Discutere non e’ sinonimo di contestare.

Si, ma esiste una scala di termini che man mano crescendo si va dalla conversazione pacifica alla discussione neutrale, poi nella polemica acerba negativa che degrada in contestazione, poi in conflitto, litigio, con risultato finale guerra ucraina gazza. I termini descrivono il mondo in modo discontinuo, invece i processi della realtà sono continui cosa che fa impercettibile il passaggio da un termine nell’altro. Percettibile è solo che l’uomo caduto è per definizione contestatore come il suo antenato Caino o Prometeo, contesta per il piacere di contestare, dunque piace litigare e far guerra per malvagità innata.

Qui non si parla di politologia: si parla solo di letteratura.

La litterattura non è senza collegamento con la politica, esiste anche il letterato impegnato, ed essere non impegnato è una politica attuale molto subdola. In verità il mio esempio era illustrativo per dimostrare tramite la politica, che si alimenta di discussione assurda, che ogni discussione va a finire come in politica.

Thuhet rëndom që mbas çdo njeriu të madh ndodhet një grua, shumë e vërtetë, ngambrapa intelektualit t’modh ndodhet sinjora Bertini “më është mërzitur tërë ky shkëlqim bosh”.

Essere bello e felice non devi rendersene conto, invece rendersi conto vuol dire essere il brutto anatroccolo.

Sapevo che doveva andava presto di mattina. Visto che non sentivo nessun rumore im casa, ho aperto la sua porta e ho acceso la luce dicendo: “Sono le cinque, vai o non vai?”. Mi ha detto mezzo addormentato: “Non lo so ancora, sto pensando”. Solo dopo che l’ho detto: “Se ci pensi, allora non vai” si e svegliato. Ha capito che non ha ragione Cartesio quando dice: “Penso, dunque sono”, ma ho ragione io che ho detto: “Non ci penso affato, dunque sono”.

Nel paese della bugia, la verità è una malattia - Gianni Rodari, Nel paese della bugia

Non è completo come detto, si deve dire: “Nel paese della bugia, la verità è una malattia e la salute è una mezza verità”; cosi la Bugia è uguale a Verità più Mezzaverità, dunque in tutto fanno una bugia e mezzo. Per questa ragione c’è abbastanza verità per tutti, tutti hanno ragione indipendentemente per chi si vota nel paese della Bugia salutare.

La retrospettiva è meglio della prospettiva. Il ricordo meglio della speranza. Tutto sta se hai mantenuto sempre un retrobottega rispetto alla bottega con la quale hai trafficato nell’esistenza, nell’epoca della lotta. Un retrobottega che ti ritrovi già “vissuto” al momento della ritirata - nje filozof i modh italion

Il ricordo è peggio della speranza, la memoria non registra in modo fotografico, trasforma l’avvenimenti del passato, li abbellisce (a parte il caso quando li trasforma per gli interessi del presente), i ricordi sono falsati e inquinati proprio dalla speranza che ha valenza prospettiva, ma anche retrospettiva. Dire per partito preso che la retrospettiva è meglio della prospettiva nel caso migliore è come dire che il passato è migliore del presente e futuro, dunque risulta una visione conservatoria quando c’era ancora prospettiva come nei tempi dei grandi geni menzionati nel post. È che dire per innominabile attuale di scomparsa di ogni prospettiva futura e non si vede nessuna nuova visione in giro. Si vedono solo una massa informe di visioni passatiste mischiate insieme come un cumulo di rifiuti. Entropia uguale a zero. Che senso ha di essere contro il cristianesimo quando il cristianesimo era già morto ai tempi di Hegel e Nietzsche? Anzi loro stessi erano il sintomo più banale di un cristianesimo morente senza prospettiva, ma con piena retrospettiva nel retrobottega della storia.

Innaturale in genere significa solo inconsueto e tutto ciò che è usuale appare naturale - John Stuart Mill, Saggio sulla libertà

Per ragione Gesù è finito nella croce.

L’arte del 900, non può più darsi con quella spontaneità con cui si dava l’arte nei secoli precedenti (la spontaneità con cui venivano recepite le opere di un Mozart o di un Michelangelo o Tiziano ), ma richiede l’analisi filosofica e critica come propedeutica alla stessa comprensione dell’opera d’arte.

L’arte non ha bisogno della filosofia per essere spiegata, perché la spiegazione è intrinseca ad essa se è veramente arte. L’unico punto di contatto legittimo tra arte e filosofia è l’estetica. L’irruenza della filosofia nell’arte è segno di decadenza e di morte dell’arte nell’ultima forma di arte moderna, priva di significato e piena di assurdità che vengono spiegate filosoficamente con giochi di parole senza senso spacciati per profonda filosofia. La filosofia moderna cerca di giustificare le assurdità artistiche, giustificando anche se stessa; il suo arrivo nella fase terminale segna la morte della filosofia come glorificazione e giustificazione dell’assurdo incomprensibile.

Un paese si chiama un paese sviluppato se il numero dei suoi cani e gatti sorpassa il numero dei suoi abitanti.

La cultura ci trattiene in questo spettacolo del male con prodotti che lo raccontano la realtà del crimine e le imprese dei killer. Noi siamo scocciati da questa sofferenza, eppure continuiamo a guardarla, siamo dei consumatori di malvagità ma non ne siamo consapevoli.

Consapevoli o meno, la gente trova piacere nel guardare il male quando è protetto in casa, sul divano, mangiando popcorn e osservando o leggendo le opere perverse e criminali dei grandi artisti. Il problema è che nessuno si diverte quando le nefandezze criminali e perverse accadono realmente a lui, e nessuno accetta che il male artistico abbia un potente impatto sul male reale perché desidera divertirsi ad ogni costo, anche a spese dell’altrui sofferenza, come uno spettatore nell’antica Roma che assiste ai gladiatori morenti nell’arena del Colosseo.

Io guardando il film sono con i ladri, nella vita reale sono con i poliziotti; sempre se non sono io quello che ruba, eh!

Non devi soltanto pensare, ma anche osservare intensamente tutto ciò che ti circonda, anche le piccole cose che sono nuove per te in un ambiente sconosciuto, al fine di essere più o meno sicuro, e quindi libero, anche libero di pensare. Un nuovo pensiero può venire dall’alto come una rivelazione, causa di ispirazione celeste, ma può anche emergere dal basso, causato da un’osservazione terrestre intensa. La scoperta della verità è il risultante del verticalità rivelata con fervore ed orizzontalità osservata con passione.

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Picasso ha detto giustamente: “Oggi il mondo non ha senso, allora perché dipingere i quadri che hanno senso?”. Tuttavia, non ha avuto le palle di esprimere altre due verità ancora più giusti: 1) “Oggi il mondo è malvagio, allora perché dipingere i quadri bonari?”, e 2) “Oggi il mondo è brutto, allora perché dipingere i quadri belli?”. Pur mettendole in pratica, non le ha espresse verbalmente.

I discorsi contro il comunismo avevano senso quando il comunismo era vivo e vegeto. Oggi discorsi simili, se non sono per fare la materia della storia in scuola, sono contro producenti, dimostrano una verità taciuta e scomoda, che la responsabilità e liberta vanno insieme visto che la struttura del mondo è bipolare. Cosi tenetevi un mondo di solo libertà senza responsabilità, e tutto il resto che deriva, vuol dire il presente miserabile che non passa mai, il ritorno eterno dell’uguale miserabile.

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