Il tratto di mare in cui spariscono più persone non è il Triangolo delle Bermuda ma quello tra il Dire e il Fare - Stewart Gilligan
Questo è un dueangolo, il triangolo è tra il Dire, il Fare e il Realizzare.
Il tratto di mare in cui spariscono più persone non è il Triangolo delle Bermuda ma quello tra il Dire e il Fare - Stewart Gilligan
Questo è un dueangolo, il triangolo è tra il Dire, il Fare e il Realizzare.
Forse scrittori come Dick, che scriveva su riviste dozzinali, pagato un tanto a riga, mentre adesso è considerato un maestro del 900, o la stessa Commedia di Dante, mal vista all’inizio perché scritta in dialetto , dovrebbero farci capire che la distinzione tra alta e bassa letteratura è veramente difficile.
Perlomeno è difficile per i contemporanei.
Anche Gesù che era un falegname, ma non hanno capito che era un grande scrittore. Ancor oggi non lo capiscano.
E anche come falegname non ha lasciato un gran ricordo.
Non si può fare concorrenza al Geppetto.
Milan Kundera, “Praga, poesia che scompare”
ROMANZIERE (e la sua Vita) L’artista deve far credere ai posteri di non essere vissuto dice Flaubert. Maupassant vieta che il suo ritratto figuri in una serie dedicata a scrittori famosi: «La vita privata di un uomo e la sua faccia non appartengono al pubblico ». Hermann Broch a proposito di sé, di Musil, di Kafka: «Nessuno di noi tre ha una vera biografia ». Il che significa non già che la loro vita fosse povera di eventi, ma che non era destinata a segnalarsi, a diventare pubblica, a tradursi in biografia. Chiedono a Karel Čapek perché non scriva poesia. La sua risposta: «Perché detesto parlare di me stesso ». L’elemento che distingue il vero romanziere: non gli piace parlare di sé. «Detesto ficcare il naso nella preziosa vita dei grandi scrittori e nessun biografo solleverà mai il velo della mia vita privata» dice Nabokov. Italo Calvino mette in guardia: a nessuno dirà una sola parola vera sulla sua vita. E Faulkner desidera «sparire come uomo, essere cancellato dalla storia, senza lasciarvi alcuna traccia di sé se non i libri pubblicati». (Si noti: libri e pubblicati, quindi niente manoscritti incompiuti, lettere, diari). Secondo una famosa metafora, il romanziere demolisce la casa della sua vita per costruire, con quei mattoni, un’altra casa: quella del suo romanzo. Ne deriva che i biografi di un romanziere disfano quel che il romanziere ha fatto, rifanno quello che ha disfatto. Il loro lavoro, puramente negativo dal punto di vista dell’arte, non può illuminare né il valore né il significato di un romanzo. Nel momento in cui Kafka suscita più attenzione di Joseph K, il processo di morte postuma di Kafka ha preso avvio.
Il criminale si scopre proprio perché cerca di eleminare le tracce delle impronte digitali.
NË ATË VEND intelektuali i shquar mbetet gjithnjë KE AI VENI, bile edhe kur del jasht shtetit i bi fyllit po me nji brim KE AI VENI.
NË ATË VEND intelektuali i shquar mbetet gjithnjë KE AI VENI, bile edhe kur del jasht shtetit i bi fyllit po me nji brim KE AI VENI si intelektual i modh pellazg, dhe i bie fyellit në të njëjtën vrimë TEK AI VENDI si intelektual i madh indoevropian.I gjithë misteri i qënies ndodhet në etimologjinë e termit akoma të përcaktuar saktë: brimë djathtas apo vrimë majtas?
l’assicuratore:
-Vuoi un assicurazione se viene Apocalisse?
il cliente:
-No, sono un credente. Me lo fai in caso di un incidente o se muore la mamma.
Tarkovskij:
The general ambience produced by Italy, its surface, seems to intensify creativity. The spiritual realm finds itself stimulated by the cultural tradition, which one perceives in a physical way, like a weight. Perhaps I’m mistaken, but this pressure seems connected to this other sensation of not being all that at ease. One feels that one’s under the influence of the residue of powerful emotions that existed in the center of the Mediterranean. They trouble the spirit. A lot of my Italian friends find it difficult to live in Rome and do everything they possibly can to try to live closer to nature. For me, it’s not the life of the big city like Paris or Moscow which creates the pressure. It’s something else: Rome isn’t a city in the way Milan is, it bears the responsibility of heredity, it supports all the layers of centuries past. Elsewhere we live in the precise moment where we’re living. For example, when I went to London, I felt as if in the country or in the desert. I don’t want to say that the absence or presence of the past is either beneficial or inauspicious - Andrei Tarkovsky, Interviews, Nostalgia’s Black Tone, Hervé Guibert,1983
The difference between Rome and Milan, or between Tradition and Progress, made sense in Tarkovsky’s time, today it no longer makes any sense, and it is a whole dead past without dialectics of the opposites of tradition and progress.
Il potere nel postmoderno sopravvive essendo contro se stessa grazie ai contestatori che si trovano dappertutto, perfino tra chi tiene le levi del potere.
Non credere mai cosa dice e scrive un autore per gli avvenimenti sotto un regime iperpericoloso dove la morte era sempre presente anche per una parola detta non conforme al standard ufficiale. Si rischiava di grosso perfino per il tono usato nel parlare. Il libro di un autore vissuto sotto il regime si legge come un buon romanzo, come una buona letteratura e nient’altro.
Nascondendo la morte e scoprendo anatomicamente il sesso il Moderno capovolge la Tradizione che faceva il contrario, testimoniando perfettamente il binomio inscindibile Eros e Thanatos.
Va di moda che artista deve farei il folle anche quando non è folle per fare artista. Folle vuol dire fare solo estetica senza essere condizionato dall’etica e logica, per principio di economia non spendere energie per etica e logica, buttare tutte l’energie devono essere spesse solo per l’estetica, per avere resultati massimi estetici. Questo nel caso migliore, perché nel postmoderno va di moda antiestetica, art brut, arte povera, antiromanzo ecc., tutto quel che gira intorno nel contemporaneità con banane, barattoli, insulsaggine letterarie ecc. Cioè è cominciato con antilogica (glorificazione dell’assurdo, irrazionale), poi con antietica (glorificazione del male, faustiano, poeti maledetti), e infine con antiestetica (glorificazione del brutto).
L’intera massa dei mediocri, con un’assoluta, pesante forza di gravità, preme incessantemente e implacabilmente fino a che non ha ridotto al suo stesso livello o a un livello inferiore ciò che è superiore.
(Hegel, Lettera a Niethammer, 29 aprile 1814)
Non so perché quando lego frasi simili non mi sento un mediocre, mi sento un superiore. Credo che per ognuno succede lo stesso, chi sa quanto superiore sia sentito Hegel quando l’ha detto.
È più difficile dare un nome che un carattere. (…) I genitori non pensano abbastanza alla gravità di quello che fanno nel dare un nome ai figli. Essi predispongono con questo una notevole parte del destino di quelli e riducono sempre più il campo del libero arbitrio (…). Pensate a quel che avverrebbe se la scelta dei nomi fosse lasciata agli interessati. Se, per intenderci, ogni cittadino restasse senza nome fino a quando non fosse in grado di darsene uno da sé. Giunto a una certa età, gli si direbbe: “Ecco, ora puoi sceglierti un nome” - Achille Campanile, Se la luna mi porta fortuna
Forse il bisogno di commentare nei social con un pseudonimo oppure fare la spia dei servizi segreti con un nome diverso, nasconde l’odio contro i genitori, è l’opera del Complesso di Edipo.
Ideja e Fojerbahut qe njeriu krijoi Zotin sipas shembelltyres tij eshte njera fele (e majta fele), ndersa e djathta fele eshte shprehja e Zanafilles: Zoti krijoi njeriun sipas shembelltyres se Tij. Dmth Fojerbahu ktheu mbrapsht, perveshi si çorape, shprehjen e priftit te katunit tij, dhe ne çastin qe e ktheu mbrapsht, i hyri ngambrapa n’tullumpt muslluku i Marlonit, atij dhe priftit katunit te tij, sepse e verteta eshte “mbi” felore: Zoti krijoi njeriun dhe njekohesisht njeriu krijon Zotin. Ky eshte thelbi i historise providenciale, e cila eshte histori takimi, ose, pare me holle dhe me sakte, histori ritakimi , perpjekja per ritakim eshte e dyaneshme.
Postkrishtërim = Postmodernizëm = Postruth = Ngambrapa.
In mancanza di censura scatta il meccanismo di autocensura che molti autori si lamentano. In questo caso è la coscienza dell’autore che cerca di fermarlo.
Ekziston Teori e Kaosit por nuk ekziston teori e konfuzionit, ekziston vetem praktike e konfuzionit. Shembulli i persosur eshte intelektuali i modh qe shpjegon Teorine e Kaosit ne menyre konfuze per te justifikuar, ne menyre koshiente o inkoschiente qofte, konfuzionin e jetes tij ku rafsha mos u vrafsha.
I libri non sono, e non dovrebbero essere, rifugio, evasione dalla vita; ma strumento per guardare più a fondo la vita, mezzo per vivere di più.
(Mario Soldati, America primo amore)
Non conta ciò che si pensa o come le cose avrebbero dovuto essere; conta la realtà. Di fatto, si legge e si scrive per sfuggire a una vita miserabile.
Mbasi xhiroi filmin La Dolce Vita që e bëri të njohur në botë, dhe më pas një dokumentar të shkurtër pa shumë impenjim, Felini ndjehet i shteruar dhe i frikësuar se tani mund të prodhonte vetëm krijime mediokre, i dukej se tanimë kishte thënë gjithçka që kishte për të thënë. Prandaj mendoi të ndryshojë regjistër, e filloi të bluajë idenë e një filmi të ri, i cili, ndryshe nga filmat e tjerë deri atëherë, të mos tregonte një ngjarje pak a shumë reale, por të filmonte mendimin, imagjinatën dhe ëndrrat. Projekti dukej tepër ambicioz për tu realizuar, dhe Felini nuk dinte nga t’ia fillonte, bëj e prish skenarin vazhdimisht. Ndërkohë afati i kontratës me prodhuesin po skadonte dhe ai nuk po qulloste gjë. Në gjëndje depresioni prej kësaj situate pa rrugëdalje, i firojnë nga trutë edhe ato pak ide konfuze që kishte; filmin e ri nuk ekzistonte më në mendje të tij, zero fare, nuk i kujtohej më asgjë. E shtynte me sot e me nesër detyrimin e kontratës ndaj producentit spërmarrës, i cili natyrshëm priste skenarin ose të paktën një projekt çfardo fillestar që të sigurohej disi se paratë nuk i kish investuar më kot.
Në këtë gjëndje depresive e ftojnë në datëlindjen e një punonjësi në Cinecittà, rrotull tij njerëzia festonin, madje e uronin për filmin e ri që nuk ekzistonte më as si ide. Tamam në pikën më të ulët të depresionit, ulur në divanin e sallonit të sinjorës, pati mendjeshkrepjen gjeniale që të përshkruante në film gjëndjen që ai vetë ndodhej. Pra që filmi i pritur të fliste pikërisht për një regjizor që nuk ka asgjë për të thënë, pasi dëshironte të bënte një film që nuk e kujtonte më si ngjarje, sepse ishte përhumbur në harresë shpirtërore.
Në gjimnaz po tregonim barcaleta në breshëri njera pas tjetres tu bo gare se kush bën me qesh më tepër. Në grup ishte nje tip - jo fort i shkathët nga mendja dhe nga trupi tip palluqje - që vetëm dëgjonte e qeshte. Më në fund ju mbush mendja edhe këtij të mos mbetej mbrapa shokëve, e ja nisi të rrëfejë barcaletën e tij duke thënë:
-Edhe un di një barcaletë të bukur, por vetëm se e kam harru!
La caratteristica principale del XX secolo è la psicopatia schizofrenica, nel senso dello scambio frenetico degli opposti, l’ambizione impossibile di essere incarnazione degli contrari, per di più inesistenti, perché in realtà esistono solo i complementari.