FIAT LUX - pjesë e shtatë (Xhojsi)

Il nudo a davanzale, il nudo alla stanza, il nudo alla terrazza, il nudo al asfalto ecc., i paesaggi urbani come contorno vuoto e orribile sono a funzione del nudo; i paesaggi urbani e ogni contorno sia di ogni tipo, reprimono in modo che il nudo potrà liberare. Tutto è al funzione di sesso, non c’è scampo, solo che il sesso reprime liberando come la droga - Aina Qi

disidentja që ndihet e huaj në këtë botë:
-Abito all’estero da molti anni e vorrei un libro che trattasse questo argomento ed in particolare di come ci si sente ad essere un pò “ibridi”. Personalmente quando torno nella mia patria non mi sento completamente una tourista, ma neanche un’indigena.

fuksi që se rru fare për këtë botë sepse është i sigurtë që ekziston ajo botë:
-Praticamente tutta letteratura, l’uomo è straniero anche a casa sua, e non per caso che la storia della lettera comincia con Ulisse. Quando non ci scriverà più il romanzo, allora ci siamo, siamo arrivati nella Terra Promessa; adesso come adesso divertite strascicando i piedi ansimando con lingua fuori nel deserto.

drejtori i dytë i Drejtoris Parë:
-Fabrizio De André osht i shum i modh, ka thënë: “Tra indiani d’America e sardi ci sono moltissimi punti di contatto. A partire dall’identico modo di gestire l’economia, entrambe le civiltà sono vissute di sussistenza non di produttività. E poi l’amore per la natura, il rispetto, il poco interesse per il denaro se non lo stretto necessario per la sopravvivenza e l’amore grandissimo per i bambini. I pastori sardi…dedicano tutto il loro inverno a giocare e a ridere coi loro figli, perché sembra loro giusto che il ragazzo viva pienamente la sua età di ragazzo e poi, dopo averlo fatto sognare, farlo diventare uomo”.

fuksi:
-Ha dimenticato l’uomo di Neandertal che è il modello originario.

drejtori i parë i Drejtoris Dytë:
-Che vorresti dire?

fuksi
-Volevo dire che quando il Progresso fallisce, il Neanderthal gioisce.

disidenti:
-Gli editori si lamentano dicendo: “oggi non legge più nessuno”. Ma loro sono i primi che non leggono, visto la roba che pubblicano.

fuksi:
-Oggi si lamentano tutti, non solo editori, ma anche i scrittori e i lettori. si vive nell’epoca dei scontenti eterni, dei dannati con scontentezza perenne.

drejtori i dytë i drejtorisë parë:
-Altra riflessione bellissima!

fuksi:
-Eh, cosa si può fare, solo Inferno è bellissimo.

disidenti që analizon:
-Ma una simile creatura lo chiamate genio? Ma non è anche scostumato e volgare?

fuksi:
-Lui è un grande artista, i grandi artisti possono essere ogni cosa che vogliono, libertà assoluta, sono i coccolati della società che ha sostituito la religione con l’arte.

disdenti që presupozon:
-Grande di che? Di follia e disonestà?

fuksi:
-È la società che è folle, un individuo davanti alla società non ha nessun importanza, l’individuo si adatta alla società che per di più è individualista fino alla follia.

disidenti që nuk kupton:
-Non capisco cosa vuole dire. Per me è solo uno stronzo.

fuksi që kupton:
-Se tu non fossi fissato in solo personaggio forse capivi cosa voglio dire.

disidenti i fiksuar:
-Sarò fissato ma per me, è un individuo volgare e cafone.

fuksi:
-In una societa individualizzata fino alla follia, uno è un grande artista volgare e cafone, altro è dissidente dannatamente fissato, un altro ancora è un fucsa dannatamente non fissato ecc., il rezultato finale è: lesh me qime ose qime me lesh bjere si ta kesh.

disidenti:
-Fai bene a dire qualcosa a lui, è in difficoltà e come sempre vuole un parere da te.

fuksi:
-Lo so, ma non sono in un stato migliore possibile, non sono felice, se ashtu osht nji punë.

disidenti:
-Perché, devi essere per forza felice per dare consigli?

fuksi:
-Sicuramente, quando stai male sei per forza nello sbaglio e nel falso, la verità e la saggezza è il privilegio delle anime felici. Non so cosa dire, non sono sicuro che quel che adesso penso non sia stupida e falsa. Meglio non dire niente.

disidenti:
-Njeriu është qenie hipokrite, me dy fytyra - ka thon Xhejms Xhojsi dhe Xhenis Xhoplin.

fuksi:
-Dy fele ka suma, dy loqe ka penisi, dy fele ka dafllaku, dy hemisfera ka truri, dy pozita politike ka demokracia (majtë dhe djathtë), dy faqe ka mësalla (“si mësalla me dy faqe”), dy fytyra ka disidenti (hem kundër regjimit në fuqi, hem bën krushqi me drejtorin e parë të Drejtorisë Dytë se ashtu osht nji pun), dy bathë ka kokrra (bath-bath po nji kokërr).

zoti Shyti:
-Fa freddo, fa freddo, eh?

shoku Zylo:
-Fa freddo dentro, freddo o caldo sono sentimenti spirituali, dunque soggettivi, interiori, sentiti nel cuore; fuori “fa” solo temperatura bassa o alta che sono oggettività scientifiche misurate con apparecchi, termometro in questo caso.

-zoti Shyti:
-Ma perché si lamenta il disidente tenente Gurabardhi che qelia është e errët, e lagësht, e ftohtë?

shoku Zylo:
-Perché l’amore della signora Bertini è e errët, e lagësht, e ftohtë, e per conseguenza risulta anche qelia e errët, e lagësht, e ftohtë.

zoti Shyti:
-Ma perché l’amore della signora Bertini è e errët, e lagësht, e ftohtë?

shoku Zylo:
-Perché ha mut e kërce e vai a leggere Heidegger che domanda: “Perché c’è qualcosa invece di niente?”.

zoti Shyti:
-Non si vive con il mestiere del scrittore, facendo l’editore si, e si vive bene, soldi, prosperità e serenità. La gente preferisce mangiare una pizza che leggere un libro.

shoku Zylo:
-Se non mangi pizza, potresti morire di fame. Se non leggi libri, non muori, per questa ragione si richiede denaro per una pizza e non per un romanzo.

zoti Shyti:
-Premesso che io ritengo di non essere una scrittore di mestiere, ma come molti che scrivono ho semplicemente la passione per la scrittura, mi piacerebbe capire per quale motivo alcune passioni hai diritto di farle diventare un lavoro e altre no. La risposta è semplice: se tutti facessimo il lavoro per cui siamo nati, fallirebbe il 90% delle attività che oggi s’arricchisce con la gente che ha rinunciato ai propri sogni.

shoku Zylo:
-Non capisco bene cosa vuoi dire, forse perché si tratta di una questione che è torbida e incomprensibile in generale, il rapporto arte-soldi è stato sempre problematico.

zoti Shyti:
-Grazie, ma neanche io manco capisco quello che me stai a scrive, dici che sono incompresibile, ma pure tu non scherzi. Grazie ancora.

shoku Zylo:
-Non c’è bisogno di dire grazie per cose fate senza soldi. Inferno è per definizione il posto incomprensibile e senza nessun significato e per conseguenza con zero comunicazione ed infinita inspirazione per scrivere romanzi moderni che valgono più di una pizza in un epoca dove il rapporto arte-soldi resta problematico.

zoti Shyti:
-Il rapporto tra arte soldi è stato sempre problematico perché ci sono artisti che rinunciano ai loro sogni.

shoku Zylo:
-Il sogno dei veri artisti è di fare arte senza soldi, per non dire di non fare arte ma di fare una vita che vale più dell’arte. Proprio il sogno di Marx che profetizzo la società futura dove non ci saranno uomini falsi deformati professionalmente come artisti, calzolai, pizzaioli, scienziati ecc., ma saranno uomini veri che faranno arte, scarpe, pizze, scienza ecc.

zoti Shyti:
-Beh certo, se si eliminasse la moneta e si potesse tornare al baratto allora il discorso sarebbe diverso!

shoku Zylo:
-Il discorso non deve essere fato secondo il contesto, ma deve essere fato per principio, poi si vede nel contesto.

zoti Shyti:
-Ci sono stato a fiera del libro, ho visto di tutti i colori. Oggi scrivono in tanti, quanti libri spazzatura ho visto e sfogliato, è diventato il solo modo di comunicare che tanta gente ha. L’uso del computer facilita le cose, tanti lo usano come una macchina da scrivere comodissima perché il pensiero, le mani e i tasti sono come un cavo dove passa la corrente elettrica. Si stampa la pagina e i caratteri sono perfetti, in apparenza buona presentazione, la grammatica lo corregge il computer, che grossa differenza a scrivere a mano, carta e penna come si faceva una volta. Per non parlare delle case editrici, basta pagare pubblicano di tutto e di più, chi se ne frega se il libro vale poco o nulla, chi lo ha scritto è contento perché avrà tra le mani il suo operato, poi se ne venderà solo alcune copie ai parenti, che importa, ma la delusione é tanta. Secondo me al momento è meglio non pubblicare nulla, passerà quest’ondata di scrittori da dimenticare, bisogna pazientare, fra qualche anno le cose cambieranno e allora ne riparleremo, non bruciate malamente il vostro libro se in lui credete, ma attualmente tenetevelo nel cassetto.

shoku Zylo:
-Prima si credeva in Dio, poi in Gesù, dopo il Lutero si credeva in Libro, e adesso si crede in Romanzo. Tu credi che passerà quest’ondata di scribi e fra qualche anno le cose cambieranno per darsi coraggio a se stesso o hai qualche argomento o logica per dimostrare che è solo un fenomeno passeggero?

zoti Shyti:
-Ho l’impressione che la gente sia poco ascoltata, nessuno si sofferma a dialogare, ho notato che sono venuti fuori tanti scribi dopo la pandemia, bisognava reagire esternare in qualche modo il proprio pensiero, e grazie al computer che facilita la vita a tanti, l’invasione di pubblicazioni e case editrici fasulle sono comparse come funghi. Scrivere un libro non è facile, a volte ci vogliono anni ed io non credo che dopo la prima esperienza in tanti continueranno.

shoku Zylo:
-Vedi che il fenomeno che “tutti scrivono e nessuno legge” è stato un’impressione di Nietzsche più di un secolo fa. Non è questione di computer, secondo te il futuro del libro dipende dalla scomparsa del computer e ritorno della candela? Forse dopo Covid è rivelato in modo evidente “la morte del libro” annunciato da tempo come “la morte del romanzo”.

zoti Shyti:
-Nel mondo dei libri tutti si lamentano: i scrittori sono scontenti dalle case editrici che fanno di tutto solo per guadagnar soldi, gli editori si lamentano che i scrittori si credono geni che scrivono capolavori immortali, e invece sono nullità trasformati in mostri dall’ipertrofia del proprio ego.

shoku Zylo:
-Nei discorsi tra editori e scrittori che si lamentano per le case editrici e viceversa, si vede il contorcersi della coscienza rispettivamente dei scribi e dei mercanti del tempio.

zoti Shyti:
-Ho deciso di leggere Soldati perché, non ridete per favore, è nato lo stesso mese di Dostoevskij e di Stevenson. Già il primo autore del famoso “Delitto e Castigo” e l’altro de “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Tutti nati nel segno dello Scorpione dominato da Plutone, il dio degli inferi.

shoku Zylo:
-Non ce niente da ridere con approccio astrologico tra Dostoevskij, Soldati e Stevenson: astrologia è una faccenda seria come astronomia. Un segno zodiacale rappresenta un essenza che dà informazione analogica per i nati sotto lo stesso segno; ogni mese ha un suo spirito specifico, esattamente come una stagione composta da tre mesi: spirito invernale, primaverile, estivo, autunnale. Spinto in estremo l’idea: ogni giorno ha il suo spirito, lo stesso ha il suo spirito ogni ora del giorno, e perfino ogni momento che agli umani li passa sotto il naso facendo astronomi che calcolano il tempo guardando orologi e apparecchi con ruote dentate. Insomma non ce niente da ridere se si approcciano persone con simili segni o essenze zodiacali fuori del tempo e lo spazio; invece ce molto da ridere se si paragonano nel tempo e spazio storico Soldati con Dostoevskij, il quale segna fine di un epoca, in letteratura ma anche oltre.

disidenti:
-Vetëm Monumenti i Kujtesës ka vlerë, mozaiku i Muzeut Historik Kombëtar duhet të harrohet me gjith epokën që e krijoi, me kuç e me maç.

fuksi:
-Proçesi i kujteses nuk eshte mekanik robotik siç rendom kujtohet. Kjo na dallon nga robotet, si çdo tjeter proces shpirteror, kujtesa eshte e interesuar, ne kujtojme dhe harrojme çfare desherojme te kujtojme dhe harrojme. Sigurisht tere kjo kryhet ne subkonshience, teorikisht dhe idealisht gjithçka e ndodhur eshte e rregjistruar, asgje nuk humbet, harresa eshte genjeshtare, llamburit ne drite genjeshtare ne raport dyfelor me kujtesen. Ne fakt harresa nuk llamburit, por obskurantit, kujtesa llamburit, duke krijuar keshtu qenien si loder drite-hije.
Fenomeni eshte me i gjatë në kohë se politika shqiptare e mbas vitit 90-te (vetkuptohet që edhe gjeografia eshte me e gjere se ajo shqiptare), dhe ka filluar qe me disidencen e kohës së Ramizit. Mbasi vdiq shok Enver natyrshem u ngjallen instikte disidente t’mdhoja sepse gogoli iku, dhe sot eshte “harruar” qe disidentet e atehershem shpresonin tek Ramizi duke thënë “vallaj ky ka per ta kthy pllakën!”. Ishin po ata qe harruan e mbas do kohe filluan te thoshin per Ramizin: “vallaj ky eshte me i poshtër se Enveri!”. Pastaj harruan qe kishin brohorit si te marre Berishen ne stadium, e thane perseri te deziluzionuar për Berishën qe “qeka me i keq se Enveri”. E keshtu me radhe me Nanon e me tej, e kush rri e merrret të kujtojë harresat e te deziluzionuarve të perjetshem qe gjithnje harrojne dhe nuk harrojnë kurrë të mos harrojnë? Edhe ne kete rast modeli eshte pallimi, harrimtaret e perjetshem ankohen gjithnje si vajza te deziluzionuara qe i ka braktis dashnori, gjithnje harrojne që janë ankuar më parë për të njëjtë gjë, por asnjehere nuk harrojne te ngrejne kembet bige perpjete qe t’ua rrasi palluesi i radhes.
Pra nese pyetet: “po tani qe na sqarove, çfare te bejme?, çfare do te ndodhe? çfare pjate do hame mbas antipastes”. Pergjigja me e mire eshte: “Mbani gjithnje kembet për tërmo per çdo eventualitet, do ta hani pa tjeter, e sigurte qe do ta hani, keni për ta hongër si n’karadak! Do të mbeteni gjithnjë të deziluzionuar, por nga ana tjetër gjithnjë keni për t’bo qef e keni për tu knoq; të jesh përherë i deziluzionuar dhe të harrosh është mënyra e vetme për ta ngrënë palloshin gjithnjë e për të bo vazhdimisht qef”.

Nella Chiesa è scomparsa anche ipocrisia che, vista con l’occhi di oggi, risulta un valore.

zoti Shyti:
-Sono convinto che un bravo scrittore non si avvalga di regole per scrivere, non argomenta per compiacere, non frequenta corsi di scrittura. Il talento non si impara è innato e come tutte le cose che appartengono allo spirito perciò a l’anima, non partono dalla mente ma dallo stomaco, quindi riescono ad avere un “peso” dal punto di vista emozionale.

shoku Zylo:
-I geni non sono così rari come risulta, perciò è allenamento che conta, sono molto geni pigri in giro; dunque scrittore si nasce e si diventa a pari passo.

zoti Shyti:
-Geni si nasce, se il talento manca, non si combina nulla a imparare tecniche.

shoku Zylo:
-La verità della realtà è dialettica, non romantica.

zoti Shyti:
-“Il tempo dietro il tempo” è un frase di Flaiano che mi ha affascinato.

shoku Zylo:
-Sarebbe meglio: “il tempo didietro il tempo”, la lungimiranza di Flaiano non ha arrivato fino a dadietro il tempo odierno.

zoti Shyti:
-Anche il variante “il tempio dietro il tempio” non è male, si usa anche “tempo al tempo e lo vedrai”. Tuttavia il meglio rimane l’originale flaianesco.

shoku Zylo:
-Forse sarebbe meglio la sintesi delle due versioni proposte da te: “il tempo dadietro il tempio”.

Jean-Philippe Charbonnier, Il retro di Notre-Dame, Parigi, 1981

I cani sono felice in ogni incontro con i padroni, fanno esattamente come i bambini “papa! papa!” appena entra il papa in casa. Come fanno gli animali ad avere lo stesso identico emozione di gioia invece le persone con passar del tempo si abituano con chi hanno una relazione di amore, si stancano, si invecchiano, indifferenza, hanno una storia, sono sotto effetto della storia, lo subiscono la storia. Gli animali non hanno storia, il termine storia è simile alla disperazione.

shoku Ropi:
-Qualcuno mi può spiegare questa frase di Flaiano: “Non mi piace la fine, in genere”.

zoti Shyti:
-Le frasi di Flaiano non si possono spiegare, sono paradossi che spiegano il genere umano, esercizio che praticava con successo Oscar Wilde.

shoku Zylo:
-Il paradosso non spiega, solo dimostra se stesso come inspiegabile.

zoti Shyti:
-Dimostrare se stesso come inspiegabile è una spiegazione.

shoku Zylo:
-Si, ma Faiano, Wilde, Woody Allen e robe simili non è tutto il genere umano e l’inferno paradossale e assurdo non è tutto il mondo, esiste qualcosa in più che inferno, dunque esiste anche la spiegazione.

zoti Shyti:
-Non sono daccordo illustrare i libri; illustrando i personagi sarebbe come tradirli, sminuirli, ridurli. Loro sono delle realtà mentali indefinite e non mi va che si faccia una sorta di identikit di quella loro realtà sfuggente, metamorfica. Questo mi capiterebbe anche con il migliore illustratore del mondo. Ma ecco trovo che l’AI non sia il migliore illustratore del mondo, trovo che realizzi immagini schematiche, povere, e insomma davvero, so che è un gioco, ma ecco mi imbarazza, mi fa un po’ di male. Trovo che ci sia qualcosa di banalizzante in questi ritrattini. Chiedo di non continuare.

shoku Zylo:
-Adesso le frittelle non fa più la Nana Pina in casa, ma si fanno con macchinari in azienda, e per certi versi sono migliori come qualita e gusto. Poi le fritelle li compri in supermercato dove non vai con mulo o cavallo, ma vai con un Fiat di 100 cavalli.
A parte la figura umana che ha difetti (nei piedi storti sono piu evidenti), tutto il resto va molto bene e promette un futuro migliore dell’artigianto pittorico che viene glorificato dai artigiani che hanno conflitti di intteressi con industria, e di chi fa rumore per farsi vedere che “sono anche io qua” che discuto disinteresatto per i grandi problemi culturali di umanita.

disidenti:
-Sentirmi giovane è una cosa che a questo punto della vita non mi capita più. In sala durante la rappresentazione del libro ero il più giovane. Roba da boomer, ho pensato commosso. Sono uscito e mi sono messo a correre come un ventenne, pioveva e non avevo l’ombrello.

fuksi:
-Eh, una buona occasione per perdere la dentiera.

drejtori i dytë i Drejtorisë së Parë:
-Ma pure per far silenzio non è mai troppo tardi anche se ci si crede giovani.

fuksi:
-In una civiltà in decadenza gli adolescenti sono già vecchi perché hanno provato e degustato tutto, e gli anziani si credano giovani; in questo modo equilibrato si mantiene permanente la putrefazione della carogna, la Fine dei Tempi in rallentatore.