Qesh mirë kush qesh i fundit

Il vero male del mondo è uno e uno soltanto: l’ignoranza.

In realtà è la semi-ignoranza, intendo dire che una sana e completa ignoranza non crea danni.

Questo è un discorso tra grandi intellettuali. L’uomo è in un stadio costante di semi-ignoranza, soltanto il grande intellettuale si crede nello stato di pieno-sapienza, che risulta lo stadio di pieno-ignoranza.

Etimologicamente per bandito si intende colui che appartiene ad una banda o ad un gruppo di persone ‘bandite’ dalla società. In tutto il mondo i grandi intellettuali sono organizzati in bande mafiose di auto-banditi.

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In una Italia inesistente Macchiavelli non aveva capito l’ostacolo della Chiesa come potenza centrale governata da un Papa padre del suo Principe.

Italia si fatto esistente dopo che il Vaticano si è fatto inesistente, il figlio ha ucciso il Padre secondo la legge “Complesso di Edipo”, e poi è morto anche il Figlio secondo la legge “chi usa la spada dalla spada morirà”. Non è chiaro cosa fa e cos’è il Spirito Santo per avere ancora speranze.

Confesso di non aver capito niente.

Devi considerare il punto di vista provvidenziale per la storia, che non va più di moda. È molto semplice come logica, ma è difficile ad accettarla, la Provvidenza e il Suo punto di vista.

È chi provvederebbe che mi è oscuro?

Mi illumino d’immenso e mi oscuro di limitato - ha detto la nanna Pina a Machiavelli che mangiava le sue frittelle.

Davanti al plotone dell’esecuzione, si chiede al giustiziato di dire ultima parola. Lui dice sbadigliando: “Che noia ragazzi è la vita e queste esecuzioni”.

Sokurov non è neanche conservatore neanche un progressista rivoluzionario, qualsiasi cosa possa chiamarsi lui stesso, oppure possano chiamare gli altri. Sokurov non può essere altro che un postmoderno, perché vive in un epoca tale, infangato completamente nel presente, e che butta fango del presente, sia nel passato, e sia nel futuro. Con altre parole Arca Russa è una parodia, sia del passato zarista, sia del rivoluzione; quest’ultima sotto inteso, come un progresso artificiale culturale europeo installato nella Russia con finale i Soviet, rappresentato simbolicamente dal Museo di Ermitage (ex Palazzo dell’Inverno, dimora dei zar) dove è ambientato “la storia” del film. Il film è ancora in più parodia come l’impossibilità di raccontare la Storia in generale. Sokurov racconta “la storia di impossibilità di raccontare la Storia” attraverso un film interrotto senza montaggio, che la Storia, nella Fine della Storia (anunciata da Hegel e poi dal Marx) è smontata, e non si più raccontarla in modo lineare e cosciente, ma in modo confuso come i processi del subcoscienza. Sokurov, più che postmoderno, si può chiamare postcristiano come credente, fa parodia ai zar e i progressisti, la madre Russia e l’Europa, l’Est e l’Ovest, prende in giro tutti, compresso anche se stesso. Per quest’ultimo non credo che è cosciente, altrimenti non faceva il film.

Ma mi chiedo perché bisogna sempre politicizzare l’arte, quando l’arte politica non vuole manco esserlo.

il postmoderno è un epoca che si può chiamare anche post totalitaria oppure postcristiana. Tutte le attività culturali, compreso l’arte e la politica, nell’epoca postmoderna sono per forza postmoderne per conto suo e nello stesso tempo sono postmoderne insieme come sempre nella storia altre sviluppate nella stessa clima. La cultura è una clima generale con microclima dei generi diversi in relazione tra loro, mentre nella clima postmoderna viene fuori il fenomeno “la confusione dei generi”, le attività culturali si mischiano insieme senza capo ne coda, causato per causa di crescita di entropia o degrado totale di valori. Anche la tua pretesa di dividere l’arte dalla politica è una reazione postmoderna contro il degrado postmoderno, considerare l’arte come se è superiore alla melma postmoderna. Si, è vero, arte è superiore come è superiore la schiuma sopra la melma.

Non dipingo donne grasse. Nessuno ci crederà, ma è vero. Ciò che io dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta, dipingo sempre un volume. Se dipingo un animale, lo faccio in modo volumetrico e lo stesso vale per un paesaggio. Sono interessato al volume, alla sensualità della forma. Se io dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, ho sempre quest’idea del volume e non ho affatto un’ossessione per le donne grasse - Fernando Botero, La Gioconda, 1977

Il desiderio sensuale per le donne grasse lui l’ha sublimato in desiderio sensuale per il volume; cioè, invece della cubista, lui desidera il cubo.

Preludi di Debussy. Meravigliosi confini raggiunti dalla cultura europea. Non esisteva che l’Europa, il resto del mondo incivile o coloniale o esotico. Oggi che l’Europa è finita si capisce la disperazione di questa musica che è arrivata all’estremo della malinconia e della grazia - Ennio Flaiano

Ha cercato di fare qualcosa Wagner, ma non ha potuto.

Mi sembra che il termine “morte dell’arte” è letterale, cioè arte è morta, e insieme con l’autore. Di fatto “la morte dell’autore” è un altro termine abbastanza in moda.

L’arte rappresenta la morte dell’uomo.

E in questa morte c’è un grande felicità e molto bellezza artistica. Sicuramente non è il grande artista che muore, sono gli altri, lui solo scrive e descrive la morte degli altri, gusta la morte senza morire.

Il gusto e l’opinione è personale. Non può essere trasmessa agli altri. Ognuno si fa la sua.

Esattamente come i pantaloni che si comprano nel negozio, ognuno ha i suoi pantaloni personali pagati con 20 euro.

Anche 5 euro al mercato.

Proprio con quelli si va in giro online.

Il giro che fanno tutti.

Si, ma c’è chi si crede Armani con pantaloni di 5 euro comprati al mercato.

Un intellettuale non ha amici e non può averli, teoricamente per definizione lui è solo con suo orgoglio, con l’assurdo “se stesso”, sempre cercato e mai trovato. Mentre in pratica, per esperienza personale, l’intellettuale non conosce l’amicizia, presto o tardi tradisce, o viene tradito dal suo amico intellettuale che è più intellettuale di lui.

Il tempo non esiste. Ciò che chiamiamo passato è solo un ricordo falsificato. Il futuro: una un’illusione programmata. Il presente: un errore dell’esistenza. Non c’è inizio, né fine. solo un paradosso circolare che si morde la coda, ridendo della nostra disperata ricerca di senso - Roberto Salvo

Il tempo non è che non esista e di conseguenza non esistono nemmeno il passato, il presente e il futuro. Tuttavia, il passato, il presente e il futuro non devono esistere perché non dovrebbe esistere l’uomo caduto che si è suicidato contro la natura, un errore dell’esistenza. L’unica esistenza che non è erronea è quella del grande artista e intellettuale che ordina al cosmo se debba esistere o non debba esistere.

Da quando la scienza moderna ha fatto progressi stupefacenti, la filosofia ha subito un regresso, degradando in una metafisica dell’assurdo totale, priva di significato. I progressi scientifici sono equivalenti ai regressi filosofici con parole a vanvera, nello stesso modo in cui i progressi politici sono equivalenti ai regressi religiosi, ridotti a un culto folcloristico. Inoltre, il formidabile progresso economico attuale è equivalente ai regressi artistici, caratterizzati da bruttezze di ogni genere, pop art, installazioni, performance, ecc.

Tani që vdiq Kadareja do na e bëjnë kaptinën bërdungull për ditë e javë të tëra me heroin e pamposhtur dhe gjeniun e madh shqiptar që habiti Evropin si dikur Skëndërbeu. Dhe jo vetëm servilat e zakonshëm dhe qytrymat kot që rrojnë, por simbas parashikimeve po e qajnë me qyrre e me lot edhe të fortët që s’kanë takat të shkojnë kundër turmës.

È la cattiveria il collante che tiene insieme gli uomini. Chi non ne ha abbastanza si distacca - Arthur Schopenhauer

Si distacca per accumulare cattiveria e poi si unisce di nuovo con gli uomini per scaricarla. E poi si ricomincia da capo eterno ritorno dell’uguale cattiveria carico-scarico.

Certi artisti sono trattati come un cane dalla società, ma anche loro fanno l’impossibile per essere trattati in tal modo.

Non dite mai sì o no per principio. Ditelo solo se avete la sensazione che sia davvero sì. E se è no è no. Se lo dite per qualsiasi altra ragione siete perduti - Carl Gustav Jung, Jung parla. Interviste e incontri

L’uomo caduto non solo ragiona in modo sbagliato, ma anche sente in modo sbagliato, anzi principalmente sente in modo sbagliato. La ragione è una stampella del sentimento, il ratio solo cerca di giustificare quel che si sente. Credere che è giusto quel che senti, è sentimentalismo di due soldi e anche pericoloso come deviante e ingannevole, perché è proprio il sentimento che è sbagliato e malvagio e si espone come giusto e buono.

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Un pranzo con Arthur Miller era qualcosa su cui avrei potuto solo fantasticare da ragazzo, da giovane, anche la settimana prima. Ho fatto un milione di domande, e ricordo abbastanza vividamente che lui mi ha confermato che la vita non aveva senso - Woody Allen, autobiografia Apropos of Nothing

Chi fa una vita senza senso per forza pensa che la vita non ha senso per giustificare la sua vita miserabile.

Quando ti succede una cosa miserabile, non cercare la causa perché la miseria non ha causa, oppure è la causa di se stessa. Solo aumenti la miseria se cerchi cause.

Domanda: che cosa è l’arte?

Prima si dà la definizione del “mattone”, perché ancora l’umanità non è risposto alla domanda: “Che cos’è il mattone?”, poi si trova la definizione dell’arte.

Bene! Parlami dell’essenza del mattone, che in sostanza innalza solo squallidi edifici.

Oh, ho avuto un lampo di genio parlando con te, finalmente ho trovato la definizione definitiva dell’arte:
“Arte è tutto detto e fatto solo con estetica, senza nessun logica e etica per principio di economia, cioè per non spendere energie inutili di alzare le mattoni nell’altezze sublimi della Torre di Babele”.