Qesh mirë kush qesh i fundit

… dal Cioran non potrà emergere mai una nuova dottrina o una nuova Weltanschauung. Cioran non è un filosofo che possa ispirare una nuova scuola di pensiero. Egli è un pensatore dal quale si disimpara e ciò fa della sua filosofia un esercizio di de-fascinazione. Fondare qualsiasi cosa in suo nome sarebbe un tradimento imperdonabile - Vincenzo Fiore, intervista in Corriere del Ticino

Non soltanto non si può fondare niente su Cioran, ma Cioran è la testimonianza perfetta che oramai non si può fondare niente sulla filosofia, solo scrivi quel che si sente, finis filosofia si fa come se fosse romanzo sentimentale per zitelle innamorate.

Guarda che la non fondabilità di una nuova filosofia è grande filosofia.

La filosofia è la grande filosofia di giochi di parole sempre capovolte e rovesciate secondo gli interessi del grande filosofo che fa grande filosofia per i genitali sui.

Riflessione oscura, parrebbe che i filosofi siano dei buontemponi.

L’uomo è buontempone per natura, e cosi passa il tempo libero divertendosi facendo, tra altro, anche filosofia.

Nelle porte dell’inferno postmoderno è scritto il detto:
È solo una tua opinione, a me piace a te non piace”.

Sex is our deepest form of consciousness. It is utterly non-ideal, non-mental. It is pure blood-consciousness… It is the consciousness of the night, when the soul is almost asleep - D.H. Lawrence

Ideally sex is our deepest form of consciousness and knowledge (in the biblical sense), while in practice after the Fall sex is our deepest form of unconsciousness and ignorance.

“Il pensiero debole” è la stupidita forte. Tra la situazione debole sociale esistenziale e il pensiero debole dei grandi geni c’è una stretta relazione reciproca, nel senso che la situazione esistenziale influenza la cultura e viceversa, la cultura influenza l’esistenza. Il cervello umano divide quel che indivisibile, in bene e in male; in bene per fare studi analitici, in male per falsare la realtà che è olistica.

Ho orrore di tutte le verità assolute, delle loro applicazioni totali, dei loro presunti detentori d’ogni risma. Prendete una verità, portatela con cautela ad altezza d’uomo, guardate chi colpisce, chi uccide, cosa risparmia, cosa elimina, annusatela a lungo, accertatevi che non puzzi di cadavere, assaggiatela tenendola un po’ sulla lingua, ma siate sempre pronti a sputarla immediatamente.
L’uomo libero è questo: il diritto di sputare.
(Albert Camus)

È una arma di doppio taglio, il diritto di sputare a qualunque, anche sul autore delle frasi.

Fallo, a chi importa?

Io non lo faccio perché lo sputo ce l’ho solo per digerire il cibo nella bocca, e tempo fa piacevano i romanzi di Camus. Poi, sapendo che il mondo è circolare, il sputo lanciato in faccia a qualche verità, può ritornare indietro come boomerang, esattamente come succede nel caso in questione. Per di più quando si sputa al cieli, di sicuro lo sputo ritorna in faccia propria.

La tema della crocefissione trasforma il crimine più orrendo nella storia in atto sublime abbellito con l’estetica totale. Da questo punto di vista, generale e ufficiale, il cristianesimo risulta uguale alla religione maya. Grazie a Dio esiste anche un altro punto di vista.

Njeriu, homo sapiens economicus, kur prodhon objekte materiale, humanizon materien. Ky eshte kuptimi filozofik i dizajnit.

Shqiptarët kur i le treni, kurr nuk thonë u vonuam, por na iku - Faik Konica

Ashtu është, shqiptarët dosido thonë “na iku treni” sipas shqiptarëve të iluminuar që “i le treni”. Asnjëri nuk është vonë, as që i bëhet vonë.

Il dominio della tecnica comporta il rischio del pensiero calcolante sull’etica e sull’arte, la rinuncia delle categorie del vero, del bene e del bello in funzione dell’utile. L’apparato tecnico calcola l’utile e sottintende l’assenza del bello, del giusto e del vero. Il rischio, nell’era della tecnica, è di frequentare unicamente il pensiero “calcolante” a danno di quello critico e libero.

Peggio dell’apparato tecnico è l’apparato del pensiero critico, libero e relativista che ha messo in discussione il giusto, il vero, il buono e il bello. Ponzio Pilato ha chiesto “Che cos’è la verità?”, ma poteva chiedere lo stesso: “Che cos’è la bontà? Che cos’é la bellezza?”.

Më ka marrë malli për Shqipërinë tonë, për atë qiell të madh, të gjërë e të thellë, për vrapin e kaltërt të dallgëve adriatike, për retë në muzg si kështjella digjen, për qiparisa kope e varre. Malli më ka marrë për shqiptare … - Ismail Kadare

Çuditerisht njerezit me dije te madhe shkruajne kaq bukur kur jetojne larg atdheut. Qe nga rilindja dhe ne kohen e sotme.

Letërsia dhe arti kanë shtysë brerjen e ndërgjegjës.

C’è una forma di tristezza che nasce dal sapere troppo, vedere il mondo così com’è. È triste capire che la vita non è una grande avventura, ma un susseguirsi di piccoli momenti insignificanti, che l’amore non è una favola, ma una fragile e fugace emozione,
che la felicità non è uno stato permanente, ma un raro e fugace scorcio di qualcosa che si può mai aggrapparsi.
E in questa comprensione, c’è una profonda solitudine, una sensazione di essere tagliati fuori dal mondo, dagli altri, da se stessi.
(Virginia Woolf)

Questi tristi pensieri sono generati da un’angoscia personale causato da una triste esperienza reale. Non ha niente da vedere con il sapere, il solito credo intteletuale che chi sa tanto per forza è angosciato e un suicidato potenziale. L’angoscia e il suicidio è fondata su un sofferente emozione causato da una esperienza sofferente negativo, quasi sempre con motivo il sesso, per non dire sempre.

Il significato più profondo e fondante del mito tragico di Torre di Babele è la perdita dell’intimità, seguito dagli altri significati di seconda e terza mano già ben conosciuti.

“Libro originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare” - Chateaubriand

Si può dire meglio cosi:
“Uomo originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare”.

Per il grande intellettuale ci sono solo due alternative: o il bigottismo ipocrito della Tradizione, o la perversione sincera del Progresso. O ritorno nel passato smerdato o avanti popolo nel futuro cacato.

La sentenza “come è arte oggi, sera il mondo domani” adesso è cambiato in “come è arte oggi è il mondo oggi”, Fine dei Tempi artistici.

Il pellegrinaggio è ormai sostituito dal turismo, come molte altre attività umane trasformate da religiose a laiche. Tempo fa, il pellegrinaggio era un’attività principalmente spirituale, una condizione sofferta con l’intenzione di incontrare Gesù e la Madonna. Oggi viaggiare è diventato un affare per le agenzie turistiche, un’attività principalmente fisica con l’intenzione divertente di incontrare Dio Carboidrato e Proteina.

Questa immane sofferenza di sicuro finirà prima o poi, e sarà solo una storia.

Finirà nel momento che da sotto la sofferenza lo sali sopra e lo cavalchi. Dopo succedono solo avvenimenti.

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Ciò che tendiamo a ignorare è il mondo che ci vede. Non si tratta del mondo che pensate di vedere o ascoltare…
Siete sostenuti da questo mondo. È in realtà il mondo com’è ‘prima’ che ne siate consapevoli, prima che ve ne facciate un’idea. Se mettete in primo piano voi stessi, dimenticherete completamente questo mondo che vi vede, vi sorregge e vi sostiene - Dainin Katagiri, Devi dire qualcosa
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Che le cose - alberi, montagne, e così via - ci vedano e ci parlino è un segno della vicinanza della verità delle cose. Heidegger e lo zen dicono chiaramente che la verità è “lasciare essere” gli enti per come sono e ciò lo esprimono entrambi allo stesso modo: le cose ci parlano e si rivelano a noi ben prima dei nostri giudizi. Lasciar essere significa lasciare che le cose siano quello che sono, lasciare che esse ci parlino liberamente.

Mettere in primo piano se stessi è un attitudine, e un attitudine non cambia pensando filosoficamente o meditando con diverse tecniche, ma allenandosi facendo azioni opposti con gli azioni determinati dall’attitudine egoista e egocentrica.