Qesh mirë kush qesh i fundit

La ‘verità’ è quindi non qualcosa che c’è, che si trova o si scopre, ma qualcosa che si crea e che ha valore nella misura in cui favorisce la vita, la potenza, la conservazione e la crescita di un determinato tipo di esistenza.
Friedrich Nietzsche

Esempio perfetto per definire la figura dell’intellettuale. Nietzsche, come tutti i grandi intellettuali, si misura con colui che ha detto “Io sono la via, la verità e la vita”, e anche: “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io non sono venuto per abolire ma per compiere.”

Visto senza pregiudizi, il Bacio di Munch è più angoscioso del suo Urlo. Ma non si può vedere senza pregiudizi, i quali son creati dall’angoscia. Come sempre, l’archetipo del serpente che morde la sua coda.

A volte la gente non vuole ascoltare la verità perché non vuole vedere le proprie illusioni distrutte. Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Friedrich Nietzsche

Si può dire anche che la gente non vuole ascoltare la verità perché dopo non si può divertire facendo filosofia e ballare in discoteca.

Lascia tutto e seguirti - Franco Battiato

Un altro esempio che il grande intellettuale si misura sempre con Gesù, in questo caso imitandolo a rovescio e contradicendo facendo parodia.

Nel mio paese invidiavo i grandi intellettuali, al estero in Occidente invidio gli analfabeti.

Chi è il vero Maestro?

Il vero Maestro è colui che ti trasforma.

il Vero Maestro é Mefistofele che ha trasformato Faust in un grande intellettuale, e dopo ha trovato anche un buon avocato per lui.

Durante la Resistenza in realtà c’erano le resistenze: quella cattolica, liberale, azionista che guardava a Occidente e quella comunista che guardava all’Unione Sovietica e alla Yugoslavia di Tito. L’una voleva ripristinare la democrazia liberale, l’altra voleva instaurare tramite una rivoluzione, una dittatura comunista.
L’evento sanguinoso che sancì la frattura tra le due resistenze avvenne a Porzus, dove diciotto partigiani “bianchi” della Brigata Osoppo furono trucidati dai partigiani rossi italo-yugoslavi. Tra le vittime il comandante Francesco De Gregori, zio del cantautore famoso a cui fu dato il suo nome in suo onore e in sua memoria. E Guido Pasolini, fratello di Pier Paolo.

Perché la DC non aveva l’interesse a scontrarsi frontalmente col PCI. La vulgata resistenziale è sempre stata in mano ai comunisti.

Allora che cavolo di verità cercate nel fango della politica? E per di più in un tempo storico quando i cantautori, invece del microfono, tenevano in mano una mitraglia, e la politica era un fango insanguinato.

Ma adesso non c’è sangue.

Si lo so, adesso il fango è misto con sperma e liquidi di mestruazioni. È lo stesso, Eros e Thanatos sono equivalenti.

L’epoca senza eredi dei maestri del passato coincide con l’epoca epoca di non separare i maestri cattivi dai maestri buoni, son messi tutti insieme nel sacco del babbo Natale. Mi sembra che quasi nessuno non si rende conto della coincidenza, e neanche che non devono essere seguiti i maestri cattivi. Per non dire che non definisce chi merita di essere seguito e chi non. Per fare questo oggi ci vuole veramente coraggio.

In generale, i ritratti dei vari Maestri non sono univocamente elogiativi o univocamente critici, bensì in chiaroscuro. Senza fare di tutta l’erba un fascio in cui non si distingue alcunché (come sembra voglia dire Lei), Si analizza e mette in luce gli aspetti sia positivi sia negativi del loro pensiero, della loro visione del mondo; non li classifica in buoni da una parte e in cattivi dall’altra, ma di ciascuno evidenzia luci e ombre; cosi l’essere buoni o cattivi Maestri passa “attraverso” ognuno di loro, senza che vengano nettamente divisi in due schiere contrapposte. Pertanto, ad essi spetta il titolo di Maestro sia quando mostrano saggezza sia quando sbagliano (se non altro come esempio da evitare…). Questo è il mio parere.

Perfetto il concetto delle grafiche in chiaro scuro, con il tuo parere son d’accordo. Solo che il tuo e il mio parere non risolve il problema che non ci sono più eredi da seguire i Maestri del passato. Si deve spiegare perché in un certo non si seguono più i Maestri, non solo constatare il fenomeno. Perché prima si seguivano i Maestri? I Maestri Gesù e Marx, con i loro chiaro scuri :stuck_out_tongue: il secolo scorso hanno diviso diviso il mondo in due campi chiaro e scuro crescendo al massimo storico il livello dell’Inferno terrestre. Cos’è successo che non si seguono più i Maestri? Sono arrivati gli UFO e hanno infettato i terrestri con individualismo autoreferenziale? Con altre parole l’essenza del problema è che c’è una differenza qualitativa tra fare con maestria un ritrattato in chiaro e scuro di un Maestro, e di seguire un Maestro, credere in lui. Non ricordo il nome di un famoso francese che ha detto che élite francese di dopo guerra ha per maestro De Sade. Qualcosa di simile ha detto anche Flaubert, De Sade è il Maestro del nostro tempo. C’era un volta che non si discuteva che il Maestro da seguire era Gesù. Queste cose deve essere chiarire, ed io lo seguirò che lo fa chiaro il concetto.

A mio avviso, al di là dell’individualismo e dell’egocentrismo che isolano da tutto il resto, una delle cause dell’assenza di eredità è l’ignoranza (verosimilmente di origine sessantottina…). Essa è così diffusa e profonda che la si accetta come un dato di fatto, che si ignora addirittura che l’ignoranza può anche “non” esserci e che viceversa può esistere la cultura. Oltre la morte di Dio, oggi abbiamo la morte della cultura, e di entrambe siamo come inconsapevoli, non siamo coscienti dell’avvenuta scomparsa, come se Dio e cultura fossero cose assolutamente aliene al nostro mondo. E probabilmente, a mio avviso, le 2 morti sono in qualche modo tra loro connesse.

Hai fatto un bel ritratto sessantottino (che di fatto, per il mio e tuo parere, è un avvenimento che non è solo nero oscuro). Pero io voglio la data quando nella storia son scesi gli UFO nella terra e hanno infettato i terrestri con ignoranza di negare e far morire Dio e Cultura. Perché e quando succede il caos autoreferenziale e la scomparsa degli eredi? Uno dice nel 68-to, altro dice nella Marcia di Roma, un altro nell’attacco del Palazzo d’Inverno, un altro nel attacco della Bastiglia, un altro quando Caino ha rotto il teschio ad Abele.

Volendo indicare qualcosa di preciso, io azzarderei Cartesio (XVII secolo) e la sua filosofia basata sul famoso “Cogito, ergo sum”. Questo principio pone la coincidenza tra Realtà e Io; quindi è il fondamento di ogni pensiero individualista, in base al quale esiste innanzitutto il “soggetto”, svincolato da una Realtà che lo trascenda e di cui debba tener conto. Se esiste solo l’Io, ciò che gli sta intorno perde consistenza; ecco allora che si arriva alla morte di Dio, della Cultura, della Verità, della Morale… Si ha il trionfo del Relativismo, nel senso che non c’è più nulla di assoluto e incondizionato, ma tutto è relativo al “soggetto” (il quale poi, per di più, inevitabilmente muta col tempo, durante la sua esistenza…). E’ una mia ipotesi.

Tu fai ipotesi con chiaro scuro, molti altri scrivono bellissimi libri con ipotesi scuro chiaro, ma ci sarà qualche Maestro che ha per intenzione di separare oscurità dalla luce, il male dal bene, e di far scomparire l’oscurità dal mondo, cioè di fare scomparire il falso, il male e la sofferenza dal mondo? O stiamo qui a raccontare frottole all’infinito al servizio dell’editoria?
Detto in breve: come fatte a non rendersene conto che la storia e il presente è pieno di Maestri in chiaro e scuro e seguaci o fan in chiaroscuro che credano che loro sono nella luce e l’avversario sta nell’oscurità, cioè, detto in modo più semplice e banale, votare Meloni oppure Schlein, urlare nello scale dello stadio Milan oe oe oe!, Juve oe oe oe!? Questa è il buoi profondo di fine storia!

La frequenza di funzioni religiose è spesso correlata a livelli più elevati di felicità e soddisfazione. Ma una nuova e approfondita ricerca scientifica mira a chiarire se questa relazione sia reale.

Ma andate a studiare al microscopio il virus del Covid, fare statistiche delle infezioni e vivisezionare rane e cavie nel laboratori. Che ne sapete voi dell’intimità delle persone?

L’arte è la più alta forma di speranza - Gerhard Richte

L’arte è la più alta forma di speranza espressa nella forma più bassa di “nessun speranza o voi che entrate qui”, Dante, Inferno.

È un clima, prima che un assetto, anzi è il clima della nostra epoca, la tendenza generale soprattutto in occidente. Una tendenza relativista, soggettività, nichilista. Il mondo occidentale si è ristretto all’io e all’oggi e i suoi fondamenti sono la tecnica e il mercato; da qui la riduzione a un mondo senza eredi, che non riconosce eredità e non lascia eredità. Questa è la prima epoca che non riconosce eredità e non lascia eredità, si libera sia del passato che del futuro. Senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo.

È vero che senza eredi non è possibile avere un pensiero nuovo, ma forse c’è un pensiero nuovo in giro che non viene accettato. E questo nuovo, per primo, non viene accettato dai grandi intellettuali che, nella storia, accettano solo un tipo di novità che conviene loro, e non quello che invece non conviene. Un esempio lampante è Gesù: il suo pensiero nuovo non venne accettato dai scribi, che erano i grandi intellettuali di quel tempo.

Marshall McLuhan nel suo libro La sposa meccanica (1955) affermava: «Oggi i modelli di eloquenza non sono più i classici, bensì le agenzie pubblicitarie». Questa osservazione mi ha sempre fatto pensare a quanto la pubblicità sia diventata non solo un mezzo per vendere prodotti, ma un vero e proprio linguaggio capace di influenzare e manipolare il modo in cui vediamo il mondo.

Anche un opera d’arte è una merce venduta e comprata dall’agenzie (editori, gallerie ecc.) che influenzano e modificano la forma quadrata della testa delle persone persone più della pubblicità.