All’età di dodici anni, attraversando la piazza del duomo di Basilea in un giorno di sole, Jung si fermò ad ammirare il tetto della cattedrale, da poco restaurato, con le sue tegole rilucenti. A un tratto sentì irrompere dentro di sé un pensiero terribile e peccaminoso, che riuscì però a respingere. Dopo essere rimasto diversi giorni in preda all’angoscia, finalmente si convinse che era Dio stesso a volere che formulasse quel pensiero, così come era stato per un disegno divino se Adamo ed Eva avevano peccato. Permise dunque al suo pensiero di farsi strada in lui, e vide allora Dio, assiso sul suo trono, lasciar cadere sulla cattedrale una gigantesca massa di sterco, che ne sfondava il tetto distruggendola. Dopo aver avuto questa visione, Jung provò un senso di gioia e di sollievo mai sperimentato prima. Sentì di aver avuto un’esperienza del «Dio vivente che sta – libero e onnipotente – al di sopra della sua Bibbia e della sua stessa Chiesa», e di aver scoperto la sua vera responsabilità nel momento stesso in cui si era trovato solo dinnanzi a Dio. Si rese conto d’aver vissuto proprio quell’esperienza diretta e immediata di Dio che a suo padre era mancata.
Fu proprio questo senso di elezione che condusse Jung a un definitivo disincanto nei confronti della Chiesa, culminato in occasione della prima comunione. Era stato indotto a credere che avrebbe vissuto un’esperienza straordinaria: invece, niente. «Per me – concluse – [quella cerimonia] non aveva nulla a che fare con la religione e Dio ne era assente. La chiesa era un luogo in cui non dovevo più andare. Lì per me non c’era vita, ma morte».
Un fritto misto di verità e falsità con risultato la confusione. Per questo ragiona funziona bene.
Quali falsità?
Per esempio: È una falsità che “fosse per un disegno divino se Adamo ed Eva hanno peccato”, perché solo un dio maligno fa progetti maligni messi in pratica da uomini maligni. È invece una mezza verità che il “Dio vivente che sta – libero e onnipotente – al di sopra della sua Bibbia e della sua stessa Chiesa”, nel senso che Dio ha usato la Bibbia e la Chiesa in modo che, al Fine dei Tempi (o al termine della storia nella variante laica), la Chiesa e la Bibbia non siano più necessarie perché hanno completato la loro missione storica. In altre parole, Dio sta sopra la Bibbia e la Chiesa, ma nello stesso tempo è anche in loro e con loro. Allo stesso modo, si può dire che Dio sta sopra gli uomini e allo stesso tempo è con loro, come un genitore con i suoi figli sperduti. Jung ha interpretato non correttamente il suo sogno con sterco sopra il tetto della cattedrale che è un’informazione divina per il Fine dei Tempi, ma non che la Chiesa e la Bibbia meritano lo sterco come completamente negative nella storia. Chiesa e la Bibbia hanno realizzato la Providenza nella storia, è un’altra cosa che nell’epoca moderno sono lo zimbello di ognuno che si crede messia e seguito come se fosse messia. La psicanalisi è un boomerang che si rivela da sola come un sintomo, lo psicoanalista soffre lui stesso dal Complesso dell’Edipo (oppure il Peccato Originale seconda la teologia cristiana. Concretamente la scoperta più geniale di Freud è che la figura del Dio, il Padre Celeste, è una proiezione della figura del padre biologico della persona. Freud stesso è illustrazione in pratica della sua teoria, aveva problemi con suo padre come ogni persona terrena. Anche Jung, e ancora di più, perché suo padre faceva pastore come mestiere. È proprio qui la causa principale della divergenza e del conflitto tra di loro: il conflitto tra un ateo e un mezzo ateo e mezzo religioso che accetta gli archetipi, la spiritualità esistente insieme alla materia. Di fatto, entrambi sono anticlericali.
Le ‘falsità’ che attribuisci a Jung, sono affermazioni senza dimostrazione, interpretazioni personali non supportate da prove, che mischiano diversi livelli di analisi teologici, psicologici, storici. Una valida critica deve distinguere tra ciò che è una opinione personale e ciò sono argomenti basati su argomenti solidi.
La convinzione che Dio abbia voluto il peccato originale come parte di un “disegno divino” non significa che Dio sia maligno. Dio ha creato l’uomo con libero arbitrio, e il peccato originale è il risultato dell’uso scorretto di questa libertà. Dio ha permesso il peccato per rispettare questa libertà, non perché lo volesse direttamente.
Il fatto che “solo un Dio maligno fa progetti maligni”, per me è sbagliata . Dio permette il male per trarne un bene maggiore: come insegna Sant’Agostino: Felix culpa, la colpa felice, perché ha portato alla redenzione in Cristo.
È vero che Dio non è limitato dalla Chiesa e dalla Bibbia, ma non si può dire che queste siano superflue.
L’idea che la Bibbia e la Chiesa abbiano completato la loro missione e quindi possano essere accantonate è simile a idee moderne che la Chiesa ha sempre respinto.
Il fatto che Jung abbia sognato sterco sulla cattedrale non significa che fosse una profezia divina. Potrebbe essere stato un simbolo del suo personale conflitto con la religione istituzionale.
L’idea che la Chiesa e la Bibbia siano diventate uno “zimbello” oggi è una affermazione non argomentata. Non si può giudicare un’istituzione bimillenaria solo dalle critiche che riceve nel presente.
Freud nella sua teoria, vedeva il Complesso di Edipo come una tappa universale dello sviluppo psichico per cui affermare che lo psicoanalista soffra automaticamente del Complesso di Edipo è un attacco personale a Freud non da generalizzare.
È vero che Freud era ateo e che Jung aveva un atteggiamento più aperto alla spiritualità, ma definirli entrambi anticlericali non è giusto perché Freud era ateo, Jung invece aveva un forte interesse per la religione e non la rifiutava in blocco.
Freud vedeva la religione come una proiezione della figura paterna, ma questo non dimostra che Dio non esista.
Io non posso dimostrare con un commento duemila anni di storia con conflitti teologici (e non solo) tra credenti teologhi in un Dio benino e i gnostici che credono in un dio maligno che ha creato un mondo maligno, ha progettato la Caduta nei primordi, con conseguenza la miseria dell’uomo anche quando fa il grande filosofo e il grande psicologo. Io non do una opinione personale, dimostro solo una cosa elementare che si trova in ogni testo che tratta la materia della visione gnostica. Cosi, in modo ridotto, unica interpretazione oggettiva risulta: ci sono solo due punti di vista da scegliere: gnostico che crede in un dio maligno e credente tradizionale che crede in un Dio benino, e tutti due trovano argomenti per giustificare la loro posizione, in verità il loro comportamento in vita. Jung ha scelto per il dio gnostico, dunque è lui che ha espresso un opinione per se stesso, non io per lui, io sto riportando la sua scelta. Cosa ha fatto e come è comportato Jung nella sua vita, non lo so, non posso sapere e non mi interessa a sapere. Per me Jung, Freud, Nietzsche e robe simili in questa discussione non valgono un fico secco, sono solo scribi. Io credo in un Dio buono che ha progettato un mondo buono, il male è storico ed è entrato in scena in un certo momento storico, non per voler di Dio, e uscirà dalla scena in un altro momento storico. Chi crede in un dio e creato maligno, nella lotta eterna tra bene e il male, al di là del bene e del male ecc., è un gnostico, è un falso maligno qualsiasi mestiere fa: Papa, grande filosofo, grande artista, grande condottiere ecc.
La tua idea di opposizione tra il tradizionale credere in Dio e lo gnosticismo è troppo semplicistica. Lo gnosticismo ha molte sfumature, e Jung non ha ‘scelto un dio maligno’ in senso religioso, ma ha usato il pensiero gnostico per le sue teorie psicologiche. Inoltre, Freud, Nietzsche e Jung, pur essendo secondo te solo ‘scribi’, hanno lasciato una traccia indelebile nel pensiero occidentale, quindi liquidarli così mi sembra superficiale e scorretto.
I grandi intellettuali sono scribi riguardo a Gesù. Lui diceva ai scribi (ai grandi intellettuali del Tempio) cose semplicistiche in bianco e nero: “O con me o contro di me”, e altre cose che hanno fondato Occidente (almeno metà della mentalità occidentale) e continuano a tracciarlo anche adesso, e loro dimostravano il libro dicendo: vedi che non è scritto cosi come dici tu nella pagina con questo numero e di questo accademico grande intellettuale premio Nobel che ha tracciato tutto il mondo babelico. A parte scribi, loro sono anche ponzi pilati che in ogni loro riga sottintendono la domanda gnostica che ha tracciato la storia miserabile dell’umanità: “Che cos’è la verità?”.
Visto che il gnosticismo ha molto sfumature, allora chi pensa che “… era stato per un disegno divino se Adamo ed Eva avevano peccato” ha solo una sfumatura, quella del miserabile che accusa la Purezza Assoluta, coscientemente o incoscientemente, per le sue proprie porcherie con diverse sfumature.
Nel fango non rimangono tracce indelebili.