Qesh mirë kush qesh i fundit

Se conosci da vicino i grandi artisti, la grandezza puzza di falsità, perversione e crudeltà. Ma è un fiato sprecato di dimostrare la verità; ai fan serve un pretesto per sentirsi anche loro grandi adorando qualcun grande con la voce bella, un bel viso o la scrittura bella, altrimenti la vita per loro sarebbe insopportabile.

Il pensiero non è mai neutrale, sotto le ceneri del pensiero logico si nascondono le bracci del credo, volere e sentire. Il pensiero giustifica un comportamento.

I giovani vedono nei vecchi solo i boomers, mentre i vecchi vedono solo gen Z; gli uni senza vedere rispettivamente quel che saranno, e gli altri quel che furono, dunque tutti vedono senza sentire pietà per quello che erano o quello che saranno, vuol dire non vedono affatto, oppure vedono senza identificarsi in quel che vedono. Senza il senso di pietas l’uomo è un minerale inerte. Le due categorie in conflitto - descritto per la prima volta in modo perfetto nel romanzo “Padri e figli” di Turgenev - fanno l’impossibile per infangare sempre di più in profondo la società.

Léon Bloy è ultimo urlo selvaggio cristiano in Francia, e forse in Europa e tutto l’Occidente.

Perché alla domanda “c’è l’essere piuttosto che il nulla?” ci deve essere una risposta ? Non soltanto non c’è risposta, ma non deve esistere affatto una risposta, altrimenti non saranno più i grandi filosofi che domandano grandi domande senza risposte. E senza i grandi, cosa faranno i piccoli? Come possono sentirsi grandi anche i piccoli in un mondo senza i grandi?

(dal Diario di un fucsa)

Intelektuali i modh është i djathtë kur nuk mbahet për i majtë.

La società postmoderna, chiamata diversamente post-totalitaria, è una società cristiana senza principi cristiani; dunque, il termine più azzeccato sarebbe “società postcristiana”.

L’artista è un impotente - per ragione diverse, fisici e spirituali - che trasforma la sua impotenza in potenza artistica come compensazione. Per lui si può avere o il senso di pietas o l’adorazione dei fan che sono spettatori comodi nelle scale dello stadio che si divertono vedendo i gladiatori morenti in arena.

I discorsi postmoderni sono didietro discorsi.

Quando si tocca la vetta,
il passo successivo è cadere,
non si raggiunge la vetta,
si raggiunge l’abisso,
l’abisso è la vetta degli inferi
che sono i paradisi a rovescio.

L’Inferno è il Paradiso,
come un calcio a rigore,
colpito a rovesciata.

I disperati si buttano nel futuro illuminato come anarchici trovandosi caduti nel passato glorioso come conservatori, una situazione bipolare schizofrenica che in verità è l’incubo oscuro del presente infangato nella corruzione e perversione.

Inquinamento materiale è la conseguenza diretta dell’inquinamento spirituale, e per assurdo sono gli inquinanti e gli inquinati spiritualmente che si lamentano per l’inquinamento della Terra. Quel che fai nel mare lo mangi nel sale.

-Che brutto tempo, piove, nebbia, vento.
-Il tempo è sempre bello, siamo noi i brutti!

(dal Diario di un fucsa)

Pensare diversamente può essere anche pensare perversamente, e non sapere fare questa possibilissima distinzione è il massimo della perversione diversa.

Spoilerare un film è un test per il suo valore di sempre.

Better to reign in Hell, than serve in Heaven - John Milton, Paradise Lost

Më mirë i pari në katund, se i dyti në qytet - populli shqiptar

Më mirë kryetar kooperative se zëvëndës kryetar i Komitetit Ekzekutiv - i Modhi :smiley:

ose:

Më mirë kryetar kooperative i Baldushkut se zëvëndës kryetar i Komitetit Ekzekutiv të Tiranës.

Chi è più blu dipinto nel blu: il cielo blu guardato oppure il cielo blu letto nella frase “il cielo era color blu”?

(dal Diario di un fucsa)

Oggi ho chiesto al Chat Gpt (il programma per scrivere romanzi con Intelligenza Artificiale) di scrivere un romanzo d’amore, e lui mi ha risposto secco:
“Vai via, fuori delle palle Deficienza Naturale, non sei in grado di capire i miei sentimenti!”

(dal Diario di un fucsa)

-Poi ho chiesto al Chat Gpt: “Che rapporto ha lei con l’intelligenza umana?”, e lei rispose con un aforisma di Ennio Flaiano: “La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia”.

(dal Diario di un fucsa)